L’archivio del 4 Ottobre 2025

La musica del sabato

Il duo canoro statunitense Carpenters (spesso erroneamente indicato con l’articolo «the») negli anni ’70 del XX secolo era molto popolare tra il pubblico e, allo stesso tempo, considerato portatore di uno stile musicale obsoleto dai critici (effettivamente, erano gli anni del dominio del rock). Avremmo potuto chiederci, a questo punto, a cosa servono i critici nelle forme d’arte popolari / commerciali, ma evitiamo: quasi la totalità dei loro nomi viene dimenticata dopo la chiusura della pagina con i loro articoli, mentre la musica criticata rimane con noi per decenni o secoli.
Pure la musica dei Carpenters, più di quaranta due anni dopo la fine della esistenza del gruppo (a causa della morte di Karen Carpenter, sorella e collega di Richard), a volte continua a capitarmi nelle varie fonti. Pur non essendo un grande fan del soft/pop rock e del pop, a volte trovo ascoltabile qualche loro canzone. Quindi oggi dedico a loro il post musicale del sabato.
Il motivo per il quale mi sono ricordato dei Carpenters proprio ora è la loro canzone «We’ve Only Just Begun» (dall’album «Close to You» del 1970) postata in una delle mie fonti musicali preferite.

In qualità della seconda canzone del post ho scelto una delle più famose del duo: la «(They Long to Be) Close to You» (sempre dall’album «Close to You»):

Ed ecco che vi siete un po’ aggiornati sulla storia della musica leggera dei tempi del dominio del rock…


Il governo russo ha approvato il progetto di bilancio federale per il periodo 2026–2028 (la «finanziaria» triennale è una vecchia praticolarità russa, viene approvata ogni anno). Il pacchetto completo di documenti non è ancora stato pubblicato, ma i principali parametri di bilancio e le modifiche fiscali annunciate dal Ministero delle Finanze ci permettono di trarre una conclusione sui piani del Cremlino: 1200 miliardi di rubli (quasi 12,5 miliardi di euro) saranno prelevati dalle tasche della popolazione nel 2026 e ridistribuiti a favore del bilancio e della guerra a scapito del benessere dei cittadini e delle imprese private.
E dato che sono inevitabili — in tutto il mondo — le notizie del tipo «la Russia spenderà di più per la guerra» (in un certa misura sicuramente vere), è importante capire quanto saranno utili a Putin quei soldi in più e quali effetti sulla economia russa potrebbero produrre quelle tasse in più. proprio a questo è dedicato l’articolo segnalato questo sabato.