Lo avrete letto anche voi: secondo La Repubblica, la NATO avrebbe fissato almeno due «linee rosse» al superamento delle quali l’Alleanza potrebbe intervenire direttamente nella guerra in Ucraina. La prima «linea rossa» sarà superata se la Russia dovesse sfondare la linea di difesa dell’Ucraina a nord-ovest e uno terzo Stato (la Bielorussia) dovesse unirsi alla guerra. La seconda «linea rossa» è una possibile provocazione militare russa contro gli Stati baltici, la Polonia o un attacco alla Moldavia: questo potrebbe includere un attacco militare per testare la reazione dell’Occidente, ma non una vera e propria invasione di questi Paesi.
Non so quanto corrisponda alla realtà la suddetta «notizia», ma proviamo a immaginare che sia totalmente reale. Allora ne possiamo dedurre almeno due cose che sono in linea con gli eventi degli ultimi 26 mesi:
1) per ora la NATO non intende fare alcunché e spera di continuare ad andare avanti in questo modo (di conseguenza, Zelensky deve continuare a fare il «mendicante» di aiuti militari in giro per il mondo);
2) le suddette due linee rosse sono formulate in un modo da non sembrare delle leggi della natura (possono essere considerate superate in base a dei criteri non molto precisi).
Insomma: nulla di nuovo, nulla di sconvolgente. «Putin vai piano, altrimenti mi alzo»…
L’archivio del 6 Maggio 2024
06/05/2024 alle 13:25