L’archivio del 12 agosto 2023

La musica del sabato

Nella edizione odierna della rubrica musicale ho pensato di ricordare uno dei dischi più noti di Quincy Jones: il «Back on the Block» del 1989. Alla creazione dell’album parteciparono tanti musicisti e cantanti bravi e famosi, ma io – da tradizione che ho creato da solo – seleziono solo due brani.
Il primo brano di oggi è il «The Secret Garden (Sweet Seduction Suite)», al quale parteciparono Al B. Sure!, James Ingram, El DeBarge e Barry White:

E il secondo brano di oggi, sempre dallo stesso album, è il «Birdland»:

Oggi mi andava così.


Dalle varie letture e, in diversi casi, dalle conversazioni private con gli amici e conoscenti europei, ho appreso alcuni punti comuni nella analisi di quanto è accaduto dal 24 febbraio 2022 a oggi. Uno di quei punti caratterizzati da una logica comprensibile e in parte condivisibile è: «abbiamo sbagliato a lasciare Putin convincersi di poter fare qualsiasi cosa». Si tratta di un giusto e buono tentativo di individuare l’incrocio al quale è stata presa la strada sbagliata. Ma, purtroppo, non tutti hanno una memoria sufficientemente buona: il problema sta nel fatto che tutti (o quasi) si riferiscono alla annessione della Crimea nel 2014…
Mentre in realtà l’errore è molto più datato: risale ai tempi quando Putin si è convinto: ciò che non può essere banalmente comprato con i soldi (le Olimpiadi invernali, il Mondiale di calcio, un cancelliere tedesco, un Presidente francese, un noto politico italiano etc.), può essere preso con la forza perché l’Occidente non avrà il coraggio di dirmi qualcosa. Il primo territorio preso con la forza non è stata la Crimea. Il primo è stato un pezzo della Georgia nell’agosto del 2008.
Provate a ripensare a quegli eventi di 15 anni fa. Magari, leggendo qualcosa di utile e interessante.