Il 7 dicembre 2022 al Teatro della Scala, in occasione della prima per la stagione 2022/2023, è andata in scena una opera del compositore russo Modest Mussorgsky: di questi tempi potrebbe sembrare una scelta sorprendentemente coraggiosa… Ma a me sembra anche una bella manifestazione di un buon senso dell’umorismo: infatti, l’opera eseguita è stata «Boris Godunov». Le persone non sufficientemente informate per poter apprezzare lo scherzo possono leggere qualche articolo che spiega la trama.
Io, nel frattempo, tento di essere non peggio della Scala (che autostima, ahahaha) e vi propongo la suite per pianoforte «Quadri di un’esposizione» di Modest Mussorgsky. L’interpretazione di questa composizione nel suo formato tradizionale che ho selezionato è di Evgeny Kissin:
Ma aggiungo – per le persone particolarmente interessate – pure una buona versione per l’orchestra:
Non so quale delle due preferite voi…
L’archivio del 21 Gennaio 2023
L’articolo segnalato per questo sabato è dedicato a un singolo aspetto della guerra in Ucraina che attualmente può logicamente essere considerato di importanza non primaria. In effetti, rispetto alla uccisone di migliaia di persone o alla distruzione di ogni forma della infrastruttura civile e dell’industria, il saccheggio di un museo d’arte non è la manifestazione più grave della guerra.
Ma alla fine della guerra sarà sicuramente uno dei tanti campi delle indagini, punti di accusa e ambiti di ricostruzione.
Di conseguenza, oggi vi consiglio «serenamente» l’articolo «Museum Takeaway» dedicato al saccheggio del museo d’arte della città di Kherson. E vi ricordo una importante distinzione che in realtà caratterizza un po’ tutte le barbare di questo mondo: solitamente i militari russi rubano le lavatrici o i bollitori per le proprie famiglie e le opere d’arte per i propri «datori di lavoro».