In teoria – quella facilmente comprensibile a tutti, ahahaha – la pandemia prolungata avrebbe dovuto apportare dei cambiamenti importanti alla nostra vita quotidiana e, in particolare, rendere quest’ultima «più digitale»: in modo da permetterci di svolgere più attività possibile a distanza.
Sulla pratica, però, la digitalizzazione della vita dimostra di essere solo un fenomeno del progresso sociale ma non proprio tecnologico. Lo possiamo dedurre, per esempio, dalla ricerca della IFI Claims Patent Services, una piattaforma di analisi dei dati sulla proprietà intellettuale che pubblica da decenni i 50 maggiori titolari di brevetti nel mercato statunitense.
Nel 2021 il numero di brevetti registrati negli USA per le tecnologie varie è diminuito del 7,5% rispetto all’anno precedente. In totale sono stati registrati 327.300 brevetti. Il 2021 è stato dunque il secondo anno consecutivo di declino, ma il calo del 2021 è stato il più grande degli ultimi dieci anni.
Il numero totale delle domande di registrazione di brevetto negli USA nel 2021 è stato di 410.000, l’1% in meno rispetto al 2020.
La maggior parte dei brevetti registrati negli USA è stata depositata da aziende locali (45,8%), seguite da quelle giapponesi (14,4%), sudcoreane (6,5%) e cinesi (6,3%). Ma solo le aziende cinesi hanno visto un aumento del 10% delle registrazioni nel 2021.
Il detentore del record di brevetti concessi è la statunitense IBM (oltre 8,6 mila), seguita dalla sudcoreana Samsung (6,4 mila), dalla giapponese Canon (3 mila), dalla taiwanese TSMC (2,8 mila), dalla cinese Huawei (2,77 mila) e dalle statunitensi Intel (2,6 mila) e Apple (2,5 mila).
Negli ultimi cinque anni, invece, le categorie in più rapida crescita nella quantità dei brevetti sono state i modelli informatici basati su modelli biologici (il tasso di crescita medio annuo tra il 2017 e il 2021 è stato del 54,5%), le innovazioni nella agricoltura (42,5%), i dispositivi elettrici per il fumo (40,5%), l’apprendimento automatico (38,6%), i computer quantistici e i sistemi informatici basati su fenomeni di meccanica quantistica (35,9%), le capacità speciali legate alla estrazione di petrolio, gas o acqua (35,6%), etc.
A questo punto la tendenza di lungo periodo mi incuriosisce ancora di più.
L’archivio del 2022 год
Fino all’inizio di gennaio di quest’anno il tennista Novak Djokovic mi è stato moderatamente simpatico, sicuramente molto più simpatico della maggioranza dei suoi famosi colleghi-rivali.
Non solo fino al momento della pubblicazione di questo post, ma anche per il tempo infinito seguente, mi sono però notevolmente antipatici i no-vax. Più o meno nella stessa misura mi sono antipatiche anche le persone ignoranti e pigre che non si sforzano a individuare la fonte delle proprie paure nei confronti dei vaccini, ma ora mi concentro solo sui no-vax.
Ebbene, sono enormemente contento per il fatto che Novak Djokovic sia finalmente riuscito a essere un esempio positivo anche fuori dai campi sportivi… Logicamente, – e non è assolutamente un tentativo di offendere qualcuno – non possiamo aspettarci una grande intelligenza da uno sportivo professionista, quindi dobbiamo costatare che sia diventato un esempio positivo involontariamente. Infatti, i recenti avvenimenti della sua biografia hanno dimostrato a tutto il mondo (e forse dimostreranno ancora) che senza la vaccinazione non si torna alla vita normale.
Spero tanto che questo esempio concreto abbia già convinto qualcun altro a vaccinarsi.
Novak Djokovic, intanto, è stato liberato e ha iniziato ad allenarsi. Se dovesse veramente essere ammesso all’Australian Open 2022, io, per la prima volta nella vita, tiferò contro di lui.
Per l’ennesima volta è stato dimostrato che su Google Maps si può trovare di tutto…
Questa volta, in particolare, sulla mappa del Missouri è stato avvistato il bombardiere strategico subsonico statunitense Northrop B-2 Spirit. Sarebbe l’aereo più costoso al mondo, costa circa quattro miliardi di dollari.
Per i più curiosi, ecco una sua foto più dettagliata:
Ma, comunque, volevo comunicare che si possono trovare delle cose più incredibili sulle fonti accessibili a tutti.
Il nuovo paragrafo di Inerario (§ 28) è dedicato al modo di realizzare un menu breadcrumbs totalmente automatizzato e personalizzabile per i siti costruiti con il WordPress. La soluzione proposta nel paragrafo è una funzione in PHP che si adatta ugualmente bene ai siti di qualsiasi complessità strutturale e di qualsiasi grandezza.
Il paragrafo dovrebbe essere utile e interessante prevalentemente agli sviluppatori backend e frontend, ma anche alle persone che si occupano personalmente dei propri siti.
http://www.eugigufo.net/it/inerario/paragrafo28/
Il video domenicale di oggi non è solo l’illusione dell’anno 2021: può anche essere considerato il video-ritratto di un qualsiasi anno della nostra vita. Sembra che non sia cambiato nulla, ma in realtà è cambiato quasi tutto.
Per gli interessati alle cose concrete di questo mondo: le persone sufficientemente organizzate possono provare a fotografare la stessa stanza della propria casa una volta a settimana e poi, alla fine dell’anno, fare un video di tutte le immagini. Oppure confrontare la prima e l’ultima della serie.
Il duo country-rock statunitense The Everly Brothers fu particolarmente famoso e popolare nel primo perido della propria attività: dal 1956 (l’anno dell’esordio) al 1963 (l’anno in cui i fratelli Phil e Don furono chiamati alla marina militare USA). La stilistica del duo influenzò diversi gruppi famosi dei decenni successivi: in particolare (secondo me) il ben noto anche a voi duo Simon and Gurfunkel (il quale, però, è diventato meritatamente famoso senza imitare cecamente i protagonisti del mio post di oggi).
Ricordando i gruppi di una simile popolarità e influenza, ma allo stesso tempo anche datati (quest’anno The Everly Brothers avrebbero festeggiato 66 anni di attività), è sempre ammissibile postare anche le loro canzoni più famose: c’è sempre qualcuno che non se le ricorda o addirittura non conosce. Quindi per il post musicale di oggi ho scelto le seguenti due canzoni de The Everly Brothers.
La prima è la «Bye Bye Love» (dall’album «The Everly Brothers» del 1957). Si tratta del secondo singolo del gruppo nel senso cronologico e della prima loro canzone diventata popolare.
La seconda canzone selezionata per oggi è la «Cathy’s Clown» (dall’album «A Date with the Everly Brothers» del 1960). Questa è stata la prima canzone pubblicata dallo studio americano Warner Bros. Records in UK; nel 1963 The Beatles avevano arrangiato la parte vocale di «Please Please Me» seguendo l’esempio di questa canzone.
È abbastanza curioso ricordarsi del fatto che non troppo tempo fa (certo, relativamente) questa era la musica giovanile alla moda.
Branson DeCou nacque nel 1892 a Philadelphia (in Pennsylvania, USA). Durante gli studi al Stevens Institute of Technology si interessò seriamente alla fotografia e, essendo stato motivato dal successo delle sue prime opere, abbandonò gli studi dopo appena un anno per iniziare a girare il mondo con la macchina fotografica. Nel periodo tra il 1915 e il 1941 riuscì a visitare diversi Stati del mondo, scattando una notevole quantità di foto. Nel tempo libero dai viaggi si guadagnò da vivere tenendo delle conferenze sui propri viaggi: assistito dalla moglie, mostrava al pubblico le proprie foto e raccontava delle circostanze nelle quali le suddette foto erano state scattate. Lo show, chiamato «Dream Pictures», aveva un costante successo tra il pubblico statunitense.
Il 12 dicembre 1941 Branson DeCou morì di infarto all’età di 49 anni. La sua vedova continuò a condurre le conferenze basate sulle foto del marito per alcuni altri anni, dopodiché donò – sul consiglio del fotografo Ansel Adams – tutte le opere del marito alla University of California. Ora l’intera collezione (circa ottomila foto) è conservata al campus di Santa Cruz; molte delle foto sono pubblicate sul sito della biblioteca universitaria. Secondo me quelle immagini sono interessanti non solo per una grande varietà dei luoghi e delle situazioni del passato immortalati, ma anche per il fatto che ogni scatto è stato colorato – già all’epoca dello sviluppo – a mano con la vernice all’anilina.
Io ho speso un bel po’ di tempo a studiare le foto di DeCou, anche se il database che le contiene è organizzato in un modo un po’ stupido: per esempio, il filtro «Italia» non include nei risultati di ricerca le foto per «Milano», mentre il filtro «Milano» non include quelle per «La Scala» etc. etc.. Però le foto sono da vedere!
Per questo post ho selezionato solo alcuni – pochi – esempi.
Un vigile con dei ciclisti a Milano:
La basilica di Santa Maria Maggiore di Bergamo:
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Buon Natale a tutti coloro che lo festeggiano oggi. Speriamo che Egli vi doni degli argomenti convincenti utili per affrontare ogni situazione dubbia della vita.
In molti hanno già letto o sentito che in Kazakistan le proteste economiche si sono presto trasformate in quelle politiche. E, soprattutto, sono diventate abbastanza pesanti.
Di conseguenza, direi che in questo momento sono due gli aspetti da capire su quanto sta succedendo.
Inizierei dall’aspetto economico. Per tantissimi anni, praticamente dal momento della caduta dell’URSS, il Governo kazako conteneva i prezzi del gas in un modo puramente amministrativo: lo vendeva alla popolazione a un prezzo basso, sensibilmente più basso di quello di mercato. Nel 2021, però, si è reso conto di non poter più sostenere questa spesa e ha deciso di vendere il gas – a partire dal 1 gennaio 2022 – sul mercato. Di conseguenza, il prezzo del gas è volato verso l’alto sulle borse. La popolazione kazaka, da parte sua, si è sentita duramente colpita anche perché molte persone avevano trasformato le proprie auto in modo da alimentarle a gas. Inoltre, naturalmente, l’aumento dei costi di trasporto delle persone e delle merci incide sul portafogli anche di quelle persone che non hanno alcun mezzo motorizzato proprio.
In cosa consiste l’errore più grande del Governo? Probabilmente nel fatto di avere liberalizzato i prezzi «di colpo». Perché quel colpo unico è stato troppo sensibile.
E poi c’è da capire l’aspetto politico. Non posso prevedere quanto dureranno le proteste popolari e a quali risultati porteranno. Però posso osservare già ora che i successori politicamente fidati di Nursultan Nazarbaev (che ha governato il Kazakistan in prima persona dal 1990 al 2019) si sono approfittati della situazione creatasi per destituire la guida storica da quei pochi incarichi formali che Nazarbaev si era tenuto dopo avere lasciato – per motivi di età e salute – quelli principali. I cittadini kazaki ragionevolmente non fanno molta distinzione politica tra Nazarbaev e il presidente attuale Toqaev e, evidentemente, non vorrebbero limitarsi a far cadere solo la statua del primo. Però c’è uno grosso Stato vicino (si trova al nord rispetto al Kazakistan), dove al governo si trova una persona attualmente molto preoccupata. Preoccupata perché vede cosa succede quando il potere viene lasciato alle persone incapaci di controllare costantemente la situazione politica nel Paese: i problemi iniziano arrivare non solo dal popolo, ma anche dal fronte dei colleghi politici. In sostanza, Kazakistan sta dando un «brutto» esempio, quell’esempio andrebbe in qualche modo eliminato prima che diventi ancora più «brutto».
Di conseguenza, si smetta di preoccuparsi per la sorte della Ucraina: all’est sta nascendo un’altra situazione critica.
Io, nel frattempo, faccio i miei complimenti ai protestanti kazaki: hanno già dimostrato di fare parte di una società viva e politicamente attiva.
Potrebbe anche non essere la prima, ma sicuramente è una delle prime buone notizie del 2022.
Probabilmente vi ricordate di Spencer Elden – ora trentenne – che all’età di quattro mesi era stato fotografato per la copertina dell’album «Nevermind» (uscito nel 1991) dei Nirvana. Nel corso della propria vita Elden ha realizzato più volte delle repliche dello scatto in piscina (rimanendone sempre il protagonista) negli anniversari dell’album, si è fatto tatuare il nome dell’album sul petto e ha firmato delle copertine di Nevermind per venderle su eBay. Nell’agosto del 2021, poi, ha deciso di non contenere più la propria avidità e ha citato in giudizio gli ex membri dei Nirvana, gli autori della copertina dell’album e alcune case discografiche, chiedendo 150.000 dollari a ognuno di loro. Il motivo formale: la distribuzione dei materiali privati di carattere sessuale e la sollecitazione alla attività sessuale commerciale del minore.
Ebbene, le pretese di Spencer Elden sono sembrate infondate non solo ai legali delle parti citate. Il giudice – che per una serie di motivi non può mandare affanculo nemmeno un idiota come Elden – ha fatto l’unica cosa che poteva fare: ha respinto la sua richiesta, ma gli ha concesso tempo fino al 13 gennaio per ripresentarla, tenendo conto della posizione dei convenuti (riassunta nel capoverso precedente). Ma bisogna tenere conto anche del fatto che i termini di prescrizione per le richieste avanzate da Elden sono scaduti nel 2011.
Quindi è ormai quasi certo che almeno in questa occasione la ragione abbia vinto.
Anche se nello strano mondo contemporaneo sono sempre possibili delle svolte molto strane…