Dopo avere visto, qualche tempo fa, il film «The Last Duel» (bello e molto attuale nonostante essere ambientato nel XIV secolo, sicuramente da vedere), per l’ennesima volta mi ero chiesto: come facevano i semplici cavalli dei cavalieri a reggere il regime del combattimento con tutto quel carico di metallo sopra? Considerando anche il fatto che le tecnologie dell’epoca non consentivano di creare le protezioni e le armi tanto leggeri…
Ebbene, la settimana scorsa ho avuto una interessante risposta.
Solitamente si presume che nel Medioevo i cavalieri avessero combattuto utilizzando dei grossi cavalli (destrières), simili agli attuali Percherons, Brabansons e Charières.
Ma i ricercatori, dopo avere studiato le ossa di oltre due mila cavalli del periodo tra il IV e il XVII secolo trovati nei castelli o nei cimiteri speciali dei cavalli, sono giunti alla conclusione che quelli dei cavalieri furono dei cavalli molto piccoli, non più alti di 4 piedi e 10 pollici (147 centimetri). Quella è l’altezza di un pony dei giorni nostri.
Di conseguenza, vanno riviste quelle modalità dei duelli che abbiamo sempre avuto in mente grazie al cinema. Compresi i loro ritmi.
P.S.: e, ovviamente, ricordo a tutti che la storia non si impara dai film, nemmeno quando Ridley Scott finalmente si decide di farne uno scientificamente molto più attendibile dei precedenti.
L’archivio del 17 gennaio 2022
17/01/2022 alle 14:25