Potrebbe anche non essere la prima, ma sicuramente è una delle prime buone notizie del 2022.
Probabilmente vi ricordate di Spencer Elden – ora trentenne – che all’età di quattro mesi era stato fotografato per la copertina dell’album «Nevermind» (uscito nel 1991) dei Nirvana. Nel corso della propria vita Elden ha realizzato più volte delle repliche dello scatto in piscina (rimanendone sempre il protagonista) negli anniversari dell’album, si è fatto tatuare il nome dell’album sul petto e ha firmato delle copertine di Nevermind per venderle su eBay. Nell’agosto del 2021, poi, ha deciso di non contenere più la propria avidità e ha citato in giudizio gli ex membri dei Nirvana, gli autori della copertina dell’album e alcune case discografiche, chiedendo 150.000 dollari a ognuno di loro. Il motivo formale: la distribuzione dei materiali privati di carattere sessuale e la sollecitazione alla attività sessuale commerciale del minore.
Ebbene, le pretese di Spencer Elden sono sembrate infondate non solo ai legali delle parti citate. Il giudice – che per una serie di motivi non può mandare affanculo nemmeno un idiota come Elden – ha fatto l’unica cosa che poteva fare: ha respinto la sua richiesta, ma gli ha concesso tempo fino al 13 gennaio per ripresentarla, tenendo conto della posizione dei convenuti (riassunta nel capoverso precedente). Ma bisogna tenere conto anche del fatto che i termini di prescrizione per le richieste avanzate da Elden sono scaduti nel 2011.
Quindi è ormai quasi certo che almeno in questa occasione la ragione abbia vinto.
Anche se nello strano mondo contemporaneo sono sempre possibili delle svolte molto strane…
L’archivio del 5 gennaio 2022
05/01/2022 alle 14:25