Alla fine di ottobre è uscito il nuovo album di Joe Bonamassa: «Time Clocks»…
Questa tendenza di pubblicare un album all’anno inizia a preoccuparmi perché capisco benissimo che una simile frequenza può incidere troppo facilmente – in un modo negativo – sulla qualità dei contenuti. E, infatti, l’album dell’autunno scorso mi aveva in un certo senso deluso: mi era piaciuto molto meno di alcuni precedenti («Blues of Desperation» del 2016 e «Redemption» del 2018 sono tra i miei album preferiti in generale).
L’album di quest’anno – «Time Clocks», appunto – non supera in qualità gli esempi migliori, ma si salva grazie a un cambio del genere abbastanza forte: una maggiore tendenza verso il rock contribuisce alla sensazione di sentire qualcosa di nuovo.
Quindi pure questa volta seleziono due canzoni dal nuovo album.
La prima è «Notches»:
E la seconda è «Questions and Answers»:
Però spero che non continui a insistere con la frequenza annuale degli album nuovi: la qualità è più importante. Nel lungo periodo rende anche di più, ahahaha
L’archivio del 6 novembre 2021
06/11/2021 alle 19:30
alle 14:25
Esistono tanti artisti che realizzano dei disegni da aspetto «fotografico» utilizzano le matite e le penne. Il fotografo ucraino Alexander Tkachev fa invece l’opposto impostando in un determinato modo la profondità di campo:
I pittori scarsi (e gli spettatori delle loro opere che non ci capiscono tanto della pittura) sono convinti che un quadro debba necessariamente avere le somiglianze grafiche di una foto. Allo stesso modo, le persone che non ci capiscono tanto della fotografia sono convinte che una foto debba per forza avere una alta risoluzione di tutti i minimi dettagli inquadrati. Per fortuna, Continuare la lettura di questo post »