Ho saputo della musicista statunitense Samantha Fish dopo avere visto, quasi per caso, la sua partecipazione a un concerto con delle canzoni in stile blues. Il fatto in sé mi ha incuriosito: nella mia concezione del mondo una blueswomen è un fenomeno abbastanza raro. O, almeno, è relativamente poco frequente. Ho dunque provato ad ascoltare un po’ della musica della Fish…
Ho scoperto che il blues non è l’unico genere suonato da Samantha Fish: spesso dimostra anche delle evidenti tendenze al rock e ad alcune correnti meno note di quest’ultimo. La qualità della musica è in ogni caso spesso a un buon livello, quindi può essere pubblicizzata anche in questa sede. Data la discontinuità stilistica, non tento però di selezionare qualcosa di più rappresentativo e scelgo quasi a caso.
Inizierei con qualcosa del periodo iniziale. Per esempio, con la canzone «Money To Burn» (dall’album «Runaway» del 2011):
E poi metto la «Blood In The Water» (dall’album «Belle Of The West» del 2017):
Ok, ora nella mia collezione personale degli autori da studiare meglio c’è un nome in più.
L’archivio del 7 agosto 2021
Bogdan Dziworski è un fotografo polacco che ha iniziato a fotografare sotto l’influenza delle opere di Henri Cartier-Bresson. Nonostante il suo evidente talento e un invito a lavorare con l’agenzia Magnum (ai non esperti comunico che sarebbe uno dei massimi riconoscimenti professionali per un fotografo), Dziworski decise di dedicarsi professionalmente al cinema. Per fortuna, però, non ha abbandonato del tutto la fotografia.
Da giovane Dziworski vagava per strada con una macchina fotografica fino a otto ore al giorno ed era convinto che gli elementi fondamentali nella fotografia siano il caso e la persona. Il secondo elemento è per Dziworski la condizione necessaria realizzare una buona foto.
Quindi riporto alcune illustrazioni di questa tesi realizzati proprio da Bogdan Dziworski:
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