Il compositore polacco Krzysztof Penderecki è stato un fenomeno abbastanza raro nella musica classica contemporanea: nonostante la sua tenza più o meno costante a sperimentare qualcosa di nuovo (per esempio, nell’avanguardia musicale), la musica di Penderecki è sempre rimasta facilmente e piacevolmente ascoltabile anche per il largo pubblico. Probabilmente, un giorno pubblicherò qualche sua composizione più innovativa. Oggi, invece, dedicherei il mio post musicale a quelle più famose.
Quindi inizio con la «Trenodia per le vittime di Hiroshima» (scritta nel 1960), il cui nome è stato in realtà assegnatole solo dopo la fine della composizione:
E poi metterei il «Requiem polacco», le diverse parti del quale sono state scritte tra il 1980 e il 2005:
Direi che è almeno da mettere nella lista delle cose da ascoltare…
L’archivio del 31 luglio 2021
31/07/2021 alle 18:30
alle 13:25
Per qualche motivo inspiegabile ero convinto che la corrente del «realismo magico» fosse rimasta nella storia della prima metà del secolo scorso. E invece no: ci sono ancora degli artisti che lavorano in questo ambito.
Il pittore catalano Arnau Alemany, per esempio, è un nostro vero contemporaneo: è morto nel 2020 all’età non particolarmente avanzata di 72 anni. Le sue opere sono spesso interessanti o almeno simpatiche – per gli amanti del genere, ovviamente – e possono essere viste in diverse fonti: per esempio, sul sito personale del pittore (si apre tutto storto perché, secondo me, è saltato il foglio degli stili CSS) o sul suo account di Facebook.
Io in questa sede riporto solo alcuni esempi:
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