Non so se tutti si rendono conto del fatto che la moda contemporanea dei prodotti locali è una forma di nazionalismo. Potremmo chiamarlo nazionalismo alimentare, ma è sempre nazionalismo.
La concezione secondo la quale i prodotti locali sarebbero per forza più buoni, mentre il loro acquisto sarebbe più economico e «responsabile» mi fa pensare a delle analogie non molto allegre. In realtà le uniche caratteristiche dei prodotti che contano sono la qualità e il gusto. Tali caratteristiche non dipendono dalle coordinate geografiche, ma dalla capacità di utilizzare le risorse disponibili (che possono essere simili, quasi identiche o molto diverse tra le varie zone).
Avendo la possibilità di scegliere il meglio tra i prodotti generati dal nostro pianeta locale, dovremmo fregarcene dei confini amministrativi e statali.
E poi dovremmo mandare affanculo i «geni» marketing che hanno inventato il concetto del locale.
L’archivio del 2019 год
Il nuovo paragrafo di Inerario (§ 18) ha per obiettivo limitare l’uso smisurato, ingiustificato e spesso dannoso del simbolo © (copyright) e altri simili.
Il testo dovrebbe essere utile non solo agli sviluppatori e designer, ma anche alle persone che, semplicemente, pubblicano su internet qualsiasi tipo di contenuti: testi, foto, disegni etc.
http://www.eugigufo.net/it/inerario/paragrafo18/
Oggi vediamo un bel video che conta i personaggi uccisi da Arnold Schwarzenegger sullo schermo durante la sua carriera da attore. Il contatore numerico è costantemente presente in basso a destra, quindi possiamo serenamente concentrarci sul video: è abbastanza divertente vedere «recitare» Schwarzenegger nei suoi primi film (a differenza di alcuni suoi noti colleghi, col tempo qualcosa ha imparato).
Nella edizione odierna della mia rubrica musicale ascoltiamo una bella sinfonia di Louis-Hector Berlioz: la «Sinfonia fantastica: Episodio della vita di un artista in cinque parti» (Épisode de la vie d’un artiste, symphonie fantastique en cinq parties).
Questa sinfonia sarebbe stata composta in onore alla attrice inglese Harriet Smithson (la prima moglie del compositore) ma successivamente dedicata all’imperatore russo Nicola II (il compositore fu molto apprezzato anche economicamente in Russia). Ma tale opportunismo umanamente non bellissimo è solo una piccola curiosità: conta il risultato finale, vero?
Il progetto «Stuff in Space» è la visualizzazione di tutta la merda che gira ora attorno al nostro pianeta. Scrivo «ora» perché la visualizzazione è aggiornata in «tempo reale» dai satelliti.
Ripeto il link per i curiosi: http://stuffin.space/
Una ricerca statunitense ha dimostrato che l’alcol è un «motore» dell’economia abbastanza potente.
E, in base alle vostre preferenze alcoliche, ora anche voi potete valutare la vostra utilità per il miglioramento dell’accrescimento del benessere economico planetario:
Io, per esempio, anni fa ho smesso di bere la birra (non mi piace più) e sono saltato subito verso la posizione del rum (se ci limitiamo alle sole bevande elencate). E, in effetti, di solito c’è una correlazione tra l’età e la capacità contributiva.
Nei giorni passati alcuni miei amici e conoscenti hanno postato delle foto curiose su Facebook. E io ci ho messo un po’ a trovare la loro fonte.
Si tratta di una raccolta di fotomontaggi dove i vari superstar della musica nella loro età attuale (o quella massima raggiunta se già defunti) posano con le proprie «versioni» più giovani.
Sì, direi che è un progetto simpatico.
Sono veramente inimmaginabili le motivazioni che spingono gli sviluppatori dell’Instagram a mantenerlo a un livello tecnico così basso. L’app è piena di difetti che diventano evidenti anche un utente non esperto già in occasione del primo utilizzo.
Altrettanto incomprensibili sono le motivazioni di quegli utenti che promettono ai propri lettori un testo lungo e potenzialmente interessante nascosto sotto il link «more»…
… ma che in realtà lo usano solo per nascondere Continuare la lettura di questo post »
Chi se non io potrebbe illuminarvi su una delle questioni più importanti e allo stesso tempo taciute della nostra vita quotidiana?
Ebbene, leggete e memorizzate.
Gli asciugamani, soprattutto quelli da bagno, si dividono in due categorie: quelli funzionali e quelli non. Gli asciugamani appartenenti alla prima categoria hanno – sull’asse lungo – i lati diversi. La diversità può consistere in disegni differenti o più semplicemente nella presenza di una etichetta su uno solo dei lati.
Gli asciugamani non funzionali, come avrete già capito, hanno i lati identici.
Un lettore distratto (oppure un lettore poco attento alla igiene personale) potrebbe interrogarsi sulla reale utilità di un asciugamano funzionale. Io, a questo punto, faccio l’esempio di uno dei fratelli della mia nonna materna. Per tutta la sua vita professionale fece il marinaio (oltre trent’anni da nostromo) e pure nei brevissimi periodi di vita sulla terraferma preferì sempre di mantenere una abitudine apparentemente strana. L’abitudine di fare un nodo su un lato della coperta.
«Perché lo fai?»
«Per ricordarmi qual è il lato dei piedi».