L’archivio del 2019 год

La musica del sabato

Paco de Lucia è stato un grandissimo musicista. Non saprei nemmeno se sia opportuno aggiungere altre parole. Quindi mi limito solo a mettere i video musicali.
«Solea»

«Entre dos Aguas»


Sapevo già che le monete inglesi da 1 a 50 pence (con la versione del design del 2008) disposte in un determinato ordine compongono lo stemma del Regno Unito.

Poco fa ho scoperto che le monete da 1, 2, 5 e 10 pesos messicani messi in pila compongono il calendario maya.

Spero di riuscire, prima o poi, a dimostrarlo anche con una foto della propria collezione.


Innovazione totale

La Tesla ha annunciato di intendere a chiudere, nei prossimi mesi, la maggioranza dei propri negozi fisici e passare alle sole vendite online.
Direi che era l’ora di fare questo passo in avanti logico. Una azienda innovativa non dovrebbe aggrapparsi alle modalità di vendita obsolete. Non sono ancora un potenziale acquirente di una Tesla, ma già da anni non comprendo l’utilità pratica e la convenienza economica dei negozi offline.
L’unico aspetto potenzialmente divertente di questa scelta sarebbe il classico campo per la selezione della quantità degli articoli da acquistare nel futuro negozio online della Tesla.


I promemoria commerciali

Parliamo di alcuni simboli che funzionano da promemoria nel contesto giuridico-economico contemporaneo.
I simboli noti a tutti sono:
© Copyright – il simbolo della tutela dei diritti d’autore
® Registered trademark – il simbolo del marchio commerciale registrato
℗ Phonorecord – registrazione audio, il simbolo indica la tutela dei diritti connessi relativi ai contenuti dei dischi
™ Trademark – il simbolo del marchio registrato (si usa tanto negli USA)
℠ Servicemark – il simbolo del marchio registrato per il settore terziario (si usa tanto negli USA)
Tantissime persone non sanno utilizzare i simboli appena elencati. Una scritta di questo tipo, per esempio, non ha alcun senso:
Le nostre motozappe sono le più motozappe del mondo ©
Infatti, i diritti d’autore in tale contesto non c’entrano nulla, quindi l’uso del simbolo del copyright è una manifestazione di ignoranza.
Ma capitano anche delle eccezioni fortunate. Una nota catena dei negozi di arredamento, per esempio, usa il simbolo in un modo corretto:

In ogni caso, però, è importante ricordare che l’utilizzo di ognuno dei simboli elencati sopra non è altro che un semplice promemoria per le persone. Quei simboli non aggiungono e non garantiscono alcun diritto al proprietario legittimo di tutto ciò che li riporta. Quest’ultimo concetto è spiegato bene nel mio recente paragrafo di Inerario.


Gli sconti sbgliati

Non tutti sanno che gli annunci sui vari sconti vanno sempre letti attentamente: le condizioni di vendita potrebbero essere diversi da quelli annunciati dalla scritta grande (quella attira l’attenzione). Per esempio, potrebbe nascondersi un errore a nostro favore.

Sì, capita anche ai negozi grandi.
No, non sono sicuro che non sia una mossa di marketing.


Evitare gli equivoci

«Questi coreani sono tutti uguali, rischiamo di confonderci», hanno detto i vietnamiti. E hanno espulso il sosia di Kim Jong Un.


Donald Trump, invece, è difficile da confondere.


La cultura segreta

Il provider della telefonia mobile Telenet ha sponsorizzato il remake di un video musicale del 1999 (mi sembra di avere visto l’originale) riempendolo, si dice, dei rimandi alla cultura pop degli ultimi anni… Ho la sensazione di non sapere nulla di quella cultura perché non ho notato/riconosciuto proprio nulla.

Il video originale del 1999 sarebbe questo: Continuare la lettura di questo post »


La musica del sabato

Il compositore austriaco Christoph Willibald Ritter von Gluck è noto prevalentemente come un autore-operista, ma vorrei iniziare il post musicale dedicatogli con una sua sinfonia: la «Symphony in G major»

E poi metterei qualcosa di tratto da una delle sue opere probabilmente più famose – «Orfeo ed Euridice» – per esempio, Dance of the Blessed Spirtis:


Il 23 febbraio dovrebbe essere il giorno più adatto per riprendere un argomento…
Il fotografo russo Andrei Budaev ha pubblicato già a dicembre il proprio calendario chiamato «Liberazione». Sulle immagini in esso contenute si vedono alcuni noti politici russi coraggiosamente abbelliti (con più capelli e meno grasso rispetto alle loro immagini comunemente note) e alcuni noti politici ucraini coraggiosamente presi in giro.
Ma, dato che i miei lettori non conoscono la maggioranza dei personaggi ritratti, io mi concentrerei sulla copertina. Prima di tutto vediamola:

Ad alcuni di voi questa immagine potrebbe ricordare qualcosa. Ebbene, ora vi faccio vedere un’altra immagine: Continuare la lettura di questo post »


Miliardi di persone inesistenti

Guardate bene le foto di queste persone:

Tutte queste persone non esistono e non sono mai esistite.
A ogni visita al sito This Person Does Not Exist la rete neurale artificiale forma una nuova immagine di una persona inesistente. Per vedere comparire una «foto» diversa è sufficiente anche semplicemente aggiornare la pagina.
A volte, però, l’algoritmo sbaglia con qualche elemento del volto, dello sfondo o degli accessori (per esempio gli occhiali). E a volte alcune «foto» sembrano dei ritagli di bassa qualità.

Ma è comunque un progetto interessante. Alla sua base c’è l’algoritmo StyleGAN sviluppato dalla nVidia. Il relativo sito è stato creato dallo sviluppatore dell’Uber Philip Wang.