Parliamo di alcuni simboli che funzionano da promemoria nel contesto giuridico-economico contemporaneo.
I simboli noti a tutti sono:
© Copyright – il simbolo della tutela dei diritti d’autore
® Registered trademark – il simbolo del marchio commerciale registrato
℗ Phonorecord – registrazione audio, il simbolo indica la tutela dei diritti connessi relativi ai contenuti dei dischi
™ Trademark – il simbolo del marchio registrato (si usa tanto negli USA)
℠ Servicemark – il simbolo del marchio registrato per il settore terziario (si usa tanto negli USA)
Tantissime persone non sanno utilizzare i simboli appena elencati. Una scritta di questo tipo, per esempio, non ha alcun senso:
Le nostre motozappe sono le più motozappe del mondo ©
Infatti, i diritti d’autore in tale contesto non c’entrano nulla, quindi l’uso del simbolo del copyright è una manifestazione di ignoranza.
Ma capitano anche delle eccezioni fortunate. Una nota catena dei negozi di arredamento, per esempio, usa il simbolo in un modo corretto:
In ogni caso, però, è importante ricordare che l’utilizzo di ognuno dei simboli elencati sopra non è altro che un semplice promemoria per le persone. Quei simboli non aggiungono e non garantiscono alcun diritto al proprietario legittimo di tutto ciò che li riporta. Quest’ultimo concetto è spiegato bene nel mio recente paragrafo di Inerario.
L’archivio del febbraio 2019
Non tutti sanno che gli annunci sui vari sconti vanno sempre letti attentamente: le condizioni di vendita potrebbero essere diversi da quelli annunciati dalla scritta grande (quella attira l’attenzione). Per esempio, potrebbe nascondersi un errore a nostro favore.
Sì, capita anche ai negozi grandi.
No, non sono sicuro che non sia una mossa di marketing.
«Questi coreani sono tutti uguali, rischiamo di confonderci», hanno detto i vietnamiti. E hanno espulso il sosia di Kim Jong Un.
Donald Trump, invece, è difficile da confondere.
Il provider della telefonia mobile Telenet ha sponsorizzato il remake di un video musicale del 1999 (mi sembra di avere visto l’originale) riempendolo, si dice, dei rimandi alla cultura pop degli ultimi anni… Ho la sensazione di non sapere nulla di quella cultura perché non ho notato/riconosciuto proprio nulla.
Il video originale del 1999 sarebbe questo: Continuare la lettura di questo post »
Il compositore austriaco Christoph Willibald Ritter von Gluck è noto prevalentemente come un autore-operista, ma vorrei iniziare il post musicale dedicatogli con una sua sinfonia: la «Symphony in G major»
E poi metterei qualcosa di tratto da una delle sue opere probabilmente più famose – «Orfeo ed Euridice» – per esempio, Dance of the Blessed Spirtis:
Il 23 febbraio dovrebbe essere il giorno più adatto per riprendere un argomento…
Il fotografo russo Andrei Budaev ha pubblicato già a dicembre il proprio calendario chiamato «Liberazione». Sulle immagini in esso contenute si vedono alcuni noti politici russi coraggiosamente abbelliti (con più capelli e meno grasso rispetto alle loro immagini comunemente note) e alcuni noti politici ucraini coraggiosamente presi in giro.
Ma, dato che i miei lettori non conoscono la maggioranza dei personaggi ritratti, io mi concentrerei sulla copertina. Prima di tutto vediamola:
Ad alcuni di voi questa immagine potrebbe ricordare qualcosa. Ebbene, ora vi faccio vedere un’altra immagine: Continuare la lettura di questo post »
Guardate bene le foto di queste persone:
Tutte queste persone non esistono e non sono mai esistite.
A ogni visita al sito This Person Does Not Exist la rete neurale artificiale forma una nuova immagine di una persona inesistente. Per vedere comparire una «foto» diversa è sufficiente anche semplicemente aggiornare la pagina.
A volte, però, l’algoritmo sbaglia con qualche elemento del volto, dello sfondo o degli accessori (per esempio gli occhiali). E a volte alcune «foto» sembrano dei ritagli di bassa qualità.
Ma è comunque un progetto interessante. Alla sua base c’è l’algoritmo StyleGAN sviluppato dalla nVidia. Il relativo sito è stato creato dallo sviluppatore dell’Uber Philip Wang.
Mentre ero impegnato a scrivere dei testi seri per alcuni miei lavori offline, è maturato un nuovo argomento che i miei lettori logicamente si aspetterebbero di incontrare sulle pagine del blog.
Ebbene, si avvicinano le elezioni presidenziali ucraine: il primo turno è fissato per il 31 marzo 2019. Meno di due settimane fa, l’8 febbraio, si è invece concluso il periodo della registrazione delle candidature. Ora sappiamo che qualora non dovessero esserci rinunce, sulla scheda elettorale saranno elencati 44 candidati (sì, quarantaquattro).
Queste elezioni, però, sono interessanti non per la quantità dei candidati (la maggioranza di loro sono dei «compagni di sparring» dei candidati reali). Sono interessanti non solo perché per la prima volta non si conosce in anticipo il vincitore (non si è mai stato ai livelli della Russia, ma prima il candidato più forte è sempre stato evidente). Le elezioni presidenziali di quest’anno sono interessanti perché i candidati più forti sono tre, di conseguenza non si sa nemmeno come sarà la scelta al secondo turno.
Penso che la maggioranza di voi conosca due personaggi su tre, ma provvedo presentarli comunque tutti. Continuare la lettura di questo post »
Cosa sarà più facile: costringere i produttori dei notebook a mettere le porte usb a una distanza più grande oppure costringere i produttori delle periferiche esterne a fare i «corpi» meno larghi?
Una di queste due cose va per forza fatta. Altrimenti continueranno a crearsi dei seri conflitti di lavoro.
Non tutti se ne rendono conto, ma ogni persona dispone di una sveglia naturale molto efficiente che può essere molto utile nelle situazioni eccezionali.
Se dovete, per esempio, necessariamente svegliarvi molto presto la mattina di domani (che ne so, per prendere un volo delle 5:37) e non vi fidate tanto del vostro sistema delle sveglie, fate una cosa semplicissima.
Prima di andare a dormire bevete un litro d’acqua. In tal modo il risveglio è garantito al primo suono della sveglia.
Questa sveglia naturale non fa male alla salute, ma va usata con moderazione per non creare delle pericolose abitudini.