Dovrebbe ormai essere chiaro a tutti che per fare la spia non è necessario fare la vita da James Bond (almeno quello cinematografico). Anzi, in molti casi tale stile diventa dovrebbe risultare controproducente.
Facciamo un esempio pratico. Il ricercatore statunitense Matt Korda della Federazione degli Scienziati Americani ha comparato le mappe di Google e Yandex.ru. Voleva controllare se il concorrente russo di Google applicasse veramente dei ritocchi grafici alle mappe: ne ha trovati veramente tanti sulle mappe della Turchia e dell’Israele. Gli stessi luoghi sulle mappe di Google, invece, si vedono con la risoluzione massima di due metri. Korda deduce, quindi, che si tratta dei due modi di seguire gli standard internazionali derivanti dalla «Kyl-Bingaman Amendment (KBA)» sulla non visualizzazione delle basi militari israeliane.
Confrontando gli stessi luoghi sulle mappe dei due siti è comunque possibile individuare con una certa precisione (in base ai ritocchi) la localizzazione delle basi militari segrete in Turchia e Israele.
Leggete pure l’articolo originale, potrebbe esservi interessante.
L’archivio del 2018 год
Le 25 richieste dei «gilet gialli» francesi è un eccellente prodotto della ignoranza economica, giuridica, politica e scientifica. Non so come si possa discuterne seriamente.
Ma penso che nelle ultime settimane più o meno tutti si siano già accorti che i membri di quel «movimento» non sono proprio dei grandi intellettuali.
Ognuno guadagna come può, cercando di tirare il massimo dalla situazione nella quale si trova. Almeno in teoria deve essere così.
Ma un genio del marketing che cerca di battere una notevole (purtroppo) concorrenza presente per le vie di Milano con la scritta «Un piccolo grazie» forse non a caso ha perso anche le competizioni precedenti.
Il nuovo paragrafo di Inerario (§ 14) è dedicato alla costruzione di un file robots.txt corretto e ottimale. Come ben sanno i miei lettori, dal file robots.txt dipende — in una buona misura — il posizionamento delle pagine dei siti tra i risultati di ricerca su Google e altri «motori».
Il testo è di una lunghezza leggermente superiore alla media, ma tocca tutti gli aspetti che un amministratore, developer o addetto al SEO dovrebbe trovarsi ad affrontare nelle condizioni di lavoro medie.
http://www.eugigufo.net/it/inerario/paragrafo14/
L’americano Gursky di Illinois è andato a fare le ferie in Svizzera, e già il primo giorno ha deciso di fare un volo con un deltaplano. Subito dopo il decollo, però, ha scoperto una bellissima dimenticanza dell’istruttore: la cintura di sicurezza non agganciata. Ma visto che un deltaplano non può atterrare immediatamente, Gursky ha dovuto reggersi aggrappato al «mezzo» per più di due minuti. Fortunatamente, non è caduto ma saltato giù al momento dell’atterraggio. I soli danni sono stati un osso dell’avambraccio destro rotto e un tendine dell’avambraccio sinistro strappato per lo sforzo eccessivo. Ma la vita è stata salvata.
Gursky stesso ha pubblicato il video di quel volo direi indimenticabile:
La frase «Base jumping tomorrow?» dei titoli di coda dimostra che non è la forza fisica a essere il suo pregio più grande.
Il 5 dicembre J. J. Cale avrebbe compiuto 80 anni. Per ricordarlo, oggi posto questi due brani:
Crying (dall’album «Okie» del 1974)
Don’t Cry Sister (dall’album «5» del 1979)
Quasi un anno fa avevo già postato la sua «I Got The Same Old Blues» in tre interpretazioni diverse.
Le ricerche demografiche dimostrano che fino al 1800 più di un terzo dei bambini nel mondo non raggiungeva l’età dei cinque anni. E in molti Paesi non raggiungeva tale età la metà dei bambini. Mediamente, allo stato del 1800 ogni donna aveva tra 5 e 7 figli, 2 o 3 dei quali morivano presto. Ed era una normalità (almeno dal punto di vista statistico).
Per il 1950 la situazione era cambiata radicalmente, ma solo nei Paesi sviluppati. La mortalità infantile si era ridotta di dieci volte, fino al 5%. La quantità dei figli era scesa Continuare la lettura di questo post »
Le persone attente hanno avvistato in alcune librerie vicino al Cremlino di Mosca dei set come quello della foto (ovviamente in vendita):
Avete pensato che siano degli adesivi per l’adattamento dei piccoli crocefissi ai trend moderni? Ebbene, avete sbagliato. Sono le bustine di tè.
Non so bene a chi sia venuta in mente l’idea di immergere gli organi presidenziali più sensibili nell’acqua bollente. Nemmeno i politici più antipatici andrebbero torturati in tal modo. I presidenti sgraditi vanno messi nella tazza in questo modo:
In giro di due settimane ho appreso ben due notizie curiose (e positive) sulla lotta tecnologica contro la chinetosi (un problema serio sia per chi ne soffre, sia per molte persone circostanti).
Il primo strumento contro la chinetosi del quale ho letto è stato inventato da Samuel Owen. L’apparecchio, fissato dietro all’orecchio (si veda la foto), emette delle deboli vibrazioni facendo «distrarre» il cervello dal problema. Non vi è ancora una spiegazione scientifica seria del fenomeno, ma l’importante è che funzioni. Per i dettagli maggiori si veda questo articolo.
Il secondo strumento è stato proposto dalla Citroën (finalmente riescono a fare qualcosa di buono): Continuare la lettura di questo post »
L’altro ieri, il 3 dicembre, alcuni miei conoscenti hanno condiviso su Facebook questo articolo:
Alcune altre persone mi hanno chiesto se la notizia fosse giunta anche a me.
Ebbene, il livello di fake di questa notizia è talmente alto che mi rifiuto di mettere il relativo link. Nel paese russo chiamato Oymyakon si erano realmente raggiunti —89°C, ma nel 2013 e non «nei giorni scorsi». In base alle informazioni diffuse dal servizio meteorologico russo, all’inizio di dicembre la temperatura più bassa è stata raggiunta in Jacuzia: solo —52°C.
A questo punto mi permetterei di dare tre consigli ai miei amatissimi lettori: siate sereni, copritevi bene e non credete alla prima stronzata che capita sullo schermo.