L’archivio del agosto 2016

Le notizie dello sport

Nella città russa Blagoveščensk c’è uno stadio che si chiama «Amur». Tale stadio ha un recinto. Sul recinto sono appesi dei banner con le foto di vari sportivi russi. Il più noto di questi sportivi è Michael Phelps…

Non sapevate che fosse russo? Guardate la bandiera:

La foto originale è stata scattata nel 2008 a Pechino:

La vice-preside dello stadio Irina Korotovskaya ha detto che il banner è stato appeso all’inizio di giugno e che «forse è stato commesso un errore».


Pubblicità Indiana

Penso che siate abbastanza informati sulla qualità del cinema indiano (ecco un esempio di due domeniche fa). Io oggi vi informo del fatto che la qualità della pubblicità indiana è ancora più alta:


La caccia ai terroristi ucraini

In questi giorni vi è sicuramente capitato di leggere del presunto «gruppo diversivo ucraino» che avrebbe tentato di introdursi in Crimea per compiere degli atti terroristici. Si tratta di una «notizia» diffusa dalle istituzioni russe: pur essendo un comunicato che ha una scarsa credibilità anche agli occhi delle persone più ingenue, merita di essere commentato.

Prima di tutto bisogna sottolineare il fatto che la descrizione della «invasione» ha subito dei cambiamenti radicali nel corso di un tempo molto breve. Il gruppo ha attraversato il confine supportato dal fuoco della artiglieria (per attirare attenzione?), no, anzi, di nascosto. Il gruppo aveva un notevole carico di armi ed esplosivi, no, anzi, questi dovevano essere portati da un secondo gruppo non ancora arrivato. Il gruppo aveva l’obbiettivo di fare un attentato in una fabbrica (ops, appartiene a un oligarca ucraino), quindi no, voleva fare un attentato al passaggio delle auto istituzionali (ops, all’est ucraino occupato succede anche senza di loro), quindi no, volevano fare delle esplosioni sulle spiagge per compromettere la stagione turistica (ops, siamo già a metà agosto), quindi no… Etc, etc.. E, ovviamente, il gruppo non sapeva della massiccia presenza di militari e esponenti del FSB sulla penisola: triplo ahahahaha. Insomma, la storia è piena di dettagli mal progettati.

La spiegazione della comparsa di una notizia simile è molto semplice: le massime cariche istituzionali russe hanno inventato un modo di evitare il prolungamento delle sanzioni europee a partire dall’inizio del 2017. Come? Facendo passare l’Ucraina per uno Stato-terrorista, uno Stato che avrebbe delle sue grosse responsabilità nel fallimento di tutti gli accordi di pace presenti e futuri. Se non dovesse funzionare, se gli interessi della Russia in quella area geografica non dovessero dunque essere riconosciuti legittimi, allora all’inizio del 2017 si passerà alle azioni veramente forti. Ma non prima.


La chiusura del tabacco

Tutte le buste con il tabacco (nel mio caso tabacco per la pipa) che mi è capitato di comprare in Europa si chiudono allo stesso modo: con un pezzo di scotch più o meno grande. Tale tipo di chiusura presenta due problemi: la non-ermeticità della confezione e la funzionalità limitata nel tempo (dopo un settimana lo scotch non si attacca più). Di conseguenza sono costretto ad avvolgere la busta in un sacchetto di plastica per non permettere al tabacco di seccarsi troppo in fretta.

La soluzione semplice e geniale è stata adoperata dal produttore russo «Fabbrica di Pogar». Hanno incorporato nelle buste la striscia sigillante molto simile a quella che potete vedere sui sacchetti di plastica contenenti oggetti piccoli e/o di elettronica appena comprati:

Non so per quale motivo nessun produttore europeo abbia mai pensato a una soluzione così ovvia. Probabilmente, sorgono gli stessi impedimenti di natura religiosa che non permettono di tappare le bottiglie di vino con un materiale diverso dal sughero.

P.S.: fumare fa male. Se non fumate, non iniziate. Se avete la forza di smettere, smettete.


Selezione naturale

Molto più spesso, ormai quasi tutti giorni, leggiamo dei giovani islamizzati che tentano di lasciare l’Europa per raggiungere Siria e iniziare a combattere. Alcuni di questi personaggi vengono fermati e messi agli arresti domiciliari: di conseguenza, si devono accontentare di fare gli attentati in Europa (come, per esempio, gli autori dell’attentato nella chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvray).

Sorge la logica domanda: se uno vuole affermarsi con la violenza, perché non lasciarlo andare a fare ciò nel luogo più adatto? Se ci va bene, il personaggio non torna più, mentre nel mondo (e in Europa prima di tutto) scende il rischio del terrorismo e si innalza l’IQ medio.

Anzi, bisogna fare di più. Bisogna fare come gli Imam sospetti: facciamo la propaganda della guerra giusta in Siria tra i cosiddetti «rifugiati» che da diversi mesi entrano in Europa da quasi tutti i confini del sud e del sud-est. In questo modo i peggiori se ne vanno (in tutti i sensi) a spese proprie, mentre i migliori dimostrano già da subito la potenziale capacità di integrarsi nel mondo civile.


TEB-1

Questa domenica assegno il titolo del video della settimana a quello sul primo viaggio del TEB-1 in Cina (a Qinhuangdao).

E’ sicuramente meglio realizzare queste opere tecnologiche invece di moltiplicare la quantità delle strade e cavalcavie. L’unica cosa che in un certo senso mi insospettisce è l’altezza tra il suolo e il fondo dell’autobus: ci passano le auto normali, me i furgoni (comprese, per esempio, le ambulanze) secondo me no. Comunque si tratta di un progetto interessantissimo.


L’incoerenza

A Rio de Janeiro hanno perso le chiavi di uno dei cancelli del nuovo stadio olimpico e, di conseguenza, ci è voluto l’intervento degli operai. Allo steso tempo, l’arrampicata sportiva è stata riconosciuta uno sport olimpico.

La mia domanda è: perché non coinvolgere gli amanti dello sport nella nuova attività sin da subito?


McDonald’s è tornato

Ieri mattina, dopo oltre un anno dalla chiusura improvvisa, in piazza San Babila di Milano ha riaperto lo storico McDonald’s. Quando mi trovo in Europa, la famosa catena mi interessa ben poco: il continente è talmente pieno di ristoranti migliori, che andare dal McDonald’s mi sembra una stronzata colossale.

La situazione cambia quando si tratta di dover fare un lungo viaggio in auto in Russia: in tante province disagiate è l’unico locale in cui una persona di passaggio può avere la certezza di trovare esattamente quella qualità dei prodotti che si aspetta di trovare (e alcuni altri servizi di qualità sufficiente).

Quindi la riapertura del locale di San Babila è, per me, solo un pretesto per farmi un po’ di autopubblicità: ecco un mio vecchio reportage sulla chiusura del McDonald’s in galleria Vittoria Emanuele II.


TEB-1

In Cina il TEB-1 ha fatto il primo viaggio di prova. Tra cinquant’anni (forse) arriva anche in Europa (ma non perché è lento).


Imparate a sbagliare

Oggi ho pensato di condividere con voi un po’ della mia smisurata saggezza…

Penso che i miei lettori siano capaci di formulare da soli una definizione della parola errore.

Per me un errore consiste nella mancata corrispondenza tra l’obiettivo e i mezzi adoperati per il suo raggiungimento.

Di conseguenza, una buona parte delle vostre azioni viene collocata nella categoria degli errori dalle persone che hanno gli obiettivi diversi dai vostri (e/oppure dalle persone che per qualche strano motivo considerano i propri obiettivi identici ai vostri).

Perché lo scrivo? Lo scrivo per dirvi che non dovete avere paura a fare delle cose che possano apparire degli errori agli occhi di qualcun altro. L’importante è avere degli obiettivi da seguire.