L’archivio del luglio 2015

Scoperte toponimiche

La giornata è già da considerasi riuscita: ho appena scoperto che esiste un paese dal nome Piove di Sacco. Quest’ultimo mi sembra già un motivo sufficiente per andare a farci un giro.
«Dove sei stato sabato?»
«A Piove di Sacco».
E speriamo che gli aborigeni non si offendano per le mie ghignate!


Sul referendum greco

Io non so chi siano realmente quei deficienti che dubitavano, almeno inizialmente, della vittoria del «NO» al referendum greco. Basterebbe ricordare che poco più di cinque mesi fa, il 25 gennaio 2015, la coalizione di Tsipras aveva vinto le elezioni politiche con un programma incentrato sul non pagamento dei debiti. Ieri, il 5 luglio 2015, il 61% dei greci ha ribadito di voler continuare a vivere alle spese del resto dell’UE. A vostre spese. Alle spese di te, che ora stai leggendo questo testo.

Nella logica perversa della Sinistra europea, però, chi non vuole mantenere un Paese di parassiti con le proprie tasse è un cattivo. Cattivo come i tedeschi che versano la quota più grande del capitale della BCE (quasi il 18%).

Io so bene, invece, chi sono quei deficienti che ora si complimentano con il «popolo greco». Sono quelle persone che sono state educate ad una concezione assistenzialista del mondo. Sono quelle persone che, in fondo, sognano di vivere anche essi a spese degli altri. E, la cosa più grave, sono convinte che qualcuno debba qualcosa a essi. Ebbene, no: nessuno vi deve aiutare per un cazzo. Potete andare avanti a spendere più di quello di guadagnate per fallire come la Grecia. Potete provare a fare il possibile per stare meglio e vivere più o meno bene secondo i propri redditi.

Ma è importante capire che la vera giustizia sta nella diseguaglianza: se c’è un ricco capace di guadagnare, ci devono essere anche cinque poveri capaci solo a pulire i cessi nella casa del ricco.

Le scimmie sono scese dagli alberi e hanno avviato il progresso per la sola pigrizia: volevano raccogliere più banane impiegando meno forza fisica. Quel socialismo moderno che oggi prevale in Europa è una forza di vettore opposto al progresso, irrazionale: spinge gli umani a pretendere più banane di quelle che hanno la forza di raccogliere.


Cartone cinese sugli smartphone

A 14 anni avevo sbattuto la faccia contro una cabina telefonica in metallo perché stavo guardando, mentre camminavo lungo un marciapiede moscovita, una bella tipa dall’altra parte della strada.

A 26 anni avevo sbattuto la faccia contro un palo della luce perché stavo guardando, mentre camminavo lungo un marciapiede milanese, una Ferrari di colore celeste ferma al semaforo.

Ora, invece, la gente di qualsiasi età spesso combina realmente delle cose mostrate nel video sottostante. Perché? Solo perché guarda le cose inutili e insensate sul telefono. Faccio una esclamazione da vecchio: ma dove cazzo sta andando il mondo?!

Sottolineo, comunque, che finalmente i cinesi sono riusciti a produrre qualcosa di veramente bello e divertente.


Colpisci Obama

Tra le varie feste da senso poco chiaro, esiste in Russia anche la Giornata della Gioventù. A partire dal 1993 si festeggia ogni 27 giugno, anche se quel giorno rimane comunque feriale. Come tutte le altre feste inutili, potrebbe essere tranquillamente ignorato da tutte le persone normali (sottolineo la parola normali), ma quest’anno non è andata proprio così.

A Bratsk, una città della Siberia centrale, tra i vari modi di far divertire i giovani è stato notato anche questo: il gioco per cosi dire sportivo dal nome «Un colpo alle sanzioni». Più in alto arrivava il colpo (in pratica, il calcio), più punti venivano attribuiti al suo autore. Il calcio alla testa valeva 5 punti.

Buona visione:


Gli scafisti di una volta

Ho scoperto una interessante mappa interattiva che mostra le rotte delle navi con gli africani schiavizzati. Il periodo interessato va dal 1545 al 1860 (315 anni), i viaggi accertati e segnati sulla mappa sono 20.528.

Verso l’America del Nord è andato appena il 4% degli schiavi (388.747), verso le colonie spagnole 1,3 milioni, verso le colonie olandesi e danesi del Mar Caraibico 4 milioni, verso il Brasile portoghese 4,8 milioni. Almeno 2 milioni di schiavi sono morti nel corso del viaggio.

La mappa percorre il periodo interessato in appena due minuti. In un qualsiasi momento è possibile mettere in pausa e vedere i dettagli di una qualsiasi nave (puntini neri).