L’archivio del gennaio 2015

Ancora un dato

Un americano tipo nel corso della propria vita si trasferisce da una città all’altra mediamente 11,7 volte:

Mi sembra un modo di vivere da preferire a quello italiano. La maggior parte degli italiani che mi è capitato di conoscere, infatti, è anche disposta a condurre una vita infinitamente miserabile pur di rimanere nella propria città/paese di strafottuta provincia grigia e inutile.

Le conseguenze si vedono: si continua a lamentare della crisi, di coltivare il «made in Italy» fermo ancora ai livelli degli anni ’80, di vedere qualsiasi cambiamento (istituzionale, economico, sociale) come un attentato alle sacrosante tradizioni, etc.


Alcuni dati sul terrorismo

Ho trovato delle statistiche interessanti sugli attacchi terroristici in Occidente. Cominciamo dell’UE, dove meno del 2% degli attentati è stato l’opera degli islamisti.

Nel 2013 sono stati compiuti 152 attacchi, 2 dei quali dagli islamisti.
Nel 2012 sono stati compiuti 219 attacchi, 6 dei quali dagli islamisti.
Nel 2011 sono stati compiuti 174 attacchi, 0 dei quali dagli islamisti.
Nel 2010 sono stati compiuti 249 attacchi, 3 dei quali dagli islamisti.
Nel 2009 sono stati compiuti 294 attacchi, 1 dei quali dagli islamisti. (fonte)

La stragrande maggioranza degli attentati in UE è stata compiuta dalle varie organizzazioni separatiste: il 55,3% (84/152) nel 2013 e il 76% (165/219) nel 2012.

I terroristi cristiani sono molto più attivi. Circa 1/5 degli ospedali europei all’interno dei quali vengono praticati gli aborti è stata colpita dai fanatici religiosi. Dal 1977 al 2010 si sono verificati, in questo ambito, 8 omicidi, 17 tentati omicidi, 42 esplosioni, 181 incendi dolosi e migliaia di altri tipi di attacchi. (fonte)

Secondo i dati del FBI, dal 1988 al 2005 negli Stati Uniti circa il 6% di tutti gli attentati è stato compiuto dagli islamisti, il 42% dai latino-americani e il 24% dai gruppi sinistrosi. (fonte)

Con il presente post, ovviamente, non voglio giustificare alcun tipo (o origine ideologica) del terrorismo né tantomeno negare la necessità di prevenire la diffusione di quello islamico.


La ricetta greca

Un breve riassunto del programma elettorale di Syriza:

– non paghiamo i debiti all’UE,
– nazionalizziamo le banche e facciamo una super tassa sui ricchi (perché vogliamo attirare gli investimenti),
– aumentiamo gli stipendi e le pensioni (la BCE ci deve dare i soldi necessari),
– sanità e istruzione gratis per tutti (la BCE ci deve dare i soldi necessari),
– insomma, facciamo la bella vita che c’era prima del default,
– e dopo tutto questo aspettiamo che l’economia si riprenda.

E ora raccontatemi pure quanto è stronza la Merkel. E che voi siete tanto buoni da voler continuare a sostenere la brava gente greca.


Sono le Reebok o le Nike?

Io andrei a lavorare in radio* solo per sentire chiamare, almeno una volta a settimana, la gente così. Anche se il vostro spagnolo è a livello zero, non preoccupatevi: ci sono i sottotitoli in inglese.

* Chi mi conosce di persona è ben informato della mia dizione da speaker.


Il Re è morto, viva il petrolio

Gli «analisti», gli «esperti», i rappresentanti del Regno e gli scienziati britannici possono dire quel che vogliono, ma la morte del Re di Arabia Saudita Abd Allāh bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd potrebbe diventare la notizia economica più importante del mese (e forse più). Nonostante le continuità e regolarità nel cambio della persona al potere tipiche di una monarchia, le decisioni sulla estrazione (e quindi sul prezzo) del petrolio potrebbero cambiare nelle prossime settimane.

Buona fortuna a tutti noi.


Quanti lui e quante lei

Negli anni passati non mi ero accorto di questo carattere «democratico» di eBay…

Ora lo scomunicano in Italia e vietano in Russia:


Sorvolando l’habitat umano

Pochi giorni fa gli americani hanno pubblicato una parte consistente dei loro archivi relativi agli «avvistamenti» di UFO. Si tratta dei 12.618 fascicoli di documenti, raccolti nel periodo tra il 1947 e il 1969. Buon divertimento a tutti gli appassionati: www.theblackvault.com

Naturalmente, prima o poi verranno pubblicati anche i documenti più recenti. Ma non arriveranno mai agli anni 2000: si vede che le fotocamere dei cellulari, smartphone e di altri dispositivi elettronici inducono gli omini verdi a non farsi vedere dagli umani:)

P.S.: gli archivi analoghi russi verranno resi pubblici, se tutto va bene, tra almeno cento anni.


Gli auricolari perfetti

Qualcuno dirà che sto facendo male da solo alle proprie orecchie, ma quando sono fuori casa utilizzo le cuffie del tipo «auricolari» (o i «tappi»). E la mia esperienza pluriennale mi portato alla scelta di quelle perfette: SONY MDR-E10LP.

Oltre ad un buon audio, hanno una caratteristica fisica importantissima: la curvatura che permette di distinguere la parte destra da quella sinistra senza guardarle, solo toccandole con le dita. E’ abbastanza utile in un ambiente buio o quando si è concentrati su qualcosa.

In più, sono incredibilmente resistenti: non mi è mai capitato di avere lo stesso paio di cuffie per più di un anno, invece queste mi durano, ormai, da quasi quattro.

Per la vostra sfortuna, però, in Italia non le vendono. Il motivo di tale discriminazione mi è sconosciuto. Quindi non vi resta altro che seguire il mio saggio consiglio e ordinare quelle cuffie dall’estero (per esempio su eBay).

La prossima volta scriverò delle mie cuffie grosse.

Secondo voi la pubblicazione di questo post è stata pagata dalla SONY? No! E’ che ogni qualvolta scopro un prodotto figo, lo consiglio subito ai miei lettori.


Cannibalismo ucraino

Il video di questa domenica è stato girato (a Kiev) la notte di capodanno, ma io l’ho visto solo in settimana. In pratica, è la reazione della élite locale alle accuse avanzate dalla propaganda di Stato russa nei confronti della Ucraina. Secondo i mass media statali russi, infatti, l’Ucraina sarebbe piena di (e governata dai) fascisti che torturano i filorussi, crocifiggono i loro bambini, pompano di droghe gli adolescenti per farli trasportare del materiale bellico segreto etc. etc…

Insomma, vi faccio vedere il video: non mi sembra uno scherzo tanto indecente, come hanno invece scritto alcuni blogger russi.


Che marchio…

Di fatto, Joachim Roncin, l’autore dello slogan «Je suis Charlie», vorrebbe registrare la frase come un marchio. Questo, secondo egli, permetterebbe di evitare il suo uso improprio e, in particolare, lo sfruttamento commerciale. Pare che solo in Francia oltre 50 persone abbiano già tentato di depositare tale marchio presso l’INPI (Istituto Nazionale della Proprietà Industriale): tutti respinti a causa dell’uso ormai diffuso della frase.

Ma supponiamo che il signor Roncin riesca a registrare la sua «opera». Sapete cosa otterrà? Farà un solo bel regalo ai cinesi. Chi non ci crede, si faccia un breve giro su eBay: tutti quei prodotti con la relativa frase semplicemente cambieranno il Paese d’origine. E magari costeranno meno.

Io consiglio sempre di pensarci dieci volte prima di tentare di difendere legalmente una «invenzione» di tale semplicità. A meno che non si voglia guadagnarci su a tutti i costi.