L’archivio della rubrica «Video»

Con i militari ucraini

La notte tra il 13 e il 14 dicembre è comparso un [primo] video di Jean-Claude Van Damme in visita in Ucraina:

Ammetto che con questo viaggio mi ha sorpreso tanto, ma positivamente. Non è mai tardi passare dalla parte del bene.


Un pacifista armato

In tempi che corrono è particolarmente bello (e curioso) venire a conoscenza di un tipo che gioca e vince a «Call of Duty: Modern Warfare 2» (in sostanza un gioco di guerra) senza uccidere alcun personaggio.

Non so se tra i miei lettori esistano le persone che non hanno mai giocato a qualche videogioco…


Sulla linea del fronte

Il video di oggi illustra uno dei motivi principali per i quali l’esercito russo è passato quasi completamente, nelle ultime settimane, dal combattere contro l’esercito ucraino al combattere contro la popolazione civile ucraina (distruggendo l’infrastruttura con i bombardamenti). Penso che la maggioranza dei lettori abbia – come me – letto e visto le cose del genere solo sui libri e film ambientati nella epoca della Prima guerra mondiale:

Il secondo motivo del nuovo modo di combattere è addizionale al primo: tentare di creare una nuova crisi dei profughi in Ucraina e in Europa. Ma questo è un argomento che richiede tanti testi seri.


L’importanza del contesto

Posso immaginare facilmente la reazione che la maggioranza dei lettori avrebbe potuto mostrare dopo avere visto un video come questo:

Io ho visto più di un video del genere. So che tutti quei video sono stati realizzati in Ucraina che alcune settimane sta avendo dei seri problemi con l’energia elettrica. A causa degli attacchi missilistici russi.
Ecco, conoscendo il contesto nel quale è stato girato un video, la reazione che si prova è già diversa.
Avrei potuto mettere qualche video più serio e informativo sullo stesso argomento, ma ne ho visti troppi psicologicamente pesanti. Almeno oggi evito di postarli.


Ancora un video da Kherson

Una settimana fa avevo postato il video della accoglienza all’esercito ucraino rientrato a Kherson.
Per logica, ora dovrei postare anche quello della visita del presidente Zelensky (avevo postato solo le foto).

La riconquista di questa città è un traguardo molto importante, quindi non ho paura di dedicare a essa tanta attenzione.


L’esercito in città

Secondo il Cremlino alla fine di settembre più dell’87% degli abitanti di Kherson si sarebbe espresso – nell’occasione del «referendum» – a favore della annessione della rispettiva regione alla Russia. Tutte quelle persone saranno scappate verso il territorio «tradizionale» russo, perché all’ingresso dell’esercito ucraino in città non si vedono proprio:

Spero che l’Ucraina sia tornata per sempre.


Semipalatinsk

Non so bene il perché, ma per questa domenica ho voluto selezionare qualche video sul poligono di Semipalatinsk…

Buona domenica a tutti!


Ovviamente, il primo adattamento cinematografico tedesco del «Niente di nuovo sul fronte occidentale» – uscito sul Netflix – non poteva essere programmato per il momento storico corrente. Ma è uscito nel momento storico migliore per essere visto appena possibile. Per ricordarsi ancora una volta cosa sia la guerra.

Non ho ancora visto questo film e, di conseguenza, per ora posso solo consigliarvi di (ri)leggere il romanzo di Remarque: è molto bello (come tanti altri suoi romanzi).


I cambiamenti di Putin

Il video domenicale di oggi illustra perfettamente come nascono le leggende metropolitane sulla presunta esistenza del/dei sosia di Vladimir Putin. Infatti, sul video vediamo un personaggio da aspetto fisico apparentemente famigliare, ma che…
1) si muove e parla non esattamente come quel Putin che siamo abituati a osservare,
2) si trova in un luogo pieno di armi da fuoco (più armi ci sono, e più è difficile da verificare che non siano tutte cariche con le munizioni vere),
3) si trova a una distanza ravvicinata da tante persone che molto probabilmente non hanno fatto due settimane di isolamento totale (il quale è obbligatorio, a partire dal 2020, per tutti coloro che vogliono incontrare fisicamente Putin).

O l’andamento della guerra ha un impatto grandissimo pure sulle paranoie di Putin, o dobbiamo sospettare qualcosa di interessante.


Come procede la moblitazione

Il breve video di oggi illustra uno dei metodi con i quali procede la tristemente nota mobilitazione in Russia: la polizia ferma gli uomini giovani davanti alle entrate della metropolitana di Mosca. A differenza di quanto succede negli alberghi, si agisce ancora senza l’uso della forza fisica.

Prima o poi riuscirò a trovare o produrre un video con tutti i metodi adottati…