Mi sono accorto che le discussioni sulla eventualità dell’uso della bomba atomica da parte di Putin hanno ricominciato a divertirmi: nella situazione corrente è molto più probabile che organizzi qualcosa da spacciare per l’atto terroristico o l’errore degli altri (tipo l’incidente a una centrale nucleare, non necessariamente ucraina). Molto più probabile non solo dell’uso della bomba, ma anche in generale: rispetto allo zero. Tutte le dichiarazioni pubbliche, invece, sono rivolte non si capisce a chi.
Effettivamente, c’è una parte (piccola) dell’umanità nei confronti della quale non sarò mai un ottimista.
L’archivio della rubrica «Video»
All’inizio pensavo di postare qualche video riassuntivo sulla alluvione terroristica in Ucraina, ma poi ho cambiato idea: molto probabilmente, avete già visto abbastanza immagini. E poi, la situazione cambia e si aggrava (in termini delle conseguenze) di continuo, quindi è quasi impossibile fare qualcosa di realmente riassuntivo.
E allora per ora metto un video dedicato a uno dei tanti aspetti…
Il video domenicale di questa settimana racconta perché la guerra in Ucraina è (anche) una guerra dei droni:
Ovviamente conoscevate già il semplice fatto, ma vedere i dettagli concreti è sempre utile e interessante.
In settimana mi era capitato di vedere delle foto in un certo senso ottimistiche sulla ricostruzione di Bucha (non c’è bisogno di spiegare dove sia) dopo il ritiro delle forze militari dei nazisti (di quelli veri). Ma con voi condivido quelle immagini in qualità video. Perché mi andava così…
Arriverà il giorno giusto anche per le altre località ucraine.
Pare che ieri nella regione russa di Bryansk (confina con l’Ucraina e la Bielorussia) siano stati abbattuti ben quattro velivoli militari russi: due elicotteri Mi-8, un bombardiere Su-34 e un caccia Su-35. Con una certa soddisfazione posto una prima raccolta dei video girati dai residenti locali:
Sicuramente molto presto scopriremo dei dettagli interessanti.
Avete sicuramente già visto questo video. Ma io lo conservo nella speranza di capire, prima o poi, se Prigozhin si stia rendendo conto di rivolgersi anche a se stesso (e non solo ai personaggi che chiama e non chiama per cognome).
Anche se spero di avere, prima o poi, delle cose più allegre di cui pensare.
In settimana si era diffusa una nuova «notizia» sulla nuova presunta «visita di Putin in una zona dei combattimenti in Ucraina». In base ai video ufficiali, le zone dei combattimenti avrebbero questo aspetto:
Esatto: filmati girati non si capisce bene dove e quando, ma sicuramente più lontano possibile dal fronte.
Provate a fare un confronto con i video sulle visite di Zelensky che vi è capitato di vedere fino a oggi.
Il video domenicale di oggi è dedicato alla situazione su quelle strade che collegano ancora la città di Bakhmut al resto della Ucraina non invasa. Quelle poche strade vengono utilizzate quotidianamente per portare tutto il materiale necessario in città e portare dalla città i feriti.
P.S.: buona Pasqua, ortodossi…
Il video di oggi potrebbe essere visto all’infinito…
Il 5 aprile Putin ha ricevuto le lettere credenziali dai nuovi ambasciatori di 17 Stati e poi ha pronunciato un discorso davanti a loro… Evidentemente, si aspettava degli applausi, che «per qualche motivo» non sono arrivati. Di conseguenza, si mette a salutarli a più riprese, cercando di suggerire che possono/devono applaudirlo: ma niente, non lo fanno… Il tutto appare tanto pietoso da risultare divertente.
Sospetto che in molti abbiano già visto questo video, ma non ho potuto non postarlo per ricordo.
Il 1 di aprile è passato, ora tentiamo a controbilanciare tutti gli scherzi riusciti (e non) fatti agli (o dagli) altri. Io lo faccio con un video nella consueta rubrica domenicale.
In realtà, più volte avevo già pubblicato questo video e, alla prima occasione, qualcuno mi aveva detto che esso sarebbe di una tristezza indescrivibile. Quindi ve lo ripropongo.