L’archivio della rubrica «Nel mondo»

Il Canada ha imposto sanzioni contro 70 persone fisiche e giuridiche legate alla Russia e ha definito tale misura «il più importante pacchetto di sanzioni contro la Russia dall’inizio dell’invasione della Ucraina».
Quali sono le persone che hanno reso questo pacchetto così importante? Per esempio, Lyudmila Putina (la ex moglie di Putin) e il suo nuovo marito Arthur Ocheretny, il nipote di Putin Mikhail Shelomov, il direttore d’orchestra Valery Gergiev, l’ex alto funzionario economico Anatoly Chubais, l’ex ministro degli Esteri austriaco Karin Kneissl che vive in Russia, l’ex direttore di «North Stream-2» Matthias Warnig, la figlia di Boris Yeltsin Tatiana Yumasheva e il suo marito Valentin Yumashev.
È abbastanza sorprendente quali persone sono state scelte dal Canada per sanzionare la promozione della guerra. Posso anche capire Gergiev, Kneissl o Warnig, che dopo l’inizio della guerra si sono schierati dalla parte della propaganda della politica di Putin. I Yumashev sono stati tra coloro che hanno portato Putin al potere, ma si trattava di un male di vecchissima data. Chubais ha lasciato la Russia all’inizio della guerra, non si sa bene dove si trova e cosa fa nella vita (non ho sentito parlare della sua attività politica).
In generale, ho la sensazione che il Canada abbia improvvisamente deciso di competere con l’UE nell’inutilità delle sanzioni. Na non so perché.
Voglio dire, capisco che sia necessario creare l’apparenza di un’attività. Ma continuo a non capire il perché.


Il solito comportamento di Trump

L’agenzia Reuters scrive che l’amministrazione del Presidente Trump ha di fatto sciolto il gruppo di lavoro interagenzie istituito (a marzo 2025) per sviluppare una strategia di pressione sullo Stato russo per porre fine alla guerra in Ucraina. Già a maggio, il gruppo di lavoro avrebbe «perso forza» quando ai suoi partecipanti è diventato chiaro che Trump non era interessato a una posizione conflittuale nei confronti di Mosca. «Il colpo finale» al gruppo di lavoro è stata la decisione di Trump di tagliare lo staff del Consiglio di Sicurezza Nazionale, che comprendeva il team direttamente coinvolto nella guerra Russia-Ucraina.
Non ho l’intenzione di inventare delle scuse (nemmeno quelle negative) per Trump, quindi non dico che lo abbia fatto apposta. Osservandolo, suppongo che, come al solito, non è stato capace di collegare nella propria mente due eventi: la riduzione del personale e il blocco del lavoro del gruppo. O, più semplicemente ancora, non si ricorda cosa ha fatto o detto anche pochi giorni fa.
Ormai, non è una caratteristica che può essere corretta con l’età…


Puntavano alla quantità

Insomma, è andata come sospettavo (e non era proprio difficile indovinare) fin dall’inizio. Come hanno dimostrato le analisi di investigatori ed esperti, durante lo scambio di corpi di militari uccisi svoltosi secondo gli accordi di Istanbul, la Russia ha consegnato alla Ucraina, tra gli altri, i corpi di soldati russi.
In cosa speravano quegli idioti che hanno «restituito» i primi corpi raccolti a caso o che pensavano di poter superare l’attenzione della parte ucraina? Che dopo più di tre anni di guerra qualcuno avrebbe creduto alla loro «parola d’onore»? E che non farà alcun controllo? O che gli ucraini non saranno in grado di controllare?
In generale, i miei sospetti confermati sono un’altra «bella» illustrazione del famoso Z-slogan «Noi non abbandoniamo i nostri». Mi dispiace che quasi nessuno tra la popolazione russa se ne accorga.


Non è un errore

Dopo la visione di alcune immagini delle manifestazioni «No Kings» (contro la politica di Trump) e, in particolare, quella di San Francisco…

… sono andato a controllare: secondo le regole vigenti, la bandiera statunitense può essere messa al contrario solo in un caso. Quando si vuole segnalare un pericolo o la resa.
Immagino (e condivido) che i manifestanti intendano la prima delle opzioni.


Da oltre un anno e mezzo sto scoprendo che pure l’Europa (sì, l’Italia compresa) è piena di nazisti. Se una persona ripete almeno parzialmente gli slogan nazisti, diffonde la propaganda nazista, giustifica i nazisti e si dimentica di dire cosa hanno fatto i nazisti prima di essere colpiti, per me quella persona è un vero nazista. E se a quella persona non piace di essere chiamato un nazista, per me è comunque un vero nazista.
Anche perché nel XXI secolo è impossibile dire «io non sapevo». Coglione/a, tu sapevi o potevi sapere tutto.
Quindi non so ancora quanto senso abbia postare i materiali che mostrano le differenze tra le azioni di chi si difende realmente dai nazisti e di chi vuole apparire una vittima. Da certa (molta) gente sarà tutto ignorato.


La lettura del sabato

È arrivato il fine settimana e quindi io sono arrivato a leggere l’"inchiesta" di «Important Stories» sui presunti legami del Telegram con il FSB. Sono sicuro che avete almeno sentito parlare di questo testo.
Secondo la mia impressione personale, l’indagine si è rivelata piuttosto fiacca e poco convincente. Nel senso che avevamo motivi per sospettare del Telegram in generale e di Pavel Durov in particolare anche prima di questa pubblicazione, mentre la nuova indagine non aggiunge nulla di nuovo ai nostri sospetti. Non conferma, non confuta e non fornisce nuovi fatti importanti. Non risponde nemmeno alla domanda più semplice e logica: «perché il FSB è così pigro e scarso nell’utilizzare questa fonte di informazioni?» (gli avvocati russi dicono da tempo che la utilizza contro le proprie vittime russe, ma io non osservo un vero uso di massa).
«Important Stories» è un media buono e serio, mentre Pavel Durov potrebbe effettivamente avere dei legami con il FSB. Ma tutto questo non può essere detto sulla base del testo menzionato sopra.
Ma voi, comunque, leggete l’articolo per essere più informati.
P.S.: ovunque viviate e qualsiasi cosa facciate in questa vita, siate mentalmente preparati al fatto che qualsiasi vostra corrispondenza (in qualsiasi messenger) possa prima o poi finire nelle mani altrui.


Trump può imparare

Rispondendo alla domanda della giornalista Miranda Divine se Putin fosse preoccupato del fatto che l’esercito russo sta perdendo «cinquemila uomini ogni settimana» in Ucraina, Trump ha detto:

Comincio a pensare che non gli interessi. Sta perdendo molti soldati e anche l’Ucraina. Vedremo cosa succederà.

È incredibile, ma pure Trump può imparare a comprendere adeguatamente la realtà! Il fatto che questa notizia si stia già trasformando in una specie di tendenza potrebbe essere fonte di ottimismo. Ma ci sono due ma. In primo luogo, Trump deve ancora educare sé stesso alla perseveranza. In secondo luogo, deve smettere di creare problemi nuovi (dazi, scontri violenti negli USA etc.) invece di risolvere quelli già esistenti. Sicuramente non farà in tempo a farlo nei restanti anni della sua presidenza.
Ma sono comunque un po’ soddisfatto del piccolo progresso osservato.


Il grande scambio di corpi

Ieri la Russia e l’Ucraina si sono effettivamente scambiate i corpi dei caduti in guerra: i corpi di 1212 militari uccisi sono stati restituiti alla Ucraina e 27 alla Russia. Anche se quando nell’ultimo incontro a Istanbul Medinsky ha promesso di restituire all’Ucraina sei mila corpi «congelati» di ucraini, molti osservatori sono rimasti logicamente sorpresi: da dove li avrebbe presi, se l’esercito russo non raccoglie con una particolare cura nemmeno i propri morti, ma, nel migliore dei casi, li seppellisce in grandi fosse senza nomi?
Ma penso che presto tutto diventerà più chiaro. L’Ucraina identificherà sicuramente tutti i corpi ricevuti. E per la Russia o accadrà un altro grande scandalo (in più di tre anni ci siamo abituati), oppure scopriremo che si è preparata seriamente per uno scambio di questo tipo nelle ultime settimane/mesi (pure Medinsky capisce che non sarà in grado di concordare altro che scambi con una posizione come quella del proprio presidente).
Ma come avrebbero potuto prepararsi? Perché avrebbero dovuto iniziare a prepararsi seriamente proprio per questa operazione? Sono in grado di prepararsi seriamente a qualcosa? Dove, quando, come e da chi sono stati raccolti i 1212 corpi? Come e dove sono stati conservati? Come hanno svolto le pratiche burocratiche?
Insomma, io mi aspetto un altro grande scandalo.


Per chi ama le scommesse

La Bloomberg sostiene che il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent e l’ex funzionario della Federal Reserve (Fed) Kevin Warsh fanno parte di una «piccola lista» di candidati alla guida della Fed.
Pur non fidandomi delle «rivelazioni» della Bloomberg, direi che sono pronto a scommettere qualche miliardo di dollari sulla candidatura di Bessent. Infatti, secondo me negli occhi di Trump (il presunto contenuto della testa non può essere nemmeno ipotizzato) Bessent ha il grande merito di avere fatto a botte con il nuovo nemico Musk.
La certezza di un arricchimento facile non mi fa tanto felice solo perché capisco quanto è brutta quella logica di scelta per la sorte di uno degli Stati più grandi al mondo.


“Siamo in maggioranza”

I media lettoni riportano: il Servizio di sicurezza dello Stato lettone ha avviato un’indagine contro il deputato del Seimas (Parlamento) Aleksejs Roslikovs, sospettato di incitare alla discordia e all’odio nazionale e di aiutare lo Stato aggressore Russia nelle azioni contro la Lettonia. Il 5 giugno, Roslikovs ha criticato la «Dichiarazione sull’eliminazione delle conseguenze della russificazione» durante una sessione del Seimas e ha dichiarato: «Siamo in maggioranza e il russo è la nostra lingua».
Certo, il personaggio ha scelto un momento storico molto appropriato per i discorsi del genere: è un uomo di grande intelligenza… Anche se è chiaro che non ha molta scelta: siede nel Parlamento solo grazie alla retorica populista pensata per i suoi elettori locali di lingua russa. Ma io, per esempio, avrei preferito perdere mandato (o qualsiasi altro lavoro) pur di non dover fare o dire alcune cose.
Allo stesso tempo, se non fosse per la lotta piuttosto maldestra contro la russificazione sovietica in alcune ex repubbliche sovietiche, ci sarebbero molti meno persone di lingua russa nostalgici dell’impero sovietico. Non sarebbero evaporati, ma semplicemente si sarebbero assimilati molto più facilmente, non avrebbero avuto rivendicazioni, non si sarebbero sentiti ospiti nella loro casa di fatto e non starebbero lottando ora per la restaurazione di qualcosa di «grande e grandissimo».
Ci vuole ancora più attenzione di prime per entrambe le parti.