L’archivio della rubrica «Internet»

Arte per tutti

Il Museum of Modern Art ha pubblicato in Rete una parte della propria collezione: 65.317 opere.

Se in questi giorni avete più tempo libero del solito, provate a vederne qualcuna anche voi.


L’Oscar per cosa?

Indovinare era troppo facile, ci ero riuscito pure io. Leonardo di Caprio ha ricevuto l’Oscar per il miglior attore protagonista in uno dei peggiori film che io abbia mai visto. Si potrebbe supporre che sia un modo molto sottile di prenderlo in giro, ma in pochi sono capaci di accorgersene.

Nonostante la trama in generale e il cineoperatore incapace di riprendere in controluce ci siamo accorti tutti, però, che Leonardo di Caprio è capace di respirare al freddo senza emettere vapore e di produrre dei spettacoli pirotecnici pure nelle condizioni fisiche precarie. Sarà questa la «roba da Oscar».

Proviamo a consolarci con delle cose belle. Il fenomenale motore di ricerca russo Yandex.ru per l’occasione ha cambiato il proprio logo.


Il like o la vita!

Odio quei siti che cercano di estorcermi un like prima di mostrare i contenuti.

Perché li odio? Perché turbano la mia navigazione un po’ come quei scarti inutili della umanità che sulla metropolitana mi ordinano «Dammi una monetina!»


Run, Leo, run!

Molto probabilmente conoscete già questo gioco su Leonardo di Caprio in stile DOS. L’obbiettivo del gioco è far prendere l’Oscar al personaggio. Provate e, se vi piace, diffondete.

P.S. «The Revenant» è un film di merda da tutti i punti di vista, l’elenco dei suoi difetti occuperebbe due o tre schermate, quindi ve lo risparmio. Naturalmente, proprio per questo film a Leonardo di Caprio verrà dato, finalmente, il tanto atteso Oscar.


Vodka periodica

L’immagine di facciata di Google è oggi dedicata a Dmitrij Mendeleev: oggi avrebbe compiuto 182 anni.

Lo scienziato russo è conosciuto nel mondo soprattutto per l’invenzione della tavola periodica degli elementi. In realtà sarebbe più corretto che la sua versione della classificazione degli elementi chimici è quella più logica, ma non unica. E, sicuramente, non è la prima.

E’ bello ricordare oggi che in Russia al nome di Mendeleev viene associato un’altra leggenda. Gli viene attribuita, infatti, l’invenzione della ricetta della vodka classica, quella a 40 gradi. In realtà, però, il famoso scritto di Mendeleev «Sulla unione dell’alcol con l’acqua» non è dedicato alla bevanda e può essere utilizzato da guida per la sua produzione solo in parte.

Ma sono le leggende a rendere gli scienziati popolari e amati. Amati pure dalle persone che andavano male a scuola.


Come ci cambia il tempo

Inizio a pensare che il Facebook di Arnold Schwarzenegger sia da seguire…


Meglio tardi che mai

Essendomi cementato in una scienza umanistica, ho compreso presto che l’invenzione dell’acqua calda non è di mia competenza. Non posso mica rubare lavoro agli aspiranti vincitori dell’Ig Nobel Prize.

Di conseguenza, sentivo da tempo la necessità di distinguermi in qualche modo più appropriato. Poche settimane fa, finalmente, ce lo fatta. Sono io quel tipo 32enne che ha imparato a usare il network ResearchGate solo nel novembre 2015.

E ora dico una cosa seria: quel sito è una figata utilissima, lo consiglio a tutti coloro che fanno ricerca. Pure i ricercatori che per qualche strano motivo riducono al minimo i contatti con il mondo esterno, apprezzeranno la possibilità di poter facilmente accedere alle rare pubblicazioni scientifiche.

Per scoprire tutte le potenzialità del sito che vi ho appena consigliato, andate a vederlo o leggete, almeno, la sua descrizione su WikiPedia.


Gli indovini anonimi

Ogni persona con un livello di istruzione digitale minimo sa benissimo che l’anonimato e un account web ufficiale sono due cose incompatibili. Di conseguenza, non sapremo mai il «parere ufficiale» dell’Anonymous circa i futuri attacchi dell’ISIL in Occidente. Ma non ci deve nemmeno interessare. Ci devono interessare le prove tempestive, documentate e verificabili.

In particolare, non vorrei che l’Anonymous decida, un giorno, di diventare un ennesimo predicatore (collettivo) della fine del mondo. Ce ne sono già abbastanza.

P.S.: bisogna pure precisare che la progettazione di un attentato non è sempre compatibile con l’utilizzo dell’internet, ma terroristi sono a) non dei grandissimi intellettuali; b) amanti di alcune comodità offerte dal XXI secolo.


Rubrica universale

Ho appena letto una cosa interessantissima…
Se siete registrati su Facebook, collegatevi e provate a fare un interessante gioco. Consiste in tre passaggi:

1. Nella barra per la ricerca delle persone e dei luoghi provate a cercare il proprio numero di telefono mobile;

2. Ora provate a cercare un qualsiasi numero della vostra rubrica telefonica (cioè di un amico o di un parente);

3. E ora provate a cercare un numero inventato a caso.

Spero che tutti i miei lettori riescano a immaginare da soli quanto è facile monetizzare tale «servizio» di Feisbùc. I modi possibili sono innumerevoli. Ma non avendo alcuna voglia di vedere il cielo a righe, non sarò io a fervi degli esempi concreti.


Mi faccio censurare

Per qualche strano motivo, il mio post di martedì non è stato annunciato su Facebook. E’ molto probabile che si tratti di un errore momentaneo dello script al quale ho affidato l’automatizzazione del processo… La mia mania di grandezza, però, avrebbe gioito nel scoprire che la censura californiana avesse difeso l’ONU dalla mia opinione personale.