L’archivio della rubrica «Internet»

La prevedibilità degli indirizzi

Per puro caso ho trovato su internet questa foto…

… e ho pensato che ho già tutti i requisiti per poter stampare i biglietti dello stesso tipo, cambiando solo la e-mail. Tale modo di scegliere i nomi su internet potrebbe diventare uno dei possibili standard utili per la semplificazione e prevedibilità.


Il crossposting è ancora possibile

So che il sentirsi un genio è abbastanza controproducente nel lungo periodo, ma sono appena riuscito a reimpostare il crossposting automatico da WordPress a Facebook.
Sono riuscito a farlo nonostante una nuova politica del Facebook verso la propria API e la conseguente comparsa di innumerevoli errori incomprensibili (sì, secondo me gli sviluppatori del Facebook programmano con il culo).
Sono riuscito a farlo nonostante essere da poco passato verso il HTTPS.
Sono riuscito a farlo dopo aver letto dieci mila forum dedicati all’argomento, scritto e riscritto mille soluzioni in cinque linguaggi diversi, pensato e pronunciato due milioni di bestemmie e, infine, dopo avere quasi picchiato il computer per disperazione.
Non so ancora se riuscirei a spiegare in modo lineare come – troppi tentativi mescolati in testa – ma sono riuscito a farlo.
Ma vorrei tranquillizzare i colleghi blogger, programmatori e altri: il dialogo tra WP e FB è ancora possibile. Non disperatevi e continuate a lavorarci su.


L’Instagram sul computer

Come molto probabilmente sapete, l’Instagram consente di pubblicare le foto e i video esclusivamente dallo smartphone. Si tratta di una scelta tecnica piuttosto stupida: non ha senso escludere le persone che sono più comode a gestire la propria vita digitale pubblica dal computer solo perché una notevole quota del traffico ha migrato verso il mobile. Ma per fortuna viviamo in una economia sviluppata: la stupidità di un produttore è una buona occasione per tanti altri.
Quindi io ho cominciato a cercare, a un certo punto, chi è riuscito a creare la soluzione migliore al problema appena descritto. Pare che il risultato sia stato positivo: l’applicazione gratuita e funzionale per postare sull’Instagram dal computer si trova sul Windows Store e si chiama Upload for Instagram.
Dato che è semplicissima nella installazione e nell’utilizzo, la consiglio a tutti gli interessati.

L’unica stranezza della applicazione è la necessità di lasciare minima la larghezza della sua finestra: solo in tale caso il vostro computer «penserà» di essere uno smartphone.
P.S.: il mio Instagram.


Oggi è il compleanno di

Ogni volta che il Facebook mi ricorda che oggi è il compleanno di un mio amico, io mi sento un po’ in crisi. Da una parte, sono contento per il mio amico (o amica). Dall’altra parte, so che scrivendo un messaggio di auguri dimostro per l’ennesima volta di essere un fesso: il mio amico sa benissimo che tutti i messaggi come il mio sono dovuti esclusivamente alla notifica del Facebook. Quindi i miei auguri non saranno sinceri.
Di conseguenza, conviene aspettare un’altra occasione per dimostrare di ricordare qualcosa del mio amico. Per esempio, fare gli auguri di persona (se si pensa di incontrarlo in breve).


L’età dell’internet

Il 17 maggio è uno dei numerosi compleanni dell’internet (non si è mai raggiunto un accordo sulla data singola). Il 17 maggio 1991, per esempio, è il giorno in cui fu approvato lo standard delle pagine WWW.
Un’altra data spesso citata è il 4 aprile: nel 636 quel giorno morì l’arcivescovo spagnolo Sant’Isidoro di Siviglia, il creatore della prima enciclopedia al mondo «Etymologiae» e il patrono degli studenti.
Lo stesso internet, tramite uno dei suoi portavoce migliori (un certo Google) saprà fornirvi tante altre possibili date.
Avere più compleanni nel corso dell’anno potrebbe essere una condizione di vita abbastanza redditizia in termini di regali. Per esempio, aumentano le probabilità di avere in regalo una radio portatile prodotta in Inghilterra negli anni ’60 del XX secolo.

Come è specificato sul sito Radiomuseum, l’apparecchio in questione fu in grado di ricevere solo le onde medie, ma va benissimo comunque.


Un marchio di qualità

Bisognerebbe registrare il dominio window.live e assegnarlo in qualità del premio al sito delle previsioni metereologiche più preciso del momento. Il rating della precisione, a sua volta, andrebbe aggiornato ogni X mesi o anche una volta all’anno.
Perché proprio questo dominio? Perché sono le finestre a trasmetterci le informazioni più precise sul tempo. Quindi il dominio di cui sopra diventa un marchio di qualità.
L’idea è stata ispirata da tutte quelle persone che ogni giorno si/mi chiedono «domani pioverà?»


Cosa sa Facebook su di noi

Per scoprire quante cose sa Facebook sull’Utente X (al posto della X immaginate il proprio nome), è sufficiente cliccare sul link https://www.facebook.com/help/1701730696756992.
Seguendo la giusta combinazione dei link presenti sulla pagina che si apre, potrete richiedere l’archivio delle informazioni relative alla vostra persona. Il link all’archivio arriverà via mail: cliccandoci sopra potrete scaricarlo per poi aprirlo e scoprire quanto bene siete stati spiati.
Dopo tale consiglio pratico potrei darvi una bella informazione e un altro consiglio utile.
La bella informazione non costituisce in realtà un grande segreto: il Facebook raccoglie e analizza costantemente tutte le informazioni relative ai propri utenti (che hanno già superato i due miliardi nel mondo). Questa attività è utile alla crescita e la conseguente attrattività per i venditori della pubblicità. Ed è inutile, dunque, preoccuparsi per le notizie sulla vendita delle informazioni degli utenti del Facebook alle aziende terze. Siete in ogni caso seguiti e analizzati con un microscopio socio-economico.
Il consiglio utile promesso è altrettanto banale (ma allo stesso tempo sconosciuto a molti per un motivo a me incomprensibile). Se siete preoccupati per la sicurezza dei vostri dati/informazioni su internet, la soluzione è semplicissima: non inseriteli su internet. L’internet, compresi anche i social networks, possono essere utilizzati al 100% anche senza l’utilizzo delle informazioni sensibili. È sufficiente avere un po’ di fantasia.


I postumi della popolarità

In sostanza, la signora Nasim Najafi Aghdam è andata a sparare negli uffici di YouTube perché il suo canale era stato, precedentemente, classificato come «per aduti» e, di conseguenza, diventato meno frequentato e meno redditizio.
Da questa storia triste possiamo imparare due cose importanti.
In primo luogo, non bisogna costruire la propria vita solo sulla base della propria popolarità. Quest’ultima non è una professione, ma solo una delle possibili conseguenze del suo buon svolgimento.
In secondo luogo, la ricerca dei motivi del calo della popolarità va effettuato a partire dall’interno. Un qualsiasi autore diventa sempre meno seguito non quando subisce una qualche forma di censura, ma quando smette di inventare (tutti giorni!) qualcosa di nuovo e interessante per le masse. Chi non è pronto/disposto a operare in base a tale logica, dovrebbe rassegnarsi ad uno stile di vita comunemente definito normale.
A questo punto qualcuno potrebbe cedere alla tentazione di attribuire la colpa all’internet, cioè quel strumento che ci avrebbe resi dipendenti dalla ricerca dei «15 minuti di gloria». E invece no: l’internet è solo uno trasmettitore impassibile. Quindi la stupidità fatale delle persone viene diffusa allo stesso modo della loro popolarità positiva. Facciamo in modo che la conoscenza di questo fatto ci sia da stimolo nella vita.


Il wi-fi sulla metro

Alla fine di febbraio mi ero accorto di questo adesivo comparso in alcuni punti della stazione «Duomo» sulla metropolitana milanese:

All’inizio di marzo mi sono finalmente ricordato di andare a leggere di cosa si tratta. Ebbene, sul sito della ATM è disponibile un comunicato (datato 21 febbraio) sull’avvio della sperimentazione in alcune stazioni: Duomo (da febbraio), San Babila (da marzo) e Cadorna (da aprile). Sono promesse la registrazione semplice è una velocità decente (500 Megabit al secondo) nelle prime 4 ore di utilizzo al giorno.
Ovviamente siete capaci anche voi a leggere quel comunicato. Molto più importante e interessante è, invece, sperimentare praticamente tale servizio. Io l’ho fatto martedì sera metre tornavo a casa.
Ora posso testimoniare due cose. Prima di tutto, la registrazione è veramente semplice e veloce: può essere fatta nell’arco temporale medio necessario per l’attesa del treno. Selezionate la rete tra quelle rilevate dalvostro telefono, scegliete il modo in cui autentificarvi (con un social network o inserendo manualmente il nome), fornite il vostro numero di telefono e, infine, inserite il codice di controllo ricevuto via sms.

Bene, siamo già collegati:

Per ora ho navigato poco, ma ho comunque avuto l’impressione che la velocità dell’internet «metropolitano» sia realmente buona. Vedremo se resterà tale anche con una maggiore quantità delle persone connesse. E, soprattutto, speriamo che il servizio si estenda presto a tutta la rete dei mezzi pubblici milanesi.
Ma già ora possiamo festeggiare per il fatto che, finalmente, anche Milano si sta avvicinando agli standard tecnologici del primo mondo!
[Sulla metropolitana moscovita il wi-fi è stato attivato nel 2013.]


Sochi.Camera

Saprete che in molte città del mondo sono installate delle webcam che trasmettono in modo continuato i video di ciò che succede per strada. Dal punto di vista dell’utente tali webcam hanno sempre almeno uno dei due difetti: 1) la qualità del video è molto bassa, 2) la quantità della pubblicità supera ogni limite ragionevole. La manutenzione delle webcam capaci di trasmettere in qualità HD (ce ne sono poche in giro per il mondo) è naturalmente un affare molto costoso, il che comporta l’aumento quantitativo della pubblicità.
Ma alcuni giorni fa ho scoperto il fenomenale progetto Sochi.Camera (indovinate il nome della città dalla quale trasmette i video).

Prima di tutto, sul loro sito è possibile scegliere, in piena libertà, tra 267 webcam installate su tutto il territorio di Sochi, comprese le zone Continuare la lettura di questo post »