L’archivio della rubrica «Feste»

Buon 2017

Con qualche ora di anticipo, prima di diventare temporaneamente inaccessibile, vi auguro un buon anno nuovo.

Per l’anno nuovo vorrei augurarvi un sacco di cose. Non vorrei sembrare un predicatore, ma…

Nell’anno nuovo continuate a guardare avanti. Il vostro futuro radioso è lì, mentre la vita fatta di ricordi porta solo la tristezza, la sensazione di non avere un futuro e, spesso, la sensazione di avere fallito nelle cose fondamentali della vita.

Nell’anno nuovo fate le scelte, inventate e iniziate i progetti, condividete e assorbite le idee. Provate, non abbiate paua di fallire, discutere, buttarsi, vincere. Perché l’unico momento in cui il vostro passato avrà un peso sarà quello della domanda «chi sei? cosa hai raggiunto nella vita?».

Vi auguro di non trovarsi, nel 2017, senza risposte. Di non diventare degli sfigati inutili.

E stiate sereni. Andrà tutto bene.

Buon 2017.

Pace, Gufo

ahahahahahahaha


La storia dei Babbi

Dato che siamo in un periodo festivo particolare, ho pensato di raccontare la storia del personaggio che ogni anno mette i regali sott’albero. Esiste in (quasi) tutto l’Occidente, ma ha il nome e l’aspetto diversi da Paese a Paese: si potrebbe addirittura dire che si tratta di tanti personaggi diversi.

Forse sapete che in Italia esiste la figura del Babbo Natale, il quale è sempre rappresentato, secondo la mia osservazione, allo stesso modo del Santa Claus statunitense.

Spesso si crede che i vestiti di colore rosso del Santa Claus siano stati imposti dalla famosa pubblicità di Coca-Cola. Non è vero: Continuare la lettura di questo post »


Natale 2016

Buon Natale a tutti coloro che ci credono.
Tanti regali a tutti coloro che non ci credono ma approfittano delle utili tradizioni.

E non dimenticatevi di lasciare sott’albero almeno una bottiglia o una canna a Babbo Natale, altrimenti dovrà accontentarsi di qualche altro vizio…

P.S.: per approfondire l’argomento dell’amore che gli uomini anziani nutrono verso la Coca-Cola, rivedete pure il video della domenica scorsa.


Il desiderio dell’albero

Attraverso una lunga serie delle indagini empiriche ho rilevato che tante persone installano l’albero di Natale già all’inizio di dicembre o, addirittura, alla fine di novembre. Lo fanno non solo a casa, ma pure sul proprio luogo del lavoro.

Cosa posso dire di tale fenomeno? Posso dire di essere infinitamente dispiaciuto per tutte le persone direttamente coinvolte. Sono dispiaciuto perché per queste persone il Natale è l’unica fonte di gioia in un anno di tristezza nera: non hanno altro di positivo da aspettare nella vita (e, probabilmente, nulla da fare). Al massimo, alcuni di loro inizieranno, già la sera del 25 dicembre, a fare i piani per le ferie forzate di metà agosto.

Vabbè, qualcuno potrebbe dire che al giorno d’oggi la possibilità di fare i piani di tale portata temporale è già qualcosa. E allora, nonostante tutto ciò che il mondo intero vi offre tutti i giorni, chiudete gli occhi e aspettate pure le ferie per tutta la vita.

P.S.: posso capire invece i commercianti: stimolare i clienti è il loro lavoro.


Aequalis apostolis

In Russia, a partire dal 2005, il 4 novembre è un giorno festivo. La festa si chiama «il giorno dell’unità nazionale» ed è stata inventata per sostituire la Festa della Rivoluzione (si festeggiava il 7 di novembre, dopo la caduta dell’URSS per diversi anni è stato un giorno festivo senza un nome). La nuova festa, quella del 4 novembre, si basa su un evento di scarsa veridicità/importanza storica e vi risparmio la spiegazione. Infatti, questo non costituisce l’argomento centrale del post di oggi.

Oggi vi racconto di un episodio di natura storico-culturale che ha caratterizzato i festeggiamenti quest’anno.

Ebbene, nell’ambito dei festeggiamenti vicino al Cremlino di Mosca è stato inaugurato, in presenza del presidente, il monumento a Gran Principe Vladimir. Chi vuole ridere già ora, lo faccia pure. Ma poi continui la lettura.


(La foto di Aleksandr Zemljanichenko)

Il Gran Principe Vladimir, che visse dal 960 al 1015, ci è noto per una serie di motivi. Continuare la lettura di questo post »


La zucca migliore

Per me, la zucca migliore del 2016 è questa:

Purtroppo non conosco il nome dell’autore.


L’ultima a essere sepolta

La speranza è l’ultima a essere sepolta morire, vero?

Il 15 novembre 1843 è stata brevettata l’invenzione dell’americano Christian Henry Eisenbrandt (Baltimore, Stato di Maryland): una bara apribile da dentro per i casi di «dubbi sulla morte avvenuta». Immaginate una processione funebre, il cui regolare svolgimento viene improvvisamente interrotto dalla apertura della bara e l’uscita del defunto…

Per dei ovvi motivi di natura logica e giuridica il festeggiamento di Halloween non è mai stato brevettato. Il primo festeggiamento pubblico registrato risale però al 1895 (in Scozia): 52 anni dopo la registrazione del brevetto di cui sopra. Di conseguenza, auguro a tutti di non sottovalutare le invenzioni assurde. Ragionandoci bene su alcune di esse, è possibile creare degli eventi popolari (e, dunque, redditizi). Basta solo un po’ di fantasia.

Buon Halloween a tutti!

P.S.: la tafofobia è più diffusa di quanto potessimo pensare, ne soffrirono anche molti personaggi famosi distintesi per alti meriti intellettuali (per esempio Alfred Nobel, Wilkie Collins, Nikolaj Gogol e Arthur Schopenhauer). Al giorno d’oggi, però, è fisicamente impossibile essere sepolti e/o cremati vivi perché lo stato di morte viene accertato con l’autopsia. Quindi al massimo morite per quest’ultima, ahahahaha!


Giornata dell’Ambiente

Per puro caso ho scoperto che il 5 giugno di ogni anni si celebra la Giornata mondiale dell’Ambiente (procalamata dalla Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1972). Non ho ancora scoperto l’utilità reale di questa «festa».

Tre giorni fa, invece, ho scoperto sempre per caso una opera artistica in materia:

Il presente quadro tondo è esposto a Calolziocorte. Il reportage sul relativo viaggio sarà pubblicato a breve.


71 anni della Vittoria

Oggi in Russia (e in tante altre ex Repubbliche dell’URSS) si festeggia la Giornata della Vittoria. Sapevo di doverne dedicare un post. E per quest’anno ho pensato di fare una cosa meno formale del solito. Sicuramente avrò tante altre occasioni per scrivere qualcosa storicamente rilevante sui fatti della Seconda guerra mondiale.

Ad Aleksander Suvorov, uno dei più grandi condottieri della storia russa, viene attribuita la frase «una guerra non è finita finché non sepolto l’ultimo soldato». Io sono nato 38 anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, ma per me non finita finché non trovo un suo eroe. La descrizione di questa mia missione è alla fine del post, mentre prima vorrei presentarvi due persone.

Non si tratta di un testo sulla storia della guerra in senso tradizionale, quindi chi ha paura di deludersi può anche saltarlo.
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Buona Pasqua

Non so di preciso quanti cristiani ortodossi ci siano tra i lettori del mio blog italiano, ma chiedo comunque scusa a quelli che mi stanno leggendo ora. Infatti, ieri mi sono dimenticato di farvi gli auguri di buona Pasqua.

Anche se non so quanto valgano gli auguri di un agnostico.

(So veramente poche cose oggi.)

Ops, ho pubblicato una foto del cibo. Che mi è successo? Qualcosa di demoniaco…