L’archivio della rubrica «Feste»

Testare il risultato

Nello studio generale della storia mondiale può essere molto divertente anche il semplice studio della cronologia. Per esempio: provate a visitare la pagina della Wikipedia che elenca le invenzioni irlandesi.

Ebbene, sì: dopo l’invenzione del whiskey gli irlandesi si sono presi circa 300 anni di pausa. Chissà perché…
P.S.: nel 2012 è stata istituita la Giornata mondiale del whiskey, essa si «celebra» il terzo sabato di maggio bevendo indovinate cosa agli eventi pubblici registrati sull’apposito sito.


Un colloquio festivo

L’8 marzo regalate alle donne i tulipani:

Solo le migliori capiranno!
Quindi ci guadagnate pure voi slezionando quelle giuste ahahaha
Ovviamente, faccio gli auguri a tutte le lettrici!


Buon Natale

Buon Natale a tutti coloro che lo festeggiano oggi. Speriamo che Egli eviti di mandare i propri rappresentanti terrestri ortodossi pure a casa vostra (e che li ritiri da dove si sono già intromessi).


Buon 2024!

Buon anno nuovo a tutti i visitatori! Vi auguro pace e serenità, ovunque voi siate. Ai lettori che si trovano in Ucraina e in Israele auguro anche la vittoria.
E, indipendentemente da dove vi troviate, non arrendetevi, lottate fino alla fine, perseguite i vostri obiettivi.
Andrà tutto bene.

P.S.: gli ultimi anni hanno ricordato (o, in alcuni casi, insegnato) che il lavoro intenso salva la mente da molti processi negativi. E allora seguiamo la ricetta anche nel 2024.


Natale in Ucraina

Uno degli effetti per il momento forse meno importanti, ma sicuramente più curiosi della invasione russa della Ucraina è lo spostamento ufficiale — in Ucraina, appunto — della data del Natale dal 7 gennaio (del calendario giuliano) al 25 dicembre (calendario gregoriano). Di conseguenza, anche le date di tutte le altre festività religiose vengono spostate indietro di 13 giorni. Ma l’intera riforma del calendario viene adottata dalla Chiesa ortodossa ucraina. Mentre il 28 luglio 2023 il presidente Zelensky aveva firmato la legge (approvata due settimane prima dal Parlamento) sulla modifica delle festività religiose sul calendario ufficiale.
Secondo un sondaggio condotto dalla società internazionale Deloitte nel novembre 2023, la maggior parte degli ucraini (circa il 45%) festeggerà il Natale il 25 dicembre e solo il 17% il 7 gennaio, mentre il 32% prevede di festeggiare due volte.
Di conseguenza, chi ha fatto ieri gli auguri di buon Natale agli ucraini, ha indovinato due volte: sia dal punto di vista formale, sia da quello psicologico (riconoscendo uno dei modi in cui l’Ucraina prende le distanze dallo Stato Russo).
Lo «spirito natalizio» in Ucraina è per ora poco festivo, ma spero che sia una condizione molto temporanea…

Buona continuazione delle feste a tutti!


Buon Natale

Buon Natale a tutti coloro che ci credono.
Tanti regali a tutti coloro che non ci credono ma approfittano comunque delle utili tradizioni.
Ma, comunque sia la vostra categoria di appartenenza, spero che dopo lunghi tempi difficili vi siate meritati una grande e buona compagnia!

Finalmente sono arrivate le feste con le alte partecipazioni!
Prima o poi torneranno a essere legali le feste con le alte partecipazioni!


La musica del sabato

Penso che tutti – tranne forse le persone sorde dalla nascita – conoscono la canzone natalizia «Jingle Bells»: fu composta nel 1857, divenne presto popolarissima, col tempo (ma non da subito) venne associata al Natale e nei suoi quasi due secoli di storia è stata cantata da tantissimi cantanti famosi e non. È talmente ben conosciuta che mi sembra inutile dedicarne un post.
Allo stesso tempo, trovo che spesso viene ingiustamente trascurata la erede, l’«estensione» (relativamente al testo e alla musica) del vecchio classico natalizio chiamata con il nome «Jingle Bell Rock». La paternità del testo e della musica è contestata da un gruppo di musicisti i cui nomi troverete facilmente su internet: io in questa sede vi risparmio questa parte della storia per non dilungarmi sui dettagli giuridici. Ai fini del mio post musicale – che deve anche essere festivo – conta prevalentemente il fatto che la canzone «Jingle Bell Rock» è stata per la prima volta registrata da Bobby Helms nel 1957. In molti ricordano ancora il cantante proprio per l’interpretazione di questo brano:

Nei decenni successivi alla prima registrazione, anche questa canzone è diventata popolarissima tra i vari cantanti. Per esempio, è notevole l’interpretazione della grande Brenda Lee (inclusa nel suo album «Merry Christmas from Brenda Lee» del 1964):

Il noto duetto Hall & Oates nel 1983 ha fatto della canzone una versione ancora più leggera (essa non fa parte di alcun loro album in studio) e ha girato un video un po’ stupido in tipico stile degli anni ’80:

La quarta – e l’ultima per il post odierno – è l’interpretazione del grande Chet Atkins (inclusa nell’album «Christmas with Chet Atkins» del 1961). Non è diventato un brano strumentale:

Ecco, per oggi potrebbe bastare così, anche se esistono tantissime altre interpretazioni della «Jingle Bell Rock». Volendo, potete cercarle per convincervi di avere già scelto quella (o quelle) preferita.


Smascheriamo gli idolatri

Conoscete tutti il personaggio fiabesco che può essere descritto con le seguenti affermazioni:
– è il figlio di un carpentiere,
– è nato senza essere concepito,
– non annega nell’acqua,
– ha lottato contro il male (seguendo la propria immaginazione del male),
– si esibiva in pubblico,
– era seguito da una varietà di personaggi strani,
– alla fine delle proprie avventure terrestre è sparito senza lasciare traccia,
– nessuno tra i viventi ora lo ha incontrato dal vivo, ma tutti riconoscono la sua immagine,
– in tanti continuano a credere alle stronzate che raccontava.
Ovviamente, avete già capito tutti di chi si tratta! Continuare la lettura di questo post »


Il sondaggio del mese

La domanda sulla quale si basa il mio sondaggio di questo mese «festivo» mi incuriosisce da diversi anni… Da tutti quegli anni durante i quali vedo, in Italia, alcuni privati e alcune imprese a installare le luci natalizie all’esterno dei loro immobili oltre un mese prima della festa. Trovo terrificante il fenomeno in questione quando si tratta dei privati: mi sono sempre chiesto quanto debba essere grigia, deprimente, vuota, priva di gioie e/o obiettivi importanti raggiunti la vita di una persona che non vede l’ora di colorare la propria esistenza inutile almeno con gli addobbi natalizi (e, dunque, li mette già a metà novembre o addirittura prima). E, di conseguenza, non sono sicuro se i commercianti facciano bene a giocare proprio su questo tipo di malore psicologico dei singoli per aumentare il livello delle vendite.
Oppure sono io a interpretare in un modo troppo negativo le motivazioni delle persone? Boh… Proprio per questo vi chiedo:

Le persone che mettono le luci natalizie all’esterno della propria abitazione o sede lavorativa già a metà novembre (o addirittura prima) sono...

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Chissà se tra i partecipanti al sondaggio c’è adepto delle luci natalizie autunnali, ahahahaha
N.B.: il sondaggio è anonimo per i votanti non registrati o non loggati sul sito. Il sondaggio più recente è sempre visibile sulla prima pagina del sito. Tutti i miei sondaggi sono raccolti su una apposita pagina.


Niente superstizioni

Nel 1871 una signora di Québec noleggiò un carro funebre al solo scopo di sdraiarsi nella bara e fumare una pipa girando per la città e osservando il panorama. Evidentemente, fu una persona con la mente totalmente libera dalle superstizioni…

Al giorno d’oggi non sono disponibili le informazioni sulla identità e le motivazioni della signora. Il brevissimo articolo di giornale dell’epoca, raccontando l’episodio, dice ben poco e, addirittura, potrebbe sembrarci un po’ comico:

Ora, nel XXI secolo, si potrebbe anche provare a ripetere lo scherzo per osservare la reazione dei social e dei media tradizionali, ma i carri funebri moderni mi sembrano essere strutturati in un modo un po’ meno adatto all’esibizionismo…
Allo stesso tempo, nel mondo ci sono abbastanza freak e/o persone di un buon senso dello humor. Quindi speriamo!