L’archivio della rubrica «Cultura»

La musica del sabato

A volte le idee dei post nascono nei momenti quotidiani piuttosto banali che non hanno alcunché di interessante per i miei lettori. Anzi, a un osservatore estraneo potrebbe addirittura sembrare che non ci sia alcun nesso logico tra l’evento e il post, eppure sono infinite le vie del mio pensiero.
Per esempio, pochi giorni fa un mio grande (in tutti i sensi) ma un po’ spensierato amico ha tentato di conoscere una bella ragazza «in stile star degli anni ’80» (definizione sua), dimenticando poi di presentarsi nell’orario prestabilito. Questa piccolo e in alcuni aspetti divertente momento ha influenzato la mia scelta per il post musicale di oggi. Mi sono ricordato di una tipica star degli anni ’80 che potrebbe far venire in mente quella ragazza: Kim Wilde.
In qualità del primo video musicale di oggi metto la sua interpretazione della «You Keep Me Hanging On» (la versione originale fu registrata nel 1966 dalla girl-band Supremes):

E poi metterei la «Kids in America», cioè la canzone con la quale è diventata famosa:


La musica del sabato

Il duo Simon and Garfunkel va ricordato, oltre a un buon livello musicale che riuscirono a tenere per oltre un decennio, anche per una occasione clamorosamente sprecata.
Il 5 aprile 1968 – praticamente cinquant’anni fa – uscì il loro famosissimo singolo «Mrs. Robinson». La prima versione di questa canzone fu scritta e registrata per la colonna sonora del film «Il laureato» («The Graduate», 1967) e avrebbe avuto delle buone possibilità di vincere l’Oscar alla migliore canzone. Paul Simon e Art Garfunkel, però, non compilarono i documenti necessari per la partecipazione al concorso semplicemente non ritenendolo importante. Effettivamente, all’epoca dei fatti l’Oscar in generale non fu un premio autorevole quanto lo è oggi, ma non bisogna mai dimentecare che il nostro mondo è in una continua evoluzione. Quindi il principio «avere è meglio che non avere» dovrebbe essere seguito ogni qualvolta che non comporta degli sforzi apparentemente sproporzionati al risultato o pericoli gravi.
Ricordiamoci anche di questa saggezza di portata cosmica quando ci capita di sentire la «Mrs. Robinson»…

In qualità della seconda canzone del post musicale odierno metterei l’altrettanto famosa «The Sounds of Silence» (anche essa facente parte del film già citato).


La musica del sabato

Il gruppo statunitense 4 Not Blondes è una delle innumerevoli formazioni rimaste nella storia musicale grazie a una sola canzone, la «What’s Up?». Nel loro specifico caso, però, c’è un’attenuante: il gruppo è esistito per meno di cinque anni.
E, soprattutto, a certi musicisti non basterebbero nemmeno cinque vite per creare qualcosa del genere:

P.S.: questa canzone mi è venuta in mente proprio oggi grazie alla decisione di un Tribunale di Mosca sul blocco del Telegram. Nel corso della prossima settimana scriverò un post serio su questo argomento stupidissimo.


La musica del sabato

A volte capita… In realtà non sono un grande esperto dei video musicali, quindi non escludo che possa essere il caso di dire spesso capita. Insomma, capita che per una canzone mediocre venga fatto un video molto bello, tendente ad essere un capolavoro.
Uno degli esempi più illustri è il video girato nel 1983 per la canzone «Take on Me» del gruppo norvegese a-ha.

La trama del primo video è stata poi ripresa in quello della canzone «The Sun Always Shines on T.V.» (del 1985). Ma non aspettatevi la seconda puntata: si tratta dei pochi secondi iniziali:

E poi niente, spero che questo post sia utile almeno a me per non perdere le tracce del primo video (mi era già capitato di dimenticare il suo nome e cercarlo disperatamente per alcuni anni).


La musica del sabato

Quattro settimane fa avevo già postato due canzoni dei Creedence Clearwater Revival. Oggi approfondisco una delle loro canzoni più note: «Suzie Q».
Essa fece parte del loro primo album (chiamato «Suzie Q») pubblicato nel 1968 e fu l’unica loro canzone famosa scritta da un altro musicista.

In realtà questa canzone è stata scritta e cantata per la prima volta da Dale Hawkins nel 1957:

E, nel 1964, registrata pure da The Rolling Stones:

Ma per me la versione migliore rimane quella dei Creedence Clearwater Revival.


La musica del sabato

Il 22 marzo 1963 – quindi 55 anni fa – è uscito il primo album di studio de The Beatles: «Please Please Me». Tra i brani dell’album sono presenti anche due canzoni di Shirelles, il gruppo preferito di Ringo Starr. Quindi oggi ho pensato di mettere proprio le versioni originali di quelle canzoni.
La prima è «Boys» (dall’album «Tonight’s the Night» del 1961):

Mentre la seconda è «Baby It’s You» (dall’album «Baby It’s You» del 1962):


La musica del sabato

Per molti anni avevo pensato che una delle canzoni più interessanti dei Simply Red fosse la «Money’s Too Tight (To Mention)».

E poi avevo scoperto l’originale: il brano soul de The Valentine Brothers avente lo stesso nome:

Comunque i primi anni dei «Simply Red» meritano un post musicale dedicato solo a essi. Più avanti lo scriverò.


La musica del sabato

Il 6 marzo Wes Montgomery avrebbe compiuto 95 anni. Per ricordarlo metterei nel post di oggi questi due brani:
«The Big Hurt» (dall’album «Just Walkin’» del 1971)

«Sunny» (sempre dall’album "Just Walkin’» del 1971)


Un bel film

Il film «Loveless» di Andrej Zvjagintsev era stato nominato all’Oscar, ma non l’ha vinto. Questo però non significa che non siaun gran bel film. In più, è un film fortemente consigliato da me (spero che questa ultima affermazione non venga considerata come un difetto).
Ci terrei di comunicare – a tutti coloro che conoscono già il regista – che «Loveless» rappresenta una certa anomalia nella sua filmografia. Infatti, è il suo primo film che lascia una piccola speranza allo spettatore. Si tratta di una speranza misera, ma pur sempre di una speranza.
Vorrei evitare di fare dei spoiler, quindi scrivo così: dopo aver visto il film ho continuato a pensare «ma era lui o non era lui?»
Il regista interrogato si è rifiutato di rispondere.


La musica del sabato

I Creedence Clearwater Revival, per il loro modo di suonare e cantare, mi hanno sempre fatto l’impressione di un gruppo di amici che hanno iniziato a farlo per gioco e sono diventati famosi per sbaglio. Infatti, nonostante la complessiva simpatia, il loro fenomeno mi rimane poco chiaro.
Ma questo non significa che non abbiano fatto delle canzoni meritevoli di attenzione.
Per il post musicale odierno ho selezionato queste due:
Prima di tutto la «Have You Ever Seen The Rain?» (dall’album «Pendulum» del 1970)

E poi «Gloomy» (dall’album «Creedence Clearwater Revival» del 1968, da ascoltare tutto)