L’archivio della rubrica «Computer»

La liberalizzazione del mp3

Ho appena scoperto che l’azienda tedesca Fraunhofer IIS, che alla fine degli anni ’80 ha inventato il formato digitale MP3, ha deciso di non prolungare più la licenza proprietaria del suddetto formato.

Si tratta di una notizia molto positiva. Essa non comporta infatti la morte automatica di un formato comodo per la gente comune (e per alcune emittenti digitali) ma esattamente il contrario. D’ora in poi i produttori di vari media player non dovranno più pagare la licenza alla Fraunhofer IIS per poter includere i driver di lettura degli MP3 (l’azienda ci guadagnava circa cento milioni di euro all’anno). Diventando un formato gratuito, d’ora in poi sarà sicuramente leggibile da tutti i programmi e dispositivi elettronici.

I programmi e i dispositivi più noti leggono gli mp3 praticamente da sempre. Di fronte a un prodotto poco (o per nulla) conosciuto, però, non dovremo più chiederci «chissà se apre anche gli mp3?» E questo fatto è enormemente positivo.

W MP3!


Wanna Cry?

Cari lettori!
Il fatto state leggendo questo post significa due cose:

1. Avete un dispositivo connesso all’internet;
2. Avete un dispositivo sano.

Se volete continuare a possede un sipositivo sano e, eventualmente, evitare di pigliarvi il virus Wanna Cry diventato famoso negli ultimi giorni, dovete fare le seguenti due cose:

1. Aggiornare il sistema operativo del vostro dispositivo (computer, tablet etc);
2.Aggiornare il vostro antivirus.

Bonus Track:

3. Installare un antivirus normale (tra gli antivirus seri consiglio Kaspersky, tra quelli gratuiti Microsoft Security Essentials).

I tre punti appena elencati valgono sempre, non solo quando compare un virus particolarmente grave.


Le webcam e il progresso mancato

Da tanti anni, ormai, le persone paranoiche di tutte le professioni, età e nazionalità coprono le webcam dei propri computer con un pezzo di nastro isolante o di scotch non trasparente. Oppure staccano il cavo usb dal computer, qualora si tratti di una webcam esterna.

Stranamente nulla sapevano di questa diffusissima mania gli autori del film «Snowden» (2016, regia di Oliver Stone). Pure io, rappresentante di una professione umanistica, ho un sacco di conoscenti nel mondo dell’IT: il 90% di essi da sempre copre le proprie webcam.

Dopo l’uscita del film, secondo le mie osservazioni, la mania di coprire le webcam si è diffusa ancora di più.

E ora la domanda: quando i produttori dei computer inventeranno il coperchio della webcam già incorporato nel telaio dell’apparecchio? Si tratta di un semplicissimo pezzo di plastica capace di influire sulle vendite bene quanto la capacità del disco fisso o la risoluzione dello schermo (purtroppo non tutti immaginano la quantità delle persone particolari in circolazione).


AppleBook

Oggi in Europa esce un libro della Apple: «Designed by Apple in California». Nel libro sono raccolte le fotografie dei 450 prodotti della Apple realizzati nel periodo tra il 1998 e il 2015. A quanto pare, nel libro non c’è alcun testo tranne il titolo e la prefazione di Jonathan Ive (Chief Design Officer della Apple).

Il formato piccolo (26×32 cm) costa 199 dollari.

Il formato grande (33×41 cm) costa 299 dollari.

Tra il brevetto sulla borsa di carta e questo libro non so quale sia l’innovazione più interessante.

Come potete immaginare, il libro è in vendita nelle migliori librerie della Apple.


Come potenziare il proprio PC

Questo post viene ripubblicato tutti gli anni l’ultimo venerdì di agosto.

Per la maggior parte dei miei lettori le vacanze (o il periodo di lavoro poco intenso) stanno per finire. Chi vuole iniziare la nuova stagione lavorativa senza gli inutili stress deve preparare bene i propri strumenti di lavoro per farli funzionare come si deve. Uno dei miei principali strumenti di lavoro è il computer, quindi oggi vi racconto cosa faccio io per migliorare le sue prestazioni. Si tratta di sette facili operazioni che ogni persona può fare da sé, quindi completamente gratis. Per alcune delle operazioni elencate serve la connessione a internet.

Parentesi aperta. Chi usa una OS di Apple vada pure a dire una preghiera a Steve Jobs. Chi usa Linux non ha bisogno dei miei consigli. Parentesi chiusa.

Per facilitare la comprensione del mio testo, lo divido in passaggi numerati e illustrati. Seguiteli proprio nell’ordine da me assegnato.

1. Passaggio primo. Pulite le ventole di raffreddamento del processore (e altre se presenti) e gli interni del computer dalla polvere. E’ una cosa relativamente semplice da fare sui desktop e sui vecchi modelli di portatili. Per i computer portatili più moderni chiedete a me o cercate delle video-istruzioni su YouTube. Io, intanto, vi avviso che gli strumenti necessari sono un cacciavite sottile, un aspirapolvere e 5/6 cotton fioc.

2. Passaggio secondo. Continuare la lettura di questo post »


Windows 10 insiste

Appena sabato avevo scritto delle avances da parte del Windows 10. Oggi l’OS ha deciso di agire con ancora più decisione e mi ha mostrato questa schermata intera:

Sì, è proprio un esempio di fottutissimo stalking. Quale sarà la prossima mossa?


Hardmusic

Il programmatore polacco Paveł Zadrożniak ha creato una orchestra-hardware composta da 64 lettori floppy, 8 hard-disk e 2 scanner. Il nome della orchestra è Floppotron, ogni suo componente è comandato da un programma scritto appositamente in Python.

Il brano «Smells Like Teen Spirit» dei Nirvana in versione Floppotron:

Questo, invece, è «Hawaii Five-O» dei The Ventures:

E, infine, il tema principale del gioco «Super Mario»:


Le molestie digitali

Dicono che il Windows 10 sia un buon sistema operativo. Non sono in grado di confermarlo o smentirlo perché non ho ancora avuto modo di sperimentarlo per un periodo di tempo sufficiente: infatti, sui propri computer sto mantenedo il 7, del quale sono pienamente soddisfatto.

Del Windows 10 posso dunque dire solo una cosa: mi dispiace veramente tanto che non sia una donna. E, allo stesso tempo, sono veramente contento che non sia un uomo. Perché perché ci sta provando con me da mesi:

Ma sulla possibilità della denuncia per stalking ci sto pensando comunque…


Samsung celebrale

Negli ultimi giorni la mia mente è stata tormentata da una sensazione un po’ confuso. Percepivo la necessità di dovervi avvisare di un pericolo gravissimo, ma non riuscivo a capire in cosa consistesse. Pochi minuti fa, finalmente, la mia mente è stata illuminata dall’incontro con una persona santa (o quasi).

Insomma, mi sono ricordato di voler ribadire l’avvertimento che faccio da anni: evitate gli oggetti che riportano la scritta «samsung». L’ultimo dei motivi scoperti che mi permettono di scriverlo è la struttura fisica dei notebook Samsung della serie NP305. In questo caso, infatti, i geni coreani hanno sforzato le zone vicine al gluteus maximus e hanno inventato il doppio coperchio inferiore, per di più fissato in una maniera straordinariamente forte. Di conseguenza, per riparare o pulire il computer è necessario applicare uno notevole sforzo fisico e mostrare una buona padronanza del linguaggio quasi-religioso.

Chi non sa di cosa si tratti, provi a vedere questo video:https://youtu.be/1qgfs0gUHBI


(non ho fatto delle foto proprie durante il lavoro sull’esemplare concreto)

Approfitto di questo post per darvi un consiglio prezioso: fate il backup dei vostri file con una periodicità abbastanza frequente. Quindi copiate almeno le cose più importanti su una unità esterna almeno una volta al mese (due o tre mesi se utilizzate poco il computer). Il mercato offre un sacco dischi esterni di vari dimensioni, velocità e prezzi. Ricordatevi, inoltre, che le soluzioni cloud non sono tanto adatte per i file strettamente personali o quelli coperti dal segreto industriale.


La prima macchina digitale

Oggi ho finalmente trovato la possibilità di raccontarvi perché l’innovazione tecnologica non è sempre una prerogativa delle grandi imprese.

Nel 1975 l’ingegnere della kodak Steve J. Sasson creò la prima macchina fotografica digitale. L’apparecchio ebbe il sensore CCD prodotto da Firechild e l’obiettivo della Kodak Super 8; il suo peso complessivo fu di quasi quattro chilogrammi. Per la registrazione delle immagini di dimensioni 100×100 pixel vennero utilizzate le cassette magnetiche (giovai, ve le ricordate?), il tempo necessario per la registrazione di un file fu di 23 secondi.

Per la visualizzazione delle immagini fu necessario uno apposito computer:

Già all’epoca fu evidente l’importanza della tecnologia digitale ma la Kodak, purtroppo, ebbe il controllo del 90% del mercato statunitense della pellicola fotografica. I dirigenti della Kodak, preoccupati per per le ripercussioni sulle vendite delle pellicole, decisero dunque di non continuare i lavori sul digitale. La Sony e la Canon, invece, ne videro delle opportunità per il proprio sviluppo. Di conseguenza, la Kodak rifiutò il proprio dominio anche sul mercato delle tecnologie del futuro.

Nel 2004 i titoli della Kodak vennero esclusi dal Dow Jones Industrial Average.

Nel 2006 la Kodak dovette abbandonare la produzione propria delle macchine fotografiche digitali.

Nel 2009 la Kodak abbandonò la produzione della famosa pellicola Kodachrome.

Nel 2012 la Kodak dichiarò la bancarotta.