Devo constatare che il livello di istruzione medio sta crescendo anche in Italia. E vi racconto subito perché lo penso.
Per tanti anni, praticamente dal giorno del mio primo arrivo in Italia, ho vissuto nella convinzione che immobiliaristi italiani non conoscano la propria lingua. La mia convinzione era fondata su numerosissime prove materiali trovate nei luoghi pubblici di tutte le città italiane che mi è capitato di vedere.
Per farvi capire di cosa sto parlando, vi mostro appena due dei numerosissimi esempi milanesi. Entrambi sono esposti in pieno centro, sotto gli occhi di una quantità immisurabile di persone. Il primo esempio è stato esporto in via Dante.
Non mi ricordo più con precisione l’indirizzo del secondo esempio.
Non sto scrivendo il presente testo per farmi delle domande retoriche sulla ignoranza dei produttori o sul coraggio dei proprietari di questi cartelli. Lo sto scrivendo per condividere con voi la mia testimonianza di un miracolo visto alla fine di agosto in un sottopassaggio in zona San Babila. E’ incredibile, ero rimasto immobile per qualche minuto ad osservarlo:
C’è ancora speranza per un mondo migliore!
P.S.: secondo voi, i proprietari dei cartelli lavorano come scrivono o scrivono come lavorano?
P.S.: perché questo articolo è stato scritto da un russo?
Rubriche: Italia
Tags: lingua italiana, lingue