Alla fine della settimana scorse il Ministero degli Esteri russo aveva promesso che «i giornalisti americani sperimenteranno tutti i disagi e i fastidi» perché ai «giornalisti» statali russi non era stato permesso di seguire il ministro Lavrov a New York. Mi ero chiesto quali disagi fossero stati sottointesi, ed ecco che – ieri pomeriggio – è arrivata la risposta: ai diplomatici statunitensi è stata negata la visita in carcere al giornalista Evan Gershkovich.
Effettivamente, il giornalista arrestato per lo «spionaggio» della riparazione dei vecchi rottami soprannominati «carri armati» stava troppo bene, si sentiva il protagonista di qualche commedia. Bisognava proprio fargli sentire qualche disagio…
Rubriche: Russia
Tags: diplomazia
Può seguire i commenti a questo post via RSS 2.0.
Per ora siamo a 0 commenti