L’anno scorso mi era già capitato di postare due esempi della musica dei Rainbow. Oggi, invece, ho pensato di dedicare il post musicale alla loro canzone più strana: «The Temple of the King».
La canzone è contenuta nel primo album del gruppo («Ritchie Blackmore’s Rainbow» del 1975) ed è atipica non solo per quello che sono stati i Rainbow in tuta la loro storia, ma anche per il hard rock in generale:
Sarebbe stata molto discutibile l’ipotesi dell’interessamento pratico da parte di Ritchie Blackmore verso la tematica medioevale già all’epoca: al primo album del gruppo Blackmore’s Night mancavano ancora 22 anni, mentre «The Temple of the King» è rimasta l’unica canzone del genere nel repertorio dei Rainbow (per non parlare dei Deep Purple).
Ed è abbastanza strano che il gruppo Blackmore’s Night – nato nel 1997 – abbia ufficialmente ripreso questa canzone, nonostante la stilistica adatta, solo nel 2013. In quel anno la canzone è stata inserita nell’album «Dancer and the Moon».
Ritchie Blackmore è sempre un genio degli strumenti a corda, mentre i modi di cantare di Ronnie James Dio (ex Rainbow) e Candice Night sono troppo diversi per essere confrontati. Quindi potremmo provare a fare il confronto con qualche altro gruppo ancora diverso. Per esempio, potremmo sentire la versione dei Scorpions: un gruppo che nella sua lunghissima storia ha registrato diverse canzoni-ballate non corrispondenti alla propria stilistica principale (hard rock e heavy metal). Ma loro questa volta, secondo me, non ci sono riusciti tanto bene:
Ma avere due versioni valide della stessa canzone è già buono.
La musica del sabato
(9 gennaio 2021)
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