Due mesi e mezzo fa abbiamo visto un curioso esempio della pubblicità giapponese.
Oggi riprendiamo queso ineressantissimo argomento tele-sociologico e vediamo il «meglio» della pubblicità giapponese del 2016.
È un altro mondo. Per comprenderlo ci vorrebbero anni, decenni di ricerche empiriche.
Ma ricordiamoci che ogni ricerca empirica comporta un forte rischio di assimilazione involontaria (e forse inconscia).
Può seguire i commenti a questo post via RSS 2.0.
Per ora siamo a 0 commenti