Un gruppo di giornalisti ha scritto che l’agenzia federale russa Rossotrudnichestvo — un organo esecutivo federale che ha lo scopo di «diffondere l’influenza umanitaria della Russia nel mondo» — ha speso 412 milioni di rubli (circa 4,2 milioni di euro) in programmi per stranieri nel 2025. Si tratta di una somma pari a una volta e mezzo quella del 2024, mai così alta dal 2012. La maggior parte dei fondi — 357,3 milioni di rubli — è stata destinata al programma principale «Nuova generazione» che mira ad ampliare la rete di giovani attivisti, giornalisti, blogger, scienziati e imprenditori leali. Nel 2024, per esempio, allo stesso programma erano stati destinati quasi tre volte meno soldi: 127,8 milioni di rubli.
Attraverso questo programma, il Cremlino cerca di far sì che le popolazioni di Africa, Asia, Medio Oriente e Sud America percepiscano la Russia in modo positivo, come partner e donatore. In Europa, invece, il programma non è più attivo a causa delle sanzioni contro l’intera agenzia e tutte le sue attività culturali a partire dal 2022 (indovinate il motivo).
Io non sono assolutamente dispiaciuto per le suddette sanzioni: anche perché vedo che negli anni precedenti alla guerra non tutti i milioni di euro destinati ai programmi in Europa sono stati intascati dai funzionari della agenzia, alcuni sono stati investiti in un modo abbastanza efficace (a giudicare da quello che dicono e scrivono certi personaggi pubblici anche in Italia). Allo stesso tempo, a volte mi viene il sospetto che in via molto informale i vari programmi di Rossotrudnichestvo vadano avanti nonostante tutto…
Il budget della influenza russa
(18 Settembre 2025)
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