Ogni tentativo di hackerare il sistema è bello non solo dal punto di vista estetico (mi piacciono la fantasia e il senso di humour), ma anche perché evidenzia le imperfezioni del mondo circostante. Oggi racconto di una caso che mi è piaciuto particolarmente.
Nel 2016 il programmatore statunitense Joseph Tartaro aveva deciso di registrare per la propria auto la targa con la sola scritta «NULL». La sua idea si basava sul fatto che in molti linguaggi di programmazione – compreso il SQL che si usa per la gestione dei database – l’espressione NULL si utilizza in qualità dell’identificatore di un valore assente o non assegnato. Di conseguenza, secondo Tartaro, egli non verrebbe mai multato perché i sistemi di controllo e di elaborazione dati non sarebbero riusciti a elaborare correttamente la targa della sua automobile.
Purtroppo, però, nella realtà è successa una cosa esattamente opposta. La targa registrata è ovviamente stata associata al nome e all’indirizzo del proprietario. E il sistema del calcolo delle multe ha attribuito alla targa di Tartaro tutte le multe emesse per le auto con la targa assente.
La somma totale delle multe ricevute da Joseph Tartaro è stata di 12.049 dollari americani.
Dopo questa esperienza triste Tartaro aveva tentato di cambiare la targa, ma il sistema online di registrazione non accettava il valore NULL della targa vecchia. Quindi Tartaro ha continuato a ricevere tante multe non sue per un po’ di tempo.
Non so se e come abbia risolto il problema, ma quella è un’altra storia.
Una soluzione professionale
(5 giugno 2020)
Può seguire i commenti a questo post via RSS 2.0.
Per ora siamo a 0 commenti