Il monitoraggio popolare

(30 novembre 2019)

Nel 2011 è nato un progetto interessante: il «Public Monitoring Project». Inizialmente era pensato per la visualizzazione sulla mappa della temperatura, rilevata e trasmessa dai semplici dispositivi fatti in casa. Ognun poteva installare e collegare al sito un dispositivo del genere.
Ora, invece, al sito sono connesse decine di migliaia dei dispositivi che trasmettono da tutto il mondo i dati sulla temperatura, umidità, pressione atmosferica, livello di radiazione, qualità dell’aria e altri parametri.
Il servizio può essere utilizzato anche ai fini personali: per esempio, controllando il tempo nella zona della propria [seconda] casa mentre si è lontani.
La maggioranza degli entusiasti del progetto è concentrata a Mosca e nella sua provincia:

Anche a livello europeo, però, si nota facilmente una certa partecipazione:

Ma pure negli USA:

Per me è stato interessante studiare quanto sia coinvolta nel progetto l’Italia. Non tantissimo. La maggioranza dei dispositivi si trova in Lombardia.

Da Milano mi aspettavo di più:

Per ogni rilevatore di dati quantitativi è disponibile anche una statistica storica, anche per i periodi abbastanza lunghi. Per vederla, cliccate sulla icona del dispositivo e poi su quella del grafico in corrispondenza al tipo di dato che vi interessa.

Al progetto possono essere connesse anche delle videocamere che mostrano i singoli fotogrammi (risoluzione massima 1280×720). Stranamente, in Europa è il tipo di dispositivo più connesso al progetto (ma è il meno interessante tra i possibili!). Tenterò di dare un buon esempio per far invertire questa tendenza.

Il progetto ha anche una app per i dispositivi mobili, la quale mostra sulla prima schermata le rilevazioni dei dispositivi più vicini. È un bel modo di scoprire, per esempio, la temperatura effettiva da una fonte certa.

È abbastanza semplice partecipare attivamente al progetto «Public Monitoring». Per esempio, è possibile assemblare un termometro per l’internet (utilizzando il micro-computer NodeMCU, il sensore DS18B20 e una cassa di plastica e spendendo meno di 5 euro in tutto) oppure acquistando un modulo meteo già pronto.

Rubriche: Internet

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