Come si fanno i soldi

(30 novembre 2018)

Cari lettori, vi devo dare una bella notizia: per lunghi anni alcune «usanze furbe» sono state attribuite esclusivamente al Sud dell’Italia in un modo del tutto ingiustificato e discriminatorio. Il Nord non è assolutamente inferiore al Sud.
Oggi vi racconto di un curioso metodo che l’Università Statale di Milano adotta per guadagnare qualche spicciolo in più.
Immaginiamo dunque uno ex-studente residente all’estero che vuole chiedere un certificato di laurea nella Segreteria universitaria. I servizi online della Segreteria si trovano a un livello tecnico preistorico, quindi l’ex-studente è costretto a fare la delega a nome di un’altra persona: di quella persona che è disposta a recarsi presso gli sportelli offline (funzionanti in un orario un po’ limitato).
In compenso, la Segreteria concede all’ex-studente l’opportunità di eseguire un bonifico al posto dell’acquisto delle marche da bollo. Prima di continuare vediamo questo documento storico:

La persona delegata dall’ex-studente si presenta dunque in Segreteria, munita dei documenti magici: la delega, la ricevuta del bonifico, la copia del documento dell’ex-studente e modulo di richiesta compilato.
Volete provare a indovinare la risposta della Segreteria?
Sono certo che non ci sareste mai arrivati, quindi vi subito la soluzione.
La risposta della Segreteria è stata: «Spiacente, noi non vediamo le marche da bollo. Vada a comprarle».
Bambini! Ricordatevi: per guadagnare ci vuole fantasia. Alla Università Statale di Milano la fantasia non manca.

Rubriche: Italia

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