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L’importanza di essere originale

Avrete già letto che da ieri Vladimir Zelensky è ufficialmente il nuovo presidente ucraino.
Una delle sue prime mosse politiche era già stata annunciata tempo prima, ma mi fa sorridere comunque. Il nuovo presidente ha presentato un piano di provvedimenti da far approvare al Parlamento nei prossimi due mesi e, allo stesso tempo, ha annunciato il suo scioglimento e le elezioni politiche anticipate per il 21 luglio.

Boh, io avrei scelto una delle due.


Perché non ho scommesso soldi?

In Ukraina il conteggio dei voti è ormai quasi terminato, quindi posso scrivere che il comico Vladimir Zelensky ha vinto le elezioni presidenziali con oltre il 73% delle preferenze. È il sesto presidente ukraino, eletto con una percentuale record, vittorioso in tutte le province tranne una. Prognosticare la sua vittoria è stato facile, ma sono soddisfatto quasi quanto lui.

Non si contestano delle grosse irregolarità nella fase di votazione, il tentativo degli avvocati di Petro Poroshenko di cancellare la candidatura di Zelensky dopo i risultati del primo turno è stato bloccato dallo stesso potere giudiziario e, ancor prima, lo stato di guerra introdotto da Poroshenko con l’obiettivo di posticipare le elezioni disdetto sulla insistenza dell’Europa. Quindi tenderei di fare complimenti proprio al presidente uscente Poroshenko: pur essendo stato il Capo di stato ukraino palesemente pro-russo, ha trovato la forza interiore di non aggrapparsi al potere con dei metodi ormai tipicamente russi.
Ma un buon presidente non avrebbe mai perso in questo modo inglorioso dopo appena un mandato. Quindi auguri a Zelensky e a tutti gli ukraini.


Un elemento di analisi

Come sapranno alcuni miei lettori, questa domenica in Ucraina si svolgeranno le elezioni presidenziali. Poco più di un mese fa avevo già scritto dei candidati principali, mentre ora non posso non sottolineare che è interessantissimo osservare la quantità di odio che molti politici e giornalisti ucraini e russi stanno manifestando pubblicamente nei confronti del candidato-comico Vladimir Zelensky. Il solo questo fatto potrebbe funzionare da indicazione attendibile circa i risultati del primo turno, ma per fortuna o purtroppo non è l’unico.
Qualche tempo fa mi sono quasi per caso accorto di una tendenza che accomuna molte elezioni occidentali degli ultimi anni: vanno sempre più di moda i comici. Purtroppo, bisogna aggiungere che tra gli elettori vengono apprezzati prevalentemente i comici di bassa qualità. Conosciamo, tra gli altri, gli esempi degli USA e dell’Italia, vero? Di conseguenza, qualora un vostro amico, conoscente o parente intendesse scommettere dei soldi sull’esito delle elezioni nello Stato X oppure, ancora peggio, diventare un analista politico, consigliategli pure di prendere in considerazione anche questo aspetto professionale dei candidati e/o dei leader. Potrebbe rivelarsi di importanza fondamentale.


Elezioni ucraine in arrivo

Mentre ero impegnato a scrivere dei testi seri per alcuni miei lavori offline, è maturato un nuovo argomento che i miei lettori logicamente si aspetterebbero di incontrare sulle pagine del blog.
Ebbene, si avvicinano le elezioni presidenziali ucraine: il primo turno è fissato per il 31 marzo 2019. Meno di due settimane fa, l’8 febbraio, si è invece concluso il periodo della registrazione delle candidature. Ora sappiamo che qualora non dovessero esserci rinunce, sulla scheda elettorale saranno elencati 44 candidati (sì, quarantaquattro).
Queste elezioni, però, sono interessanti non per la quantità dei candidati (la maggioranza di loro sono dei «compagni di sparring» dei candidati reali). Sono interessanti non solo perché per la prima volta non si conosce in anticipo il vincitore (non si è mai stato ai livelli della Russia, ma prima il candidato più forte è sempre stato evidente). Le elezioni presidenziali di quest’anno sono interessanti perché i candidati più forti sono tre, di conseguenza non si sa nemmeno come sarà la scelta al secondo turno.
Penso che la maggioranza di voi conosca due personaggi su tre, ma provvedo presentarli comunque tutti. Continuare la lettura di questo post »