Una volta Emir Kusturica era un bravo regista che girava dei film interessanti. È da un po’ di anni che non realizza qualcosa di realmente valido, ma questo, in un certo senso, è normale: a tutti gli artisti capitano delle fasi negative nella vita.
Ieri, però, ho letto che Kusturica ha accettato l’invito del ministro della difesa russo Sergej Šojgu di diventare il regista principale del Teatro dell’Esercito russo. Quel teatro è una istituzione culturale con quasi cento di storia, in passato ha conosciuto dei periodi buoni e ha avuto qualche bravo attore. Non sono del tutto sicuro che qualcuno dei non russi lo sappia… Ma non riesco a immaginare quale sostanza bisogna avere oggi al posto del cervello per accettare un incarico del genere proprio nel periodo storico corrente. Evidentemente si tratta di un acquisto (sì, proprio un acquisto) del governo russo utile nell’ottica della propaganda internazionale.
A questo punto avrei potuto dire che Emir Kusturica ha accettato il ruolo di un utile idi… Ma io non sono un leniniano, quindi evito, ahahahaha
L’archivio del tag «teatro»
Più o meno tutti sanno che il cliché politico «la cortina di ferro» (Iron Curtain) è stato introdotto da Winston Churchill il 5 marzo 1946 durante il discorso tenuto nel Westminster College a Fulton.
Non tutti sanno che tale espressione deriva da un termine teatrale: safety curtain (o fire curtain). Sul palcoscenico, solitamente, si trova una alta quantità di materiali facilmente infiammabili: per evitare che un eventuale incendio si propaga verso (ma in realtà anche da) la sala, viene installata e utilizzata una speciale cortina antincendio. Un po’ come le porte antincendio installate in mezzo ai corridoi di molti edifici pubblici contemporanei. Già nel 1794 il teatro londinese Drury Lane fu dotato di tale sistema di sicurezza.
La cortina di ferro teatrale può avere aspetti estetici differenti…
Ma il principio di funzionamento è sempre lo stesso: Continuare la lettura di questo post »
Stanotte, all’età di75 anni, è morto il nipote di Iosif Stalin — il figlio di Vasilij Stalin, il secondo dei tre figli di Iosif — il regista teatrale Aleksandr Vasilevič Burdonskij. Non so dirvi alcunché sulle sue qualità da regista in quanto ha sempre lavorato in un teatro di qualità inferiore alla media, quello patrocinato dal Ministero della Difesa (io ci ero stato soltanto una volta per vedere un attore specifico e abbastanza particolare). E non mi è mai capitato di sentire dei suoi successi artistici di particolare livello.
Aleksandr Burdonskij non ebbe figli, dunque l’unica discendente di Stalin ancora in vita (intendo i discendenti certi e non i personaggi che sembrano degli impostori) resta Chrese Evans, nata il 21maggio 1971 dalla figlia di Stalin Svetlana e l’architetto statunitense William Peters. Non ha figli.
Anzi, forse è meglio mettere questa sua foto scattata qualche anno fa nel suo negozio di second hand:
Insomma, è una bella famiglia che si sta estinguendo…
Nel giugno del 2011 avevo avuto la fortuna di conoscere due degli attori protagonisti del video domenicale di oggi. Auguro a loro tutta la fortuna possibile: hanno tutto il necessario per essere considerati dei grandi attori (in più, sono delle brave persone). Spero – per loro e per tutti noi – che la serie possa essere realizzata finché hanno l’età necessaria per parteciparvi.
Grazie Martina Margaux Cozzi, grazie Enrico Pittaluga. Ho apprezzato tutto quello che avevate saputo trasmettermi (e insegnarmi).
Foto di Giulio Cianchini.
Martedì, purtroppo, non avevo fatto in tempo a scriverne, quindi recupero oggi. Prima di leggere quanto vi voglio raccontare, guardate questa foto del 10 febbraio 2015:
Il 10 febbraio Vladimir Zeldin, un famoso attore russo, aveva compiuto 100 anni. Il solo fatto di arrivare ad una età così avanzata non è certo un merito (lo stesso Zeldin sottolinea che non dipende assolutamente da egli). E’ eccezionale invece il fatto che si tratta, molto probabilmente, dell’attore in attività più anziano al mondo.
In cinema è sempre stato impegnato relativamente poco (ma forse un giorno posto qualche filmato), mentre la sua carriera teatrale ebbe inizio nel 1935 ed è tutt’ora abbastanza intensa. Guardate, per esempio, questa scena tratta dallo spettacolo «L’uomo da La Mancia» e ricordatevi che l’attore ha 100 anni.