L’archivio del tag «software»

Scaricare da YouTube

Più o meno a tutto almeno una volta nella vita è capitato di voler scaricare qualcosa da YouTube. A me capita con una certa regolarità, ma di solito preferisco avere la possibilità di scaricare solo l’audio: per ascoltare le varie lezioni, interviste etc. durante le camminate o mentre faccio qualche lavoro monotono. Per diversi anni (circa dieci) avevo utilizzato a tal fine dei siti specializzati prima e il programma Ummy VideoDownloader poi. Ma tutti quei mezzi erano peggiorati col tempo (e in alcuni occasioni avevano pure temporaneamente smesso di funzionare).
Per fortuna, però, qualche tempo fa ho scoperto il programma 4K Video Downloader, che a differenza dei numerosi concorrenti riesce a scaricare qualsiasi video o audio senza alcun problema. La sua versione gratuita permette di effettuare fino a 30 download al giorno: una quantità più che sufficiente per un utente medio. La scritta «Non attivato» in cima alla finestra indica semplicemente il fatto che non è stata acquistata la versione a pagamento.

La «Preferenze» – che nella maggioranza dei programmi si chiamano «impostazioni» – sono poche ma chiare. E, volendo, possono anche Continuare la lettura di questo post »


Come potenziare il proprio PC

Questo post viene ripubblicato tutti gli anni l’ultimo venerdì di agosto.
Per la maggior parte dei miei lettori le vacanze (o il periodo di lavoro poco intenso) stanno per finire. Chi vuole iniziare la nuova stagione lavorativa senza gli inutili stress deve preparare bene i propri strumenti di lavoro per farli funzionare come si deve. Uno dei miei principali strumenti di lavoro è il computer, quindi oggi vi racconto cosa faccio io per migliorare le sue prestazioni. Si tratta di otto facili operazioni che ogni persona può fare da sé, quindi completamente gratis. Per alcune delle operazioni elencate serve la connessione a internet.
Parentesi aperta. Chi usa una OS di Apple vada pure a dire una preghiera a Steve Jobs. Chi usa Linux non ha bisogno dei miei consigli. Parentesi chiusa.
Per facilitare la comprensione del mio testo, lo divido in passaggi numerati e illustrati. Seguiteli proprio nell’ordine da me assegnato.
1. Passaggio primo. Pulite le ventole di raffreddamento del processore (e altre se presenti) e gli interni del computer dalla polvere. È una cosa relativamente semplice da fare sui desktop e sui vecchi modelli di portatili. Per i computer portatili più moderni chiedete a me o cercate delle video-istruzioni su YouTube: su alcuni modelli l’accesso alla ventola è un bel gioco di logica. Io, intanto, vi avviso che gli strumenti necessari sono un cacciavite sottile (di precisione), un aspirapolvere e 5 o 6 cotton fioc.

2. Passaggio secondo. Continuare la lettura di questo post »


Ieri ho appreso una bella notizia che sembra tipica del periodo natalizio. Infatti, per qualcuno potrebbe essa potrebbe rivelarsi un regalo miracoloso, utile e inatteso.
Come probabilmente vi ricordate, nel 2015 – quando era uscito il Windows 10 – la Microsoft aveva concesso a tutti la possibilità di aggiornare il proprio sistema operativo alla nuovissima versione. Il codice di attivazione fornito corrispondeva al livello del sistema già in possesso dall’utente, quindi si poteva ottenere il Windows 10 Home «in cambio» del Windows 7 Home, Professional «in cambio» del Professional etc. Ufficialmente, però, quella possibilità del update gratuito poteva essere sfruttata solo in un periodo di tempo limitato: non esisterebbe più da circa quattro anni.
Ebbene, ieri ho per caso scoperto un articolo (del gennaio 2020), l’autore del quale sostiene che in realtà la Microsoft non ha mai disattivato la possibilità di aggiornare gratuitamente il Windows 7 o 8 al Windows 10.
Naturalmente, il vostro vecchio sistema operativo che volete aggiornare deve essere legale (con il product key originale) e attivato.
Se, per qualche strano e non molto probabile motivo, il Windows dovesse chiedervi una key apposta per la versione 10 (impedendo quindi l’aggiornamento gratuito), tale richiesta comparirà prima dell’upgrade e non dopo.
Spero di avere risolto con questo post almeno un problema di qualche visitatore.

So che esiste anche un modo di aggiornare al Windows 10 le copie pirata del vostro sistema operativo. Per pura curiosità, mesi fa lo avevo studiato pur non avendone bisogno dal punto di vista pratico. Ma non voglio essere io a raccontarvelo…


Come potenziare il proprio PC

Visto che siamo nuovamente finiti ai quasi-domiciliari, ho pensato di proporvi un passatempo utile e interessante per questo finesettimana…
Fino a qualche anno fa pubblicavo periodicamente un post dedicato alla manutenzione straordinaria dei computer portatili: quella finalizzata a renderli meno lenti e meno rumorosi. Gli esempi pratici di quel post parlano, però, del Windows 7 (il sistema operativo che all’epoca utilizzavo e quindi conoscevo bene). Ma dal 14 gennaio 2020 quel sistema non è più supportato, quindi ha senso pubblicare, finalmente, la versione aggiornata del mio post. Ora mi dedicherei al Windows 10, ma non penso che pure gli utenti del Windows 8.1 possano avere una particolare difficoltà nell’applicare le mie istruzioni ai propri computer.
Ecco, possiamo iniziare a vedere cosa è possibile fare con le proprie mani per migliorare le prestazioni di un computer (per me e per molti miei lettori è il principale strumento di lavoro). Si tratta di otto facili operazioni a costo zero. Per alcune delle operazioni elencate serve la connessione a internet.
Parentesi aperta. Chi usa una OS di Apple vada pure a dire una preghiera a Steve Jobs. Chi usa Linux non ha bisogno dei miei consigli. Parentesi chiusa.
Per facilitare la comprensione del mio testo, lo divido in passaggi numerati e illustrati. Seguiteli proprio nell’ordine da me assegnato.
1. Passaggio primo. Pulite le ventole di raffreddamento del processore (e altre se presenti) e gli interni del computer dalla polvere. È una cosa relativamente semplice da fare sui desktop e sui vecchi modelli di portatili. Per i computer portatili più moderni chiedete a me o cercate delle video-istruzioni su YouTube: su alcuni modelli l’accesso alla ventola è un bel gioco di logica. Io, intanto, vi avviso che gli strumenti necessari sono un cacciavite sottile (di precisione), un aspirapolvere e 5 o 6 cotton fioc.

2. Passaggio secondo. Continuare la lettura di questo post »


L’idea di una app utilissima

Qualche tempo fa ho avuto l’idea di una app utilissima per gli uomini. Essa dovrebbe funzionare nel seguente modo: si va in bagno con lo smartphone (di solito non lo fate, vero?), si apre l’app, con la fotocamera si inquadrano gli oggetti disposti sui vari ripiani/mobili, sullo schermo del telefono appaiono le spiegazioni scritte in parole semplici sulla destinazione di quegli oggetti. Per esempio: «il barattolo № 1 è una sostanza contro le rughe; il barattolo № 2 è una sostanza contro un altro tipo di rughe; […] il tubetto № 139 è una sostanza contro un altro tipo ancora di rughe. No, non esiste una sostanza universale». Etc. etc..
Così il mondo che circonda gli uomini avrà un grande mistero in meno.
Regalo l’idea alle persone capaci e non pigre. Ovviamente, se una app del genere non dovesse già esistere.


Le videochiamate su Telegram

Qualcuno poteva avere già notato che la nuova (settima) versione del Telegram permette di fare le videochiamate.

L’unica reazione sensata a tale fenomeno da parte della umanità intera avrebbe potuto essere espressa in una sola parola: finalmente!
Ma c’è un particolare che merita di essere precisato. Durante le videochiamate l’altoparlante utilizzato per default è quello della conversazione e non quello principale. Di conseguenza, la voce dell’interlocutore si sente un po’ male. Però è prevista anche una soluzione tecnica. A conversazione avviata bisogna fare un tap sull’icona della cornetta telefonica: in tal modo si attiva l’altoparlante principale del telefono.
Spero che questa scomodità venga sistemata quanto prima.
Intanto, grazie a me per l’informazione preziosa!


Una webcam HD gratis (quasi)

Per dei motivi abbastanza ovvi negli ultimi mesi sono diventate particolarmente popolari le videoconferenze e le videochiamate. Più o meno tutti si sono dunque accorti che le webcam a basso costo hanno una pessima risoluzione video (lo stesso vale per le webcam di alcuni computer portatili), mentre le webcam di qualità possono costare anche diverse centinaia di euro.
Ebbene, esiste un modo di ottenere una webcam di altissima qualità praticamente gratis: con i mezzi già disponibili in quasi tutte le famiglie/case.
Oltre al computer connesso all’internet ci serviranno due cose: un qualsiasi smartphone e un programma. Il programma gratuito che posso consigliarvi io si chiama DroidCam: deve essere installato sul computer (il sito del programma) e sullo smartphone (eccolo sull’AppStore ed eccolo sul GooglePlay). Sì, nonostante il nome, il programma ha le versioni anche per i dispositivi della Apple.
Il computer e lo smartphone devono essere connessi alla stessa rete WiFi. L’app dello smartphone, una volta avviata, mostrerà un indirizzo IP:

Quell’IP dovrà essere inserito nell’apposito campo del programma avviato sul computer: Continuare la lettura di questo post »


Mettiamo Mark dietro un recinto

Stamattina il mio FireFox (il browser meno tonto che conosco) si è aggiornato alla versione 76.0.1. E, dopo tale aggiornamento, mi ha comunicato una notizia interessante: è finalmente stata creata una estensione che permetterebbe di nascondere al Facebook aperto la propria navigazione su altri siti.

Non sono ancora riuscito a capire quanto sia realmente funzionale questo nuovo strumento, ma l’idea alla sua base è interessante e utile. Le valutazioni degli utenti sembrano mediamente buone. Ho dunque deciso di testare l’estensione.

La descrizione ufficiale della estensione:

Dopo l’installazione della estensione il Facebook «si dimenticherà» di voi (come se fosse stato svuotato il cache del browser), mentre il titolo della scheda avrà una sottolineatura bianca (invece della promessa colorazione). Ma questi non sono certo dei problemi. L’importante è che il browser non si è rallentato, mentre io ho avuto la speranza di vedere un po’ meno pubblicità delle cose già cercate e spesso trovate precedentemente su internet.

Inoltre, ora ho una risposta in più alle stupide domande circa la scelta del browser ahahaha
P.S.: ma pure un consiglio in più.


Rintracciare i contagiati

Il Governo di Singapore propone ai propri cittadini di installare e utilizzare l’app TraceTogether sviluppata appositamente per rintracciare i contatti fisici delle persone contagiate dal COVID-19. Esistono la versione per l’Android e la versione per l’iOS.
L’applicazione determina via bluetooth la distanza tra gli utenti e la durata del loro incontro. Se qualche utente successivamente risulta positivo al COVID-19, l’applicazione permette di scoprire velocemente la cerchia dei suoi contatti fisici delle ultime due settimane. I dati ottenuti vengono stoccati nella memoria della applicazione per 21 giorni, poi si autoeliminano.
Ovviamente, più persone installano tale applicazione e più essa diventa utile.
Si tratta di una semplice soluzione tecnologica a supporto di un metodo che si è dimostrato efficace in alcuni Stati del mondo (il solo lockdown permetterebbe di controllare i contagi al 100% solo se si chiude tutto, compresi gli ospedali). Di conseguenza, mi sembra strano che il funzionamento della suddetta applicazione è per ora limitato ai soli possessori dei numeri telefonici di Singapore. Se qualcuno dovesse scoprire (o produrre) una app simile, ma utilizzabile dalle persone di tutto il mondo, non faccia il tirchio: pubblicizzatela pure tra i vostri amici e parenti: non è proprio il caso di manifestare le proprie paranoie digitali.


L’Android su un PC

Tempo fa avevo già scritto di essere un caso unico o, almeno, rarissimo: essendo nel 2017 passato da un cellulare d’epoca direttamente a un iPhone, non sono mai stato un utente dell’Android. A eccezione delle rarissime occasioni in cui qualche persona non giovanissima mi aveva chiesto un aiuto per la impostazione di uno smartphone, non ho dunque mai avuto la sfortuna di dover interagire con quell’equivoco informatico. Ma sono comunque rimasto incuriosito dalla notizia che ora l’Android è utilizzabile anche in qualità di un sistema operativo per il personal computer (sì, al posto del Windows).

Google non si è ancora deciso di fare la concorrenza alla Microsoft sul campo delle OS per il PC, ma un gruppo di programmatori appassionati volontari è riuscito a adattare una versione dell’Android già esistente al computer. Il prodotto semi-artigianale supporta l’Ethernet, il Wi-Fi, il Bluetooh, le scede audio e video, le webcam e molte altre cose.
Inoltre, è stato creato un emulatore che permette di lanciare le app per il processore ARM sul processore x86.
A giudicare dagli screenshot pubblicati, funzionano pure i vari servizi del Google.

Il nuovo sistema operativo – chiamato Android-x86 – può essere installato sul disco fisso di un computer oppure essere avviato da una chiavetta USB.
Gli ISO delle varie versioni dell’Android-x86 possono essere scaricate dal sito ufficiale del progetto: https://www.android-x86.org/
I più curiosi possono provare il nuovo giocattolo.
I più razionali, invece, possono finalmente decidere di passare alla MacOS.