I miei lettori dotati di una buona capacità di osservazione avranno già notato che nei giorni non lavorativi (sabati, domeniche, festivi) il traffico su internet si dimezza (o quasi). Si verificano meno visite, meno visualizzazioni, meno like e commenti, meno post e status, meno mail e messaggi vari. Insomma, c’è meno attività.
Perché succede questa cosa?
La spiegazione è semplice. La maggioranza delle persone cazzeggia su internet durante il viaggio verso il lavoro, al lavoro e durante il viaggio dal lavoro verso la casa. Nei giorni non feriali, invece, la gente si occupa degli impegni personali: quegli impegni che sono ritenuti molto più importanti del lavoro. Quindi la gente si distrae di meno.
Ecco, e tu perché stai leggendo questa roba? Vai a produrre!
L’archivio del tag «sociologia»
Un modo interessante di fare un sondaggio tra i fumatori:
Le persone che butteranno i mozziconi «a caso» potrebbero essere distratti proprio a causa di una delle due opzioni elencate (quindi può essere considerato un fattore di correzione).
P.S.: il fumo fa male, non iniziate se non lo avete ancora fatto.
Tra i vari sociologi e politologi statunitensi è molto popolare l’indice Presidential Job Approval, calcolato quotidianamente a partire dal secondo dopoguerra da Gallup. Su questa pagina del progetto, per esempio, è possibile trovare i valori di due variabili: l’"approvazione del lavoro presidenziale" e la «disapprovazione del lavoro presidenziale». Per tutti i presidenti a partire da Eisenhower: http://www.gallup.com/interactives/185273/presidential-job-approval-center.aspx
Dall’andamento dei due valori si vede che ogni presidente all’inizio del proprio mandato gode di un buon sostegno popolare, ma col passare del tempo il grado della disapprovazione cresce. Naturalmente, varia nel tempo, ma mediamente cresce rispetto al periodo iniziale. A un certo punto il grado della disapprovazione può superare il 50% Questo significa che la maggioranza della popolazione non approva il lavoro del Presidente.
Osservando i dati storici, possiamo constatare che il grado di disapprovazione non superò mai il 50% per Eisenhower, Kennedy e Gerald Ford (quest’ultimo, però, ricoprì l’incarico per soli due anni e mezzo circa).
Gli altri Presidenti hanno superato la soglia del 50% della disapprovazione nei seguenti momenti:
Lyndon Johnson — al giorno di lavoro numero 900
Richard Nixon — al giorno di lavoro numero 1659
Jimmy Carter — al giorno di lavoro numero 851
Ronald Reagan — al giorno di lavoro numero 727
George H. W. Bush — al giorno di lavoro numero 1136
Bill Clinton — al giorno di lavoro numero 537
George W. Bush — al giorno di lavoro numero 1205
Barack Obama — al giorno di lavoro numero 936
Donald Trump — al giorno di lavoro numero 8
Non so cosa aggiungere…
Probabilmente, potrei aggiungere che anche il populismo è un mestiere che non va fatto proprio con il ventunesimo dito.
Molto probabilmente non lo sapete, ma in Russia esiste una specie di calendario parallelo simile a quello canonico utilizzato dalle Chiesa ortodossa e cattolica in tutto il mondo. Ma al posto dei nomi di vari santi, a ogni giornata dell’anno è assegnata una festa informale dei rappresentanti di qualche professione: medici, insegnanti, programmatori etc.. Il 14 novembre, per esempio, è la giornata dei sociologi.
Ebbene, penso che debba essere istituita una Giornata Mondiale dei Sociologi. Propongo anche tre possibili date a scelta: l’8 novembre, il 19 dicembre e il 20 gennaio. Perché proprio queste? Ora ve lo spiego brevemente.
Le prime due date hanno dimostrato esplicitamente l’inefficienza totale della ricerca sociologica quantitativa. Per l’8 di gennaio 2016 i sociologi hanno calcolato la vittoria della Clinton alle elezioni presidenziali: la signora ha sì preso più voti di Trump, ma non in quantità sufficiente per ottenere più Grandi Elettori. Per il 19 dicembre 2016 i sociologi hanno calcolato una alta probabilità del voto anti-Trump della maggioranza dei Grandi Elettori: ma alla fine quasi tutti hanno votato come previsto dalla appartenenza partitica. E, infine, il 20 gennaio 2017 a Washington viene posata l’ultima pietra sulla tomba delle ricerche sociologiche.
Festeggiamo (o commemoriamo?) le ricerche sociologiche contemporanee. O almeno una loro parte.
Da oggi in poi ogni insieme dei dati raccolti va sottoposto a una infinità di filtri per poi essere interpretato. Tali filtri, se ho capito bene, vanno ancora inventati.
E’ già da parecchio da tempo che voglio scrivere un post serio sulla presunta pacificità della religione cristiana. Mentre io mi sto preparando, voi potete vedere un brevissimo video su una curiosa indagine fatta in Olanda: due signori hanno preso una Bibbia, l’hanno avvolta in una sovraccoperta del Corano e ne hanno letto alcuni brevi passaggi alle persone incontrate per strada.
Scommetto che la maggior parte dei miei lettori avrebbe mostrato la stessa conoscenza del libro più stampato al mondo.
Probabilmente avrei fatto meglio a pubblicare questo video una domenica più vicina al Natale cattolico, ma non importa. Anzi, quei miei lettori che sono ancora in vacanza hanno comunque qualche giorno per penarci su.
P.S.: Papa Francesco, in seguito agli attentati di Parigi, disse che «usare dio per giustificare l’odio è una bestemmia». E’ una persona intelligente, quindi sa benissimo che l’analfabetismo di massa medioevale è oggi sostituito dal totale disinteresse verso le informazioni facilmente accessibili.
P.P.S.: leggete e studiate, figlioli, studiate e leggete.