In pochi se ne sono accorti (e non mi sembra una cosa tanto anomala), ma in base al decreto presidenziale russo pubblicato ieri, a Edward Snowden è stata concessa la cittadinanza russa (richiesta nel 2020). Il nome del personaggio si trova al numero 53 della lista. Il nome della moglie di Snowden non è presente nella lista dei nuovi cittadini.
A questo punto sono sicurissimo che Edward Snowden inizi a pubblicare dei documenti riguardanti l’invasione russa dell’Ucraina o, al contrario, vada a combattere nell’ambito della mobilitazione proclamata da Putin.
Ah, sento una voce secondo la quale non succederà nessuna delle due cose. Che strano…
L’archivio del tag «snowden»
Da tanti anni, ormai, le persone paranoiche di tutte le professioni, età e nazionalità coprono le webcam dei propri computer con un pezzo di nastro isolante o di scotch non trasparente. Oppure staccano il cavo usb dal computer, qualora si tratti di una webcam esterna.
Stranamente nulla sapevano di questa diffusissima mania gli autori del film «Snowden» (2016, regia di Oliver Stone). Pure io, rappresentante di una professione umanistica, ho un sacco di conoscenti nel mondo dell’IT: il 90% di essi da sempre copre le proprie webcam.
Dopo l’uscita del film, secondo le mie osservazioni, la mania di coprire le webcam si è diffusa ancora di più.
E ora la domanda: quando i produttori dei computer inventeranno il coperchio della webcam già incorporato nel telaio dell’apparecchio? Si tratta di un semplicissimo pezzo di plastica capace di influire sulle vendite bene quanto la capacità del disco fisso o la risoluzione dello schermo (purtroppo non tutti immaginano la quantità delle persone particolari in circolazione).