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Sacro fuoco

Come probabilmente alcuni di voi sanno, quest’anno la Pasqua cattolica coincide con quella ortodossa.

Come probabilmente alcuni di voi sanno, la Pasqua 2017 è oggi, il 16 aprile.

Per fare gli auguri a tutti coloro che la festeggiano, ho deciso di pubblicare un breve video di divulgazione scientifica. Il trucco illustrato in esso potrebbe essere interessante anche agli atei e agli agnostici. Infatti, lo stesso trucco si usa anche in Grecia poco prima delle Olimpiadi.

Come probabilmente alcuni di voi sanno, il sabato prima di ogni Pasqua a Gerusalemme avviene un «miracolo»: il Sacro Fuoco si accende «da solo». Ancora meno persone sanno, però, che si tratta di una semplice reazione chimica di solfuro di carbonio e fosforo bianco.

I sacerdoti cristiani non sono però gli unici a imbrogliare il proprio gregge. Lo fanno anche i sacerdoti delle Olimpiadi che accendono il fuoco olimpico allo stesso modo.

Il fatto che alcuni di questi «giovani chimici» a volte sbagliano la quantità o la qualità degli ingridienti o le condizioni dell’ambiente, non fa certo venire meno il senso di quanto appena dimostrato. In un mondo di ignoranti la scienza si trasforma nella magia.


Una attività a scopo di lucro

Oggi ho aperto il conto Business su PayPal (molto presto scoprirete il motivo).

Nel corso della procedura di registrazione ho dovuto rispondere a una serie domande circa la mia attività.

Tra le possibili risposte alla domanda «Qual è la categoria della tua attività?» ho trovato anche quella che vedete evidenziata sullo screenshot seguente:

IMHO, la religione e la spiritualità sono sempre (per qualcuno) a scopo di lucro.

P.S.: prima o poi fonderò la Chiesa del Grande Mostro Maccheronico, ma non ora.


Burqini: pro e contro

Come avrete sicuramente sentito, in alcune spiagge francesi è già stato vietato il burqini (il costume da bagno per le donne di religione musulmana). E’ stata pure prevista una multa da 38 euri per ogni trasgressione. La notizia mi fa letteralmente impazzire perché risveglia in me due sentimenti contrastanti.

Da una parte, sono contrario al divieto in quanto ritengo che l’abbigliamento islamico debba essere reso obbligatorio per tutte le donne occidentali nel periodo da maggio a settembre. Infatti, è impossibile lavorare, studiare e semplicemente non passare per un maniaco in presenza di tante forme geometriche interessanti messe in vista. Qualcuno dei miei lettori potrebbe logicamente obiettare che le spiagge sono dei luoghi appositamente dedicati allo studio (individuale o di gruppo) della geometria naturale a rischio ridotto di passare per uno scienziato pazzo. Io, da parte mia, confesso che tra i numerosi motivi per i quali non amo le spiagge c’è anche questo: esse sono piene di gente nuda esteticamente ripugnane. Tra parenesi: (non escludo me stesso da quella categoria).

Dall’altra parte sono contrario alla esposizione di qualsiasi simbolo religioso nei luoghi pubblici diversi dagli interni degli immobili appositamente predestinati all’esercizio di qualsiasi culto. Per simboli intendo l’abbigliamento particolare dei sacerdoti e dei laici, le immagini dei santi e altri personaggi dei testi sacri, i crocefissi, le menorah, le mezzelune etc. Se uno Stato decide di essere realmente laico (non solo sulla carta), deve tutelare il diritto degli atei, agnostici e i seguaci di tutte le religioni di vivere senza le rotture di coglioni ideologiche. Il bando dei simboli religiosi dagli spazi pubblici sarà il primo passo verso l’abbandono di quelle favole neolitiche che vengono chiamate religioni. Sarà il primo passo verso una società libera da uno dei maggiori vincoli intellettuali e una delle principali cause contemporanee del terrorismo.

La Ragione sia con voi, cari lettori. Preghiamo insieme per lo sradicamento veloce di tutte le religioni. Amen.


Pace

E’ già da parecchio da tempo che voglio scrivere un post serio sulla presunta pacificità della religione cristiana. Mentre io mi sto preparando, voi potete vedere un brevissimo video su una curiosa indagine fatta in Olanda: due signori hanno preso una Bibbia, l’hanno avvolta in una sovraccoperta del Corano e ne hanno letto alcuni brevi passaggi alle persone incontrate per strada.

Scommetto che la maggior parte dei miei lettori avrebbe mostrato la stessa conoscenza del libro più stampato al mondo.

Probabilmente avrei fatto meglio a pubblicare questo video una domenica più vicina al Natale cattolico, ma non importa. Anzi, quei miei lettori che sono ancora in vacanza hanno comunque qualche giorno per penarci su.

P.S.: Papa Francesco, in seguito agli attentati di Parigi, disse che «usare dio per giustificare l’odio è una bestemmia». E’ una persona intelligente, quindi sa benissimo che l’analfabetismo di massa medioevale è oggi sostituito dal totale disinteresse verso le informazioni facilmente accessibili.

P.P.S.: leggete e studiate, figlioli, studiate e leggete.


Un consiglio a tutte le Chiese

Come tanti di voi sanno, io sono un agnostico e non appartengo ad alcuna religione per nascita.

Tanti di voi (ma pure io) sanno, inoltre, che con l’avanzare dell’età tante persone diventano religiose. Magari nel profondo dell’animo non ci credono, ma almeno cercano di mantenere una religiosità di facciata. Si tratta di una fora di invecchiamento mentale naturale: a causa di stupidità o semplici problemi psichici dovuti appunto all’età tante persone iniziano ad avere paura della morte. E, magari, avere paura di ammettere la propria inutilità sulla Terra.

Ma io, egoisticamente, volevo parlare solo di me. Un giorno, probabilmente, anche io diventerò un vecchio rimbambito e religioso. Sentirò dunque bisogno di andare in chiesa. E quel giorno spero trovare un po’ di belle donne tra i sacerdoti. O, meglio ancora, belle e giovani. La Chiesa che per prima si sbriga a fare le riforme necessarie per trasformare la mia speranza nella realtà, avrà la mia anima…

Nella Chiesa Anglicana, per esempio, il 26 gennaio 2015 è stata nominata la prima donna-vescovo. Si chiama Libby Lane. Ma non è bella. E nemmeno giovane. Non ci siamo, non ci siamo…


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Charlie Hebdo

I terroristi che hanno sparato e ucciso, ieri mattina a Parigi, mi hanno fatto ripensare a un mio vecchio dubbio: approvato che si può e si deve discutere su ogni argomento immaginabile, si può dire lo stesso anche del scherzare? Intendo gli scherzi pacifici e non offensivi.


disegno di @joepbertrams

Da ieri sera sono probabilmente un po’ più vicino alla risposta affermativa. Infatti, mentre spesso è normale cercare di non offendere con la propria battuta, non è normale moderare la propria vita (o, in altre parole, limitare la propria vita attiva) per la sola paura della possibile reazione sproporzionata di qualche pazzo. Nel mondo contemporaneo tutti scherzano su tutto. Naturalmente, dal punto di vista quantitativo gli scherzi non riusciti prevalgono su quelli divertenti. E di gente incapace di reagire in modo adeguato non manca. Ma solo i musulmani sono arrivati all’uccidere: è un fatto che non possiamo negare.

Nel mondo contemporaneo i musulmani sono tanti, probabilmente in maggioranza, la loro presenza in Occidente sta aumentando. Ricordiamoci che, rispetto ad un occidentale medio, nella stragrande maggiorana dei casi sono delle persone meno istruite ma più passionali e più sensibili alle questioni religiose (sono tutte caratteristiche connesse tra loro). Di qui lo scontro del XXI secolo: mentre gli occidentali di oggi non capiscono più che l’intolleranza a volte serve (verso i barbari), i musulmani non capiscono ancora che a volte non serve (verso gli scemi).

Purtroppo non conosco ancora il modo di innalzare velocemente il livello di istruzione di massa. Eppure, senza riuscire in questa impresa non si potrà trasmettere ai musulmani tutti i preggi della libertà di espressione. E in assenza della libertà di espressione (la quale comprende la libertà di scherzare su tutto) è impossibile la scelta consapevole della religione. In più, il livello di istruzione di massa crescente nel tempo riduce la possibilità del nascere delle battute cretine.

Per essere obiettivi bisogna a questo punto ammettere che i disegni pubblicati da «Charlie Hebdo» sono sempre stati nel migliore dei casi mediocri. Solitamente, invece, erano addirittura di pessimo gusto. Ma non consideravano alcun personaggio una autorità inattaccabile: a modo loro scherzavano su Gérard Depardieu, Le Pen, Papa e altri.

Se siete minorenni, particolarmente sensibili o religiosi non guardate la continuazione di questo post.
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