L’Anabas testudineus è un pesce interessantissimo: è capace di sopravvivere anche nei fiumi prosciugati (nascondendosi temporaneamente nel limo) oppure spostarsi da un fiume all’altro percorrendo dei brevi tratti sulla terra ferma. Altrettanto interessante è il modo di pescarlo:
Sì, il video fa una impressione un po’ strana (perché il modo di pescare è troppo inusuale), ma in realtà questo tipo di pesce è assolutamente mangiabile.
L’archivio del tag «pesci»
È molto difficile fare una classificazione – non importa di cosa – divertente. E, infatti, la maggioranza schiacciante dei tentativi fallisce.
Ancora più disperata è l’impresa di inventare gli scherzi per una determinata occasione. La quantità dei tentativi che non portano alla reazione attesa tende al 100%.
Di conseguenza, anche questo 1 aprile dichiaro – come negli anni precedenti – di essere oggi intenzionalmente serio. E condivido con i miei carissimi lettori una classificazione (oppure è meglio dire gerarchia?) serissima e da me approvata:
Da domani riprendo a non essere necessariamente serio.
Il testo del presente post è uno scherzo del 1° aprile molto divertente.
Ora che non ho più questo debito nei confronti della data e della comunità, posso continuare a vivere serenamente per un anno.
Trovo veramente angosciante l’obbligo imposto di essere felici e contenti nelle date prestabilite. La vita è bella quando è spontanea.
P.S.: quando diventerò il Presidente del mondo, autorizzerò tutti a festeggiare qualsiasi cosa in qualsiasi data solo in base alla disponibilità dell’umore adatto.
È curioso il progetto Deep Sea. Scrollando verso il basso, ci immergiamo sempre più nel mare incontrando le creature che vivono a quelle profondità. Oltre ai nomi e ai metri di profondità, periodicamente vengono indicate alcune altre informazioni.
Non male direi.
L’azienda statunitense Whooshh Innovations ha sviluppato un sistema semplice ma bellissimo: Whooshh Fish Transport System. Tale sistema serve per la «teleportazione» dei pesci vivi. Può essere utilizzato, per esempio, per lo spostamento dei pesci dalla parte opposta di un argine (naturalmente, non è possibile fare dei «sottopassaggi» come quelli per gli animali che devono attraversare una autostrada o ferrovia).
Il «pescedotto» più grande ha la lunghezza di oltre 500 metri.
Nelle prime versioni del sistema, ogni pesce andava inserito manualmente nel tubo, mentre ora è tutto automatizzato.