L’archivio del tag «orario»

Non si smette mai di imparare

Seriously? Si può dire «18 PM»?! Allora avvisatemi quando scattano le «18 AM»…

Non c’è un limite a… alla fantasia degli umani…


Sperare in un orario fisso

Come probabilmente vi ricordate, tra poco (forse già quest’anno) in Europa potrebbe finire la ciclica alternanza tra l’ora legale e quella solare.
Da un lato, sembra una prospettiva molto anomala per un mondo sempre più attento all’ambiente in generale e al consumo razionale della energia in particolare.
Dall’altro lato, a me sembra una possibile grande vittoria della ragione. Ricordarsi le date del cambio due volte all’anno, rischiare di fare un ritardo fatale nel caso di una dimenticanza, reimpostare manualmente tutti gli orologi non completamente automatizzati, riabituarsi alle differenze di orario variabili con alcuni Stati lontani (che hanno già abrogato il passaggio da un orario all’altro), tenere in mente le date quando si programma qualcosa sulla base dell’UTC etc etc è una rottura di testis incredibile. Insomma, nonostante l’incremento delle spese per l’energia elettrica, l’ora «fissa» potrebbe rivelarsi una piccola (o grande) semplificazione della nostra vita quotidiana. Anche l’uso dell’aria condizionata comporta delle spese, ma non tutti sono disposti a rinunciarne…
Quindi sì, spero che si decida presto di tenere per sempre una delle due: l’ora legale o l’ora solare.
Ma allo stesso tempo spero che sia una scelta uniformata almeno a livello dell’Unione Europea. Perché è sempre una questione di comodità per tutte quelle persone che vivono in un modo non limitato dai confini nazionali.


Tempo militare

È sempre bello scoprire delle cose nuove, anche quelle che alla maggioranza degli altri sembrano ovvie e note da decenni.
Così, per esempio, è stato interessante scoprire che il nostro sistema a 24 ore (13:25, 16:00, 22:47 etc.) negli USA e in Canada si chiama «tempo militare» (military time).
Un americano civile distingue il tempo tra il «prima di mezzogiorno» e il «dopo il mezzogiorno» (AM e PM), contando sempre fino a 12 ore. Mentre gli orari precisi vengono usati solo dai militari. In più, questi ultimi scrivono gli orari senza i due punti in mezzo, chiamano le ore centurie e non pronunciano la parola minuti.
Tredici centurie venticinque. Sedici centurie. Ventidue centurie quarantasette.
Ogni categoria degli americani è talmente abituata a utilizzare il proprio sistema orario e allo stesso tempo ignorare quello dell’"altra squadra", che esistono addirittura dei convertitori online delle ore per i più pigri. Io vi propongo solo un esempio, ma su Google ne troverete facilmente molti altri.

Ed è curioso saper comprendere almeno una parte del linguaggio segreto dei militari americani, ahahaha


Gli orari precisi

Per una questione di lavoro che dovrebbe interessare relativamente poco i miei lettori, due settimane fa mi sono chiesto: esistano degli orari precisi – intendo precisi al minuto – o almeno le fasce orarie ben definite in cui i musulmani debbano pregare?
La domanda mi ha tormentato un po’: sono andato a rileggere i relativi principi (li ricordavo molto vagamente) e ho addirittura pensato di bloccare per strada, un giorno, una professoressa di storia dei Paesi islamici per chiederle un consiglio… E poi ho pensato di dare anche una chance al nostro amico Google.
Ed ecco che arriviamo al punto più interessante. Già la prima risposta di Google alla mia domanda è stato il link al sito che indica, giorno per giorno, gli orari in cui i musulmani devono pregare.
Se anche voi, per qualche motivo, vi trovate nella situazione di dover coordinare la vostra vita (professionale o privata che sia) con un musulmano praticante, mettete pure tra i preferiti quel sito. Sarà una fonte di comodità per tutti.
P.S.: i principi in base ai quali si determinano le ore di preghiera possono essere consultati anche sul relativo articolo della Wikipedia.


Per gli scemi

All’inizio di dicembre, a Morbegno, avevo trovato un esempio di tentativo estremo di far scoprire alla gente… ehm… poco sveglia l’orario di chiusura di un negozio.

Il metodo potrebbe essere sviluppato e applicato da moltissimi altri negozi, locali, enti etc i cui dipendenti ogni giorno si trovano a dover ricordare gli orari di chiusura ai propri clienti.