Tutti gli interessati hanno già sicuramente letto della sentenza – pronunciata il giovedì 17 novembre in Olanda – sul caso del volo MH17 abbattuto nel 2014 da alcuni personaggi russi nel cielo ucraino.
Io spero di riuscire presto a leggere la sentenza stessa (e alcuni materiali che mi mancano) e per ora posso aggiungere alle notizie di cronaca solo una previsione facile: alla fine sarà lo Stato russo (quindi i contribuenti) a pagare il rimborso ai familiari delle vittime. Questa sarà una delle componenti – purtroppo non la meno grave – della eredità lasciata alla Russia futura dall’epoca putiniana.
Nel frattempo, posso ricordare a tutte le persone interessate al caso il sito speciale dedicato proprio al caso del volo MH17 e a quel processo giudiziario che si è concluso con la sentenza di ieri. Nell’ottenere le informazioni è molto spesso utile evitare gli intermediari.
L’archivio del tag «olanda»
Abbiamo letto tutti che nei Paesi Bassi è stato deciso di introdurre un nuovo lockdown (fino al 14 gennaio) a causa della comparsa della variante Omicron del Covid-19 (la meno pericolosa tra quelle che conosciamo). Ma ci sarà una spiegazione razionale a tale scelta?
Dalla classifica non sembrerebbe…
Allora vediamo la tendenza a livello nazionale… Ah, sta scendendo da oltre due settimane (dopo avere iniziato a superare il picco di luglio all’inizio di novembre):
OK, ora possiamo capire tutti che almeno uno dei governi europei non è ancora guarito dopo avere preso il virus del panico. Spero che non diventi di nuovo una pandemia…
L’azienda olandese Crowded Cities ha avuto una idea interessante: sfruttare gli uccelli intelligenti per la raccolta dei rifiuti.
Ogni anno in Olanda vengono gettati per terra più di sei miliardi di mozziconi (in tutto il mondo più di 4,5 trilioni). Un mozzicone è facile da gettare ma difficile da raccogliere. E per la decomposizione di un mozzicone sono necessari tra 10 e 12 anni.
L’azienda propone di installare delle mangiatoie tecnologiche che darebbero agli uccelli del cibo per ogni mozzicone portato.
Con un po’ di fantasia e impegno si potrebbe riuscire a «diffondere la voce» tra gli uccelli per far funzionare il progetto. Non riesco però a immaginare come si possa evitare che aggrediscano le persone avvistate con una sigaretta in mano (come già a volte succede con i panini o i gelati).
Oppure tale ipotetico fenomeno potrebbe rivelarsi anche un modo di indurre le persone a non fumare in luoghi pubblici?
P.S.: vi ricordo che il fumo fa male. Ma sicuramente lo sapete già.
P.P.S.: se e quando diventerò miliardario, pagherò la gente un euro per ogni piccione ammazzato perché quei topi con le ali sono solo dannosi.
Oggi decorrono 3 anni dall’abbattimento del Boeing della compagnia Malaysia Airlines sopra l’Ucraina.
La settimana scorsa il ministro degli Esteri olandese Bert Koenders aveva annunciato che il processo si terrà in Olanda, senza però precisare la data d’inizio. L’osservazione più rilevante che possiamo fare ora è: tutti i nomi sono già noti alla commissione di indagine (costituita quasi subito dopo la tragedia da Olanda, Belgio, Australia, Malesia e Ucraina). È noto non il semplice fatto che sono stati i militanti «volontari» russi – i loro capi lo avevano ammesso pochi minuti dopo l’abbattimento – con l’utilizzo delle attrezzature appartenenti all’esercito russo. Sono noti i nomi delle persone concrete: quelle che hanno guidato il BUK, scelto l’obiettivo e schiacciato quel pulsante.
Secondo me sarà un processo molto divertente. E sono tanto curioso di scoprire se quei militari sono ancora vivi e se sì, se saranno messi al sicuro nella Duma come è già successo, per esempio, nel caso di Andrej Lugovoj (accusato dell’assassinio di Litvinenko).
Ieri mattina, intanto, nel parco di fronte alla ambasciata russa ad Aia si è tenuta una manifestazione silenziosa dei parenti delle vittime del volo MH17. Nel corso della manifestazione è stata installata una panchina commemorativa:
Sulla panchina è applicata una piccola targa (la parte russa della scritta si traduce come «L’umanità è aldi sopra della politica»):
In Olanda il partito VVD del premier Mark Rutte ha mostrato il risultato migliore alle elezioni di ieri: 21,2% dei voti corrispondenti ai 33/150 seggi. Il partito PVV di Geert Wilders è secondo con 13,1% dei voti (20 seggi): nonostante tale risultato sarà sicuramente escluso dalla coalizione di governo.
Dopo la dimostrazione della inadeguatezza professionale dei sondaggisti emersa nelle occasioni del Brexit e del «great again», finalmente vediamo concretizzarsi una piccola speranza nella salvezza di questo mondo.
Non abbiamo però avuto l’ennesima conferma del fatto che le società benestanti sono meno vulnerabili al populismo. Non l’abbiamo avuto perché un Governo liberale è riuscito a battere i populisti proprio sul loro campo: vietando al regime turco di dubbia qualità di fare propaganda su un pezzo, seppur molto limitato, dell’Europa.
I fatti concreti, sensati e utili possono vincere ancora sulle parole. Festeggiamo questo fatto, visto che non dipendiamo direttamente dal risultato delle elezioni olandesi.