Buon Natale a tutti coloro che lo festeggiano oggi. Speriamo che Egli eviti di mandare i propri rappresentanti terrestri ortodossi pure a casa vostra (e che li ritiri da dove si sono già intromessi).
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Uno degli effetti per il momento forse meno importanti, ma sicuramente più curiosi della invasione russa della Ucraina è lo spostamento ufficiale — in Ucraina, appunto — della data del Natale dal 7 gennaio (del calendario giuliano) al 25 dicembre (calendario gregoriano). Di conseguenza, anche le date di tutte le altre festività religiose vengono spostate indietro di 13 giorni. Ma l’intera riforma del calendario viene adottata dalla Chiesa ortodossa ucraina. Mentre il 28 luglio 2023 il presidente Zelensky aveva firmato la legge (approvata due settimane prima dal Parlamento) sulla modifica delle festività religiose sul calendario ufficiale.
Secondo un sondaggio condotto dalla società internazionale Deloitte nel novembre 2023, la maggior parte degli ucraini (circa il 45%) festeggerà il Natale il 25 dicembre e solo il 17% il 7 gennaio, mentre il 32% prevede di festeggiare due volte.
Di conseguenza, chi ha fatto ieri gli auguri di buon Natale agli ucraini, ha indovinato due volte: sia dal punto di vista formale, sia da quello psicologico (riconoscendo uno dei modi in cui l’Ucraina prende le distanze dallo Stato Russo).
Lo «spirito natalizio» in Ucraina è per ora poco festivo, ma spero che sia una condizione molto temporanea…
Buona continuazione delle feste a tutti!
Buon Natale a tutti coloro che ci credono.
Tanti regali a tutti coloro che non ci credono ma approfittano comunque delle utili tradizioni.
Ma, comunque sia la vostra categoria di appartenenza, spero che dopo lunghi tempi difficili vi siate meritati una grande e buona compagnia!
Finalmente sono arrivate le feste con le alte partecipazioni!
Prima o poi torneranno a essere legali le feste con le alte partecipazioni!
Penso che tutti – tranne forse le persone sorde dalla nascita – conoscono la canzone natalizia «Jingle Bells»: fu composta nel 1857, divenne presto popolarissima, col tempo (ma non da subito) venne associata al Natale e nei suoi quasi due secoli di storia è stata cantata da tantissimi cantanti famosi e non. È talmente ben conosciuta che mi sembra inutile dedicarne un post.
Allo stesso tempo, trovo che spesso viene ingiustamente trascurata la erede, l’«estensione» (relativamente al testo e alla musica) del vecchio classico natalizio chiamata con il nome «Jingle Bell Rock». La paternità del testo e della musica è contestata da un gruppo di musicisti i cui nomi troverete facilmente su internet: io in questa sede vi risparmio questa parte della storia per non dilungarmi sui dettagli giuridici. Ai fini del mio post musicale – che deve anche essere festivo – conta prevalentemente il fatto che la canzone «Jingle Bell Rock» è stata per la prima volta registrata da Bobby Helms nel 1957. In molti ricordano ancora il cantante proprio per l’interpretazione di questo brano:
Nei decenni successivi alla prima registrazione, anche questa canzone è diventata popolarissima tra i vari cantanti. Per esempio, è notevole l’interpretazione della grande Brenda Lee (inclusa nel suo album «Merry Christmas from Brenda Lee» del 1964):
Il noto duetto Hall & Oates nel 1983 ha fatto della canzone una versione ancora più leggera (essa non fa parte di alcun loro album in studio) e ha girato un video un po’ stupido in tipico stile degli anni ’80:
La quarta – e l’ultima per il post odierno – è l’interpretazione del grande Chet Atkins (inclusa nell’album «Christmas with Chet Atkins» del 1961). Non è diventato un brano strumentale:
Ecco, per oggi potrebbe bastare così, anche se esistono tantissime altre interpretazioni della «Jingle Bell Rock». Volendo, potete cercarle per convincervi di avere già scelto quella (o quelle) preferita.
La domanda sulla quale si basa il mio sondaggio di questo mese «festivo» mi incuriosisce da diversi anni… Da tutti quegli anni durante i quali vedo, in Italia, alcuni privati e alcune imprese a installare le luci natalizie all’esterno dei loro immobili oltre un mese prima della festa. Trovo terrificante il fenomeno in questione quando si tratta dei privati: mi sono sempre chiesto quanto debba essere grigia, deprimente, vuota, priva di gioie e/o obiettivi importanti raggiunti la vita di una persona che non vede l’ora di colorare la propria esistenza inutile almeno con gli addobbi natalizi (e, dunque, li mette già a metà novembre o addirittura prima). E, di conseguenza, non sono sicuro se i commercianti facciano bene a giocare proprio su questo tipo di malore psicologico dei singoli per aumentare il livello delle vendite.
Oppure sono io a interpretare in un modo troppo negativo le motivazioni delle persone? Boh… Proprio per questo vi chiedo:
Chissà se tra i partecipanti al sondaggio c’è adepto delle luci natalizie autunnali, ahahahaha
N.B.: il sondaggio è anonimo per i votanti non registrati o non loggati sul sito. Il sondaggio più recente è sempre visibile sulla prima pagina del sito. Tutti i miei sondaggi sono raccolti su una apposita pagina.
Buon Natale a tutti coloro che lo festeggiano oggi. Speriamo che Egli vi conceda tante possibilità di riposare dai pesantissimi impegni quotidiani di questa vita.
Nel mondo ci sono tantissime cose apparentemente prive di contenuti particolari, le cose alle quali non pensiamo perdendoci, senza rendercene conto, delle scoperte interessantissime. Per esempio: pensiamo al mezzo di trasporto tradizionale di Babbo Natale.
Sappiamo tutti che la slitta di Babbo Natale (e di alcuni suoi colleghi) viene trainata dalle renne. Se qualcuno dovesse chiederci, per qualche strano motivo, che tipo di renne siano, potremmo logicamente presumere che siano della sottospecie rangifer tarandus (quella più nordica), quindi gli esponenti della larghissima famiglia dei cervidi diffusi in Canada, la parte nord degli USA e una parte della Russia. Nella vita reale tali renne hanno questo aspetto:
E ora andiamo a scoprire un dettaglio interessante: Continuare la lettura di questo post »
Buon Natale a tutti coloro che ci credono.
Tanti regali a tutti coloro che non ci credono ma approfittano comunque delle utili tradizioni.
Ma, comunque sia la vostra categoria di appartenenza, scegliete bene la compagnia per questi giorni di festa: la sostanza delle persone è sempre più importante della forma… Soprattutto in una epoca quando per molto tempo siamo stati costretti a limitare la quantità dei contatti.
Per me il 2022 non è proprio un anno da grandi festeggiamenti, ma spero (spero? boh…) che voi riusciate a essere messi meglio.
Nel settembre del 1960 il cantante Charles Brown aveva registrato una canzone tipicamente natalizia in ogni suo aspetto: la «Please Come Home for Christmas»:
Successivamente, questa canzone era diventata tanto popolare da essere ripresa da moltissimi gruppi e cantanti anche abbastanza famosi. Per la vostra fortuna (?) non tento nemmeno di postare tutte le versioni esistenti: ne seleziono solo due tra le più interessanti.
La prima cover che potrei proporre oggi è quella probabilmente più nota: cantata/suonata dagli Eagles nel 1978 (ma non inclusa in alcun loro album di studio):
La seconda cover pubblicabile è di George Ezra. In questa interpretazione si notano delle leggere tendenze al pop, ma è comunque interessante per il suo carattere più moderno.
Bene, penso che per oggi possa bastare così. Nei prossimi giorni avrete abbastanza tempo (e, probabilmente, le forze) per cercare, volendo, le altre numerose versioni.
Buon Natale a tutti coloro che lo festeggiano oggi. Speriamo che Egli vi doni degli argomenti convincenti utili per affrontare ogni situazione dubbia della vita.