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La musica del sabato

Da tempo penso che la musica de «The Beatles» sia ormai moralmente obsoleta (ciò è dovuto anche al fatto che la tattica del manager non prevedeva il tempo necessario per il lavoro sulla qualità della musica). I resti della loro popolarità si basano, secondo me, esclusivamente sui ricordi radiosi di chi era giovane negli anni ’60 e ’70. La conseguente allo scioglimento del gruppo carriera da solista di Paul McCartney mi sembra invece tuttora interessante. Quindi il post musicale di oggi è dedicato proprio a egli.
La prima canzone è «Somedays» (dall’album «Flaming Pie» del 1997):

Mentre la seconda è «If You Wanna» (sempre dall’album «Flaming Pie» del 1997):


La musica del sabato

Il duo svedese Roxette è un rarissimo esempio del gruppo pop ascoltabile. Quindi oggi (formalmente perché il 30 maggio la sua componente femmenile Marie Fredriksson ha compiuto 60 anni) metto due loro canzoni nel post musicale del sabato.
La prima è «Crash! Boom! Bang!» (dall’album «Crash! Boom! Bang!» del 1994):

E la seconda è «Wish I Could Fly» (dall’album «Have a Nice Day» del 1999):


La musica del sabato

Rischio di offendere alcuni fanatici, ma per me i R.E.M. sono un gruppo incredibilmente noioso e monotono. Non so come siano riusciti a comporre e registrare così tante canzoni quasi perfettamente identiche dal punto di vista musicale. O forse era proprio questo il loro vero obiettivo artistico? Se qualcuno dovesse confermarmi che la risposta è «sì», potrei riconoscere la loro genialità.
Ma per ora affermo che l’unica canzone bella e originale dei R.E.M. è «Losing My Religion» (pubblicata nel 1991). Chi l’ha sentita, può dire tranquillamente di conoscere il gruppo senza ricordarsi tutto il resto della loro musica.

Beh, penso che vi sia chiaro il motivo per il quale il post musicale di oggi ha solo un video…


La musica del sabato

Il post musicale di oggi è dedicato a John Fogerty, il cantante dei Creedence Clearwater Revival. Dopo lo scioglimento del gruppo nel 1972 John Fogerty riuscì a continuare la carriera da solista con molta più fortuna degli altri componenti del gruppo.
La prima delle canzoni selezionate per oggi è «The Old Man Down the Road» (dall’album «Centrefield» del 1985).

Mentre la seconda è «Knockin’ on Your Door» (dall’album «Eye of Zombie» del 1986).


La musica del sabato

Oggi è il compleanno di Miles Davis: avrebbe compiuto 92 anni. Quindi lo ricorderei nel post musicale del sabato con due brani appartenenti al suo primo periodo.
Prima la «All of You»:

E poi la «Blue In Green» (dall’album «Kind of Blue» del 1959)


La componente interessante

Per me l’unico dettaglio interessante del matrimonio di ieri (tra Harry e Meghan) è stata la sua parte musicale:

In generale, con un certo sforzo mentale posso immaginare i motivi per i quali la suddetta cerimonia sia stata tanto seguita anche al di fuori dal Regno Unito. Ma non capisco perché tante persone – anche tra i miei amici e conoscenti – abbiano deciso di manifestare pubblicamente la propria passione verso l’osservazione della vita altrui. In fondo, erano solo due giovani (relativamente) estranei a tutti noi che si sono sposati. Quante altre coppie si sono sposate ieri nel mondo?
P.S.: il vestito bianco della sposa 36-enne e divorziata è stata una battuta stilistica che non ho proprio capito.


La musica del sabato

Dato che Francis Goya registra solo i brani strumentali, pure io minimizzo al quantità delle parole nel post musicale di oggi.
Il primo brano di oggi è il «Concierto De Aranjuez»:

E il secondo è il «Love Story»:

Nel corso della propria carriera musicale Francis Goya ha registrato (per ora) cinquanta album, quindi dovreste trovare facilmente del materiale per approfondire la conoscenza con questo musicista.


La musica del sabato

Il gruppo statunitense The Ventures si è formato nel 1958 in un modo solitamente tipico alle band adolescenziali. Un giorno Bob Bogle si è presentato nel negozio delle automobili usate del suo amico Don Wilson e gli disse:
«A noi entrambi piace la musica, organizziamo un gruppo!»
«E come facciamo? Non sappiamo suonare!», rispose Don.
«E vabbè, suoniamo la musica come la sentiamo e vediamo cosa ne viene fuori…»
La conseguenza di questo dialogo (solo riassunto da me) sono stati diversi decenni di storia pieni di brani di una buona qualità. Ne metto, ormai da tradizione, solo due: scelti tra quelli degli album iniziali.
Prima il «Rebel – Rouser»:

E poi «Honky – Tonk»


La musica del sabato

Il mercoledì 2 maggio il grande direttore d’orchestra russo Valerij Gergiev ha compiuto 65 anni. Quindi per il post musicale di oggi ho scelto la suite sinfonica «Shahrazad» scritta dal compositore russo Nikolaj Rimskij-Korsakov nel 1888 e diretta – nel nostro caso specifico – da Gergiev a Salisburgo nel 2005.


La musica del sabato

A volte le idee dei post nascono nei momenti quotidiani piuttosto banali che non hanno alcunché di interessante per i miei lettori. Anzi, a un osservatore estraneo potrebbe addirittura sembrare che non ci sia alcun nesso logico tra l’evento e il post, eppure sono infinite le vie del mio pensiero.
Per esempio, pochi giorni fa un mio grande (in tutti i sensi) ma un po’ spensierato amico ha tentato di conoscere una bella ragazza «in stile star degli anni ’80» (definizione sua), dimenticando poi di presentarsi nell’orario prestabilito. Questa piccolo e in alcuni aspetti divertente momento ha influenzato la mia scelta per il post musicale di oggi. Mi sono ricordato di una tipica star degli anni ’80 che potrebbe far venire in mente quella ragazza: Kim Wilde.
In qualità del primo video musicale di oggi metto la sua interpretazione della «You Keep Me Hanging On» (la versione originale fu registrata nel 1966 dalla girl-band Supremes):

E poi metterei la «Kids in America», cioè la canzone con la quale è diventata famosa: