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La musica del sabato

La famosissima canzone «My Way» (secondo le statistiche è cantata a un funerale su sette negli USA) in origine era completamente diversa da come la conosciamo noi oggi. Il musicista francese Claude François aveva scritto la musica, mentre il testo originale era questo (c’è anche la traduzione in inglese). Successivamente, il compositore canadese Paul Anka aveva acquistato i diritti per la musica e scritto un testo completamente diverso. La nuova versione della canzone è oggi comunemente associata al nome di Frank Sinatra.
Prima ascoltiamo l’originale di Claude François:

E poi la versione cantata da Frank Sinatra:


La musica del sabato

Quasi un anno e mezzo fa mi era già capitato di postare, nella mia rubrica musicale, un bel video di Joe Bonamassa in compagnia di Beth Hart. La pausa è diventata troppo lunga.
Joe Bonamassa è un bravo musicista con una tecnica molto varia, quindi il post di oggi è dedicato esclusivamente a egli.
La prima canzone che ho scelto per oggi è la «How Deep This River Runs» (dall’album «Blues of Desperation» del 2016):

E la seconda è la «Heavenly Soul» (dall’album «Driving Towards the Daylight» del 2012):


La musica del sabato

Il compositore francese Paul Mauriat è ben noto alle persone che si ricordano la televisione sovietica: alcune sue opere venivano utilizzate in qualità della musica introduttiva per delle trasmissioni molto popolari.
Nel post musicale di oggi ne pubblico due esempi, pur comprendendo che quasi la totalità dei miei lettori ha la fortuna di ascoltare questa musica senza alcun pregiudizio.
Il primo esempio è «Alouette» (utilizzato in un programma sugli animali):

Il secondo esempio è «Pardonne-moi ce caprice d’enfant» (utilizzato in un programma sul cinema):

P.S.: no, non so se le musiche erano utilizzate in modo legale, ma per qualche motivo il dubbio mi sarà pure venuto in mente…


La musica del sabato

Sono sempre stato solo un ascoltatore occasionale degli Eurythmics. Occasionale fino al punto di ascoltarli solo nei momenti quando alla radio viene trasmessa qualche loro canzone.
Però non mi è mai dispiaciuto di sentire quelle poche loro canzoni che conosco. Quindi per il post musicale di oggi ho selezionato due brani famosissimi.
Il primo è «Sweet Dreams» (dall’album «Sweet Dreams (Are Made of This)» del 1982):

E il secondo è «Here Comes the Rain Again» (dall’album «Touch» del 1984):


La musica del sabato

Il compositore Pietro Mascagni è oggi conosciuto e ricordato prevalentemente per le sue opere liriche. Direi che dal punto di vista qualitativo questa forma della memoria passiva non è del tutto ingiustificata. E, in ogni caso, è giusto ricordare una persona solo per ciò che ha fatto.
Nel post musicale odierno, comunque, propongo la sua sinfonia in fa maggiore per pianoforte perché gli artisti meritano di essere ricordati sotto molteplici aspetti professionali.

Nei tempi ormai lontanissimi dei miei terrificanti esercizi con il pianoforte detestavo le opere a quattro mani perché lasciavano pochissimo spazio per l’interpretazione personale. Ma almeno avevano una utilità didattica di base. Da ascoltare, invece, sono molto meglio.


La musica del sabato

Spero che i miei lettori non mi prendano per un fan della balalaika. Il fatto è che mi sorprendo tantissimo ogni volta che sento qualcuno suonare bene questo strumento primitivo (ricordiamo il primo post della serie).
Oggi sentiamo due brani di un musicista non famoso: Serghei Malenkin.
Il primo:

Il secondo:


La musica del sabato

Il 25-esimo anniversario della morte di Kurt Cobain (è stato ieri, il 5 aprile) non è certo il motivo migliore per postare qualcosa sui Nirvana. Banalmente, l’esistenza delle opere musicali lasciateci dai Nirvana costituisce già un motivo sufficiente per farlo (come debba essere per il buon risultato lavorativo di qualsiasi persona o team). Ma io, pur non avendo mai avuto i Nirvana nella lista dei gruppi più ascoltati, ho anche un motivo personale per conservare un buon ricordo di loro. Nel lontanissimo 1995 ero riuscito a stringere una conoscenza abbastanza stretta con una loro grande fan, spacciandomi per un intenditore della loro musica.
Non so se ai fini del compimento della suddetta impresa il merito fondamentale era stato della mia «spiccata» capacità di fingere o dell’interesse corrisposto di altro genere, ma sono comunque infinitamente grato al gruppo per uno dei ricordi più belli.
La prima canzone selezionata per il post di oggi è la «Smells Like Teen Spirit» (dall’album «Nevermind» del 1991):

(minchia, questo video ha quasi 888 milioni di visualizzazioni)
Mentre la seconda è la canzone «About a Girl», un po’ atipica per il gruppo (versione MTV Unplugged):


La musica del sabato

Alcuni mesi fa avevo postato una versione molto originale della canzone «I Will Survive». Sarebbe corretto postare anche la famosa versione originale, cantata da Gloria Gaynor:

In qualità del secondo video musicale metterei l’altra canzone famosa della Gaynor, la «Never Can Say Goddbye»:


La musica del sabato

Il compositore austriaco Franz Liszt è noto prevalentemente grazie alle sue opere per il pianoforte. Questo può motivarmi anche a iniziare il post musicale odierno con una scelta meno ovvia, meno scontata.
Inizierei dunque con il poema sinfonico «Hunnenschlacht» (in italiano, «Battaglia degli Unni») composto nel 1857.

E poi aggiungerei una piccola curiosità musicale: la Liebestraum No. 3 di Liszt è stata utilizzata dalla Nokia per una delle suonerie. Quindi pubblico anche l’originale suonato da Evgenij Kisin:


Miliardi di compositori

Farei notare che il doodle odierno dedicato al compleanno di Johann Sebastian Bach non è una semplice immagine animata. Cliccandoci sopra accederete allo strumento – basato su una rete neurale artificiale – che permette di comporre, salvare e condividere una melodia.
Non è solo un piacevole passatempo per le persone annoiate poco impegnate nel corso di una qualunque giornata di lavoro, ma anche uno strumento utile per creare una musichetta libera dal copyright (quindi utilizzabile gratuitamente anche per le opere che si intende pubblicare da qualche parte).