Il compositore statunitense Philip Glass è considerato uno dei più grandi esponenti del minimalismo musicale (secondo me un ramo della musica particolarmente difficile da seguire quando il compositore è anche un po’ meno che grande). Ma in realtà, come tutti i bravi artisti, anche Glass ha avuto una propria evoluzione stilistica nel corso degli anni. Quindi per il post dedicato ad egli ho scelto due composizioni appartenenti alle sue «vite artistiche» differenti. Evitando la musica per il cinema (per la quale molti di voi potrebbero conoscere il protagonista di oggi), mi sono concentrato su quella più seria.
La prima composizione scelta e la «Music with changing parts», scritta nel pieno periodo del minimalismo:
Mentre la seconda composizione (più breve, ahahaha) è del periodo più tardo — è stata scritta nel 1991 — e si caratterizza per uno stile più abituale per gli amanti della musica classica: si tratta del String Quartet no. 5.
Non so, appunto, se qualcuno di voi preferisce sentire solo uno dei due stili musicali.
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30/01/2021 alle 19:30