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Problemi al lavoro

Ecco, oggi ho trovato per voi ben due esempi che confermano: il 1 maggio deve essere un giorno lavorativo. I magistrati, perlomeno, avrebbero potuto lavorare per farci leggere queste due bellissime notizie non oggi ma due giorni fa.

La notizia N1: un francese ha citato in giudizio l’ex datore di lavoro per aver sofferto la noiosità della propria mansione. Boh, non ho mai né letto né sentito di un lavoro tanto interessante da non lasciare spazio ad altre cose nella testa del lavoratore. Io stesso non ho ancora fatto un lavoro che non abbia compreso delle grosse quantità di operazioni monotone. Quindi ho capito una cosa importante: un lavoro insopportabile va semplicemente cambiato. Chi non cambia, ha paura che dall’altra parte lo facciano lavorare di più. Chi cita in giudizio il datore di lavoro per il «lavoro noioso», spera di ottenere le risorse per non lavorare proprio.

La notizia N2: nel frattempo, in Italia la Cassazione decide che «rubare per fame non è reato». Nel sistema giuridico occidentale contemporaneo, purtroppo, un giudice non può essere chiamato a esprimersi su una questione fondamentale: è normale condurre uno stile di vita che non permette di sostenere nemmeno le spese più elementari? E quel stile di vita che porta a perdere tutto? Insomma, è normale non fare proprio un cazzo di sensato nella vita?


Primo maggio

Un giorno diventerò il Capo di uno Stato, ma non so ancora di quale (non escludo l’opzione di fondarne uno appositamente per me). So di certo, però, che una delle mie prime azioni sarà quella di imporre una importantissima modifica costituzionale. Addirittura, ho già preparato il testo:

La Repubblica X è fondata sul lavoro, quindi ognuno è libero di lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza ferie, festivi, ponti e mezzegiornate.

Quando la maggioranza dei miei sudditi comprenderà il vero senso della sopracitata legge costituzionale, lo Stato da me diretto diventerà l’economia più forte del mondo. Ma, considerando la quantità di scarafaggi colorati che abitano i cervelli degli occidentali, suppongo che mi tocca a diventare il Presidente della Cina o del Singapore: da quelle parti hanno già capito tutto.

In più, insisto sulla mia vecchia idea che il 1° maggio debba essere sempre una giornata lavorativa, anche quando cade di domenica. E, magari, pure con dei carichi lavorativi più pesanti del solito. Altrimenti che Festa del Lavoro è? Il 1° maggio festivo è un ossimoro, non una festa.

La sera del 1° maggio, poi, usciti stanchi morti dal lavoro, tutti i lavoratori propensi a manifestare in piazza per i propri diritti dovrebbero sostenere ad alta voce la mia proposta di legge esposta poco sopra. Perché il riposo obbligatorio non sarà mai tanto bello quanto quello fatto per scelta propria.

Buon 1° maggio a tutti.


Una idea per il Carnevale

A tutti le persone adulte che, per qualche poco chiaro motivo, ci tengono al Carnevale e la relative festività consiglierei travestirsi da cinesi.

I cinesi, come forse sapete, sono gli unici a lavorare sempre (o quasi). Ogni festa può e deve essere divertente e, allo stesso tempo, utile.

Ecco, anche oggi mi sono espresso su un argomento di attualità.


Comunicato redazionale

Avviso i miei cari lettori che nei prossimi due mesi su questo blog ci saranno molti meno testi lunghi e/o seri del solito. Fino alla metà di marzo, infatti, l’intera redazione del sito eugigufo.net sarà impegnata nella scrittura e correzione di testi accademici.

Si spera che le entrate pubblicitarie del sito permettano di minimizzare gli annunci del genere in futuro.

In ogni caso, stay tuned!


Meglio tardi che mai

Essendomi cementato in una scienza umanistica, ho compreso presto che l’invenzione dell’acqua calda non è di mia competenza. Non posso mica rubare lavoro agli aspiranti vincitori dell’Ig Nobel Prize.

Di conseguenza, sentivo da tempo la necessità di distinguermi in qualche modo più appropriato. Poche settimane fa, finalmente, ce lo fatta. Sono io quel tipo 32enne che ha imparato a usare il network ResearchGate solo nel novembre 2015.

E ora dico una cosa seria: quel sito è una figata utilissima, lo consiglio a tutti coloro che fanno ricerca. Pure i ricercatori che per qualche strano motivo riducono al minimo i contatti con il mondo esterno, apprezzeranno la possibilità di poter facilmente accedere alle rare pubblicazioni scientifiche.

Per scoprire tutte le potenzialità del sito che vi ho appena consigliato, andate a vederlo o leggete, almeno, la sua descrizione su WikiPedia.