L’archivio del tag «gluck»

La musica del sabato

Questa settimana – il martedì 2 luglio – c’è stato un altro anniversario importante nel mondo della musica: il compositore austriaco Christoph Willibald Ritter von Gluck «avrebbe compiuto» 310 anni. Ovviamente, non potevo non sfruttare l’occasione per ricordare nella mia rubrica musicale uno dei più grandi compositori della storia.
Come sicuramente sapete, Gluck fu particolarmente attivo nella composizione delle opere liriche. Grazie alla sua grandezza riconosciuta già nel corso della vita, al nome di Gluck è associata la riforma dell’opera seria e della tragedia lirica francese nella seconda metà del XVIII secolo. Le opere di Gluck stesso non sono state ugualmente popolari in tutte le epoche storiche, mentre le sue idee hanno determinato lo sviluppo del teatro dell’opera nel corso del tempo.
In ogni caso, per il post musicale di oggi mi sembrava logico selezionare una opera lirica di Gluck e non una delle sue rare composizioni sinfoniche. Allo stesso tempo, mi sembrava poco pratico postare qualcosa di particolarmente lungo… E allora ho scelto l’opera da un atto «L’arbre enchanté, ou Le tuteur dupé»: una opera comica, il cui libretto si basa su uno dei racconti del «Decamerone» di Boccaccio.

Questa opera fu per la prima volta rappresentata il 3 ottobre 1759 a Vienna, mentre la versione del video è la rappresentazione del 30 agosto 1989 al Teatro Principal della città spagnola di San Sebastián.


La musica del sabato

Improvvisamente, per il post musicale di oggi ho voluto selezionare qualcosa di positivo e rasserenante. In tal senso potrebbe andare bene il concerto per flauto in sol maggiore di Christoph Willibald Ritter von Gluck:

Mi dispiace tanto che diverse composizioni di Gluck siano andate perse…


La musica del sabato

Il compositore austriaco Christoph Willibald Ritter von Gluck è noto prevalentemente come un autore-operista, ma vorrei iniziare il post musicale dedicatogli con una sua sinfonia: la «Symphony in G major»

E poi metterei qualcosa di tratto da una delle sue opere probabilmente più famose – «Orfeo ed Euridice» – per esempio, Dance of the Blessed Spirtis: