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Il difetto del tetris

L’unico gioco che tengo sul telefono è il tetris, uno dei miei giochi preferiti da quando l’ho scoperto verso la metà degli anni ’90. Non crea troppa dipendenza e, di conseguenza, non fa perdere troppo tempo. Ma il suo vantaggio principale (almeno per me) è la funzione del «accordatore» della mente: quando sento la mancanza della concentrazione, il tetris mi aiuta a ritrovarla.
Tutte le versioni del tetris che mi è capitato di provare (non solo quelle per il telefono) hanno però lo stesso difetto. Dopo il raggiungimento di un certo punteggio, nemmeno elevatissimo, la velocità della «caduta» delle figure diventa tanto alta da non permettere al gioco stesso di eseguire i miei comandi. Una partita media dura quindi non più di cinque minuti e si interrompe, puntualmente, a causa di una valanga delle figure che persino distinguo a fatica.
Potete immaginare la mia grande domanda: chissà se esiste una versione del tetris priva del difetto descritto?

La versione attualmente in uso – e riportata sullo screenshot – si chiama semplicemente bricks.


L’utilità del sudore

Anche gli operai della industria metallurgica devono divertirsi in qualche modo:

Non vi invito a non ripeterlo in casa perché il processo della selezione naturale non deve assolutamente fermarsi.


I misteri della anatomia

Non proprio dai tempi dell’infanzia, ma comunque da molti anni non riesco a capire una cosa: perché gli omini della Lego hanno il culo davanti invece che dietro? Oppure quella è un’altra parte del corpo?


Il cubo di Rubik

È un oggetto interessante, ma anche un po’ spavetoso:

Aspetto che inventino il cibo che si mangia da solo.


Autogioco

Questo è il camion russo Gaz Next:

E questa è una delle funzionalità del suo pannello di controllo:

Nel mondo esiste un altro camion con tale «opzione»?


Fidget Spinner digitale

La mia scoperta del giorno: esiste il fidget spinner digitale. È possibile scaricarlo gratuitamente su App Store.

Se non avete un iPhone, potete utilizzare la versione da browser:

In entrambi i casi non risco a immaginare il senso di un «videogiocattolo» del genere.

P.S.: quello vero, invece, lo comprerei. Devo solo metermi a cercare qualche modello esteticamente accettabile.


Gli USA in miniatura

Michael Paul Smith da anni crea delle piccole scene in miniatura degli Stati Uniti del periodo tra gli anni ’20 e ’60. Sulle foto si vede nettamente che si tratta di giocattoli (il tutto è troppo perfetto e pulito), ma l’idea e la realizzazione sono comunque interessanti. Un bel hobby per un ex ragazzino.

Le strade così piatte e pulite e le auto senza degli interstizi, per esempio, sono ancora impossibili sul nostro pianeta imperfetto.


Run, Leo, run!

Molto probabilmente conoscete già questo gioco su Leonardo di Caprio in stile DOS. L’obbiettivo del gioco è far prendere l’Oscar al personaggio. Provate e, se vi piace, diffondete.

P.S. «The Revenant» è un film di merda da tutti i punti di vista, l’elenco dei suoi difetti occuperebbe due o tre schermate, quindi ve lo risparmio. Naturalmente, proprio per questo film a Leonardo di Caprio verrà dato, finalmente, il tanto atteso Oscar.


Aerodinamica della carta

Oggi vediamo un video serio (nonostante le vacanze) su come costruire il migliore aeroplanino cartaceo al mondo.


Si chiama Tris!

Per alcuni anni ho cercato una risposta alla mia domanda esistenziale. E finalmente l’ho trovata!

Mi hanno detto che il nome italiano del gioco in cui si mettono delle X e delle O in una griglia 3×3 sarebbe «Tris». Se c’è qualcuno contrario a questa versione, parli ora o taccia per sempre.

A scuola ero quasi imbattibile. Ed è uno dei motivi della mia quasi totale ignoranza in chimica…